ZORBA – TEATRO MASSIMO – CAGLIARI -22-23 GENNAIO; SASSARI, 24 GENNAIO; NUORO,25 GENNAIO; TEMPIO 21GENNAIO 2015
Un tuffo nella passione della danza ungherese: Zorba è sicuramente uno dei titoli più conosciuti nel panorama del balletto internazionale, reso celebre anche dalla splendida interpretazione cinematografica di Anthony Quinn (premio Oscar nel ‘65) e dalla colonna sonora di Mikis Theodorakis, il cui Ballo di Zorba (Sirtaki) è entrato nella storia della musica.
La compagnia Ballet Gyor fondata nel 1979 sotto la direzione di Ivan Markò -coreografo e primo ballerino di Maurice Béjart- è una vera e propria istituzione nel mondo della danza. Apprezzata per l’audace modernismo, si avvale delle coreografie di Gyula Harangozò, il figlio dei due fondatori del Balletto Nazionale Ungherese. Diplomatosi con lode alla Moscow Ballet Academy, Gyula ha incantato le platee con le sue coreografie innovative e originali, capaci di rinterpretare e modernizzare il repertorio classico. Nel 2013 la compagnia è stata insignita del titolo di “National Ballet” rappresentando così l’Ungheria sui palcoscenici di tutto il mondo.
Calendario degli spettacoli:
Cagliari – 22 e 23 gennaio Teatro Massimo
Sassari – 24 gennaio Teatro Comunale
Tempio – 21 gennaio Teatro del Carmine
Nuoro – 25 Gennaio Teatro Eliseo
Compagnia Ballet Gyor
Direttore artistico János Kiss
Coreografie Gyula Harangozò Jr.
Musiche Mikis Theodorakis
Basato sull’omonimo romanzo di Nikos Kazantakis
Coreografia originale Lorca Massine
Assistenti Renáta Fuchs, László Velekei
Scene, visual design Dmitrij Simkin
Costumi Gabi Győri
Luci Gyula Harangozó Jr., Péter Hécz
Danzatori
Zorba: Balázs Pátkai (Harangozó Prize Holder)
- L’inglese: Artem Pozdeev
-
Vedova: Diána Gyurmánczi
Padre: Krisztián Horváth
Figlio: Bálint Sebestyén - Bubulina: Barbara Ströck
Donna di piacere: Judit Szalai - Corpo di ballo: Melinda Berzéki, Alexey Dolbilov, György Balikó, Alexandra Hancz, Réka Hegyi, Kada Horváth,
Zoltán Jekli, Adrienn Matuza, Emese Szalai, Tamás Szanyi, Georgina Szendrei, Barbara Tüű, Daichi Uematsu, Ágnes Varga
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