VIVO INVISIBILE – CAGLIARI – MERCOLEDI 30 SETTEMBRE 2015
Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015
presenta
Vivo Invisibile
performance-installazione a cura di
Maurizio Saiu e Nezaket Ekici
Cagliari | piazza del Carmine | mercoledĂŹ 30 settembre h 16:00 e h 19:00
Una nuova produzione per Cagliari â Capitale Italiana della Cultura 2015 che guarda allâincontro tra i popoli e al dialogo interculturale: una performance-installazione ispirata al gioco degli scacchi che coinvolgerĂ attori, migranti e richiedenti asilo di varie nazionalitĂ .
Il progetto è figlio di due settimane di laboratorio alle quali hanno partecipato, grazie alla collaborazione della Caritas, cittadini stranieri provenienti da Guinea, Mali, Gambia, Senegal, Gana, Burundi, Sierra Leone, Etipia, Costa dâAvorio. Tra loro, donne che giĂ vivono in cittĂ con regolare permesso di soggiorno, e uomini rifugiati richiedenti asilo arrivati da poco in Sardegna.
Lâappuntamento con Vivo Invisibile è per mercoledĂŹ 30 settembre in piazza del Carmine: si comincia alle 16 con un torneo internazionale di scacchi, mentre alle 19 va in scena la performance-installazione a cura del coreografo Maurizio Saiu, in collaborazione con l’artista e performer turco-tedesca Nezaket Ekici.
Vivo Invisibile – Lâenigma, la strategia, la sospensione, mercoledĂŹ 30 settembre piazza del Carmine si trasformerĂ in uno scenario surreale in cui il gioco degli scacchi diventerĂ paradigma dellâincontro e del passaggio tra popoli e civiltĂ .
Il coreografo Maurizio Saiu e lâartista turco tedesca Nezaket Ekici, costruiranno nellâambito dei progetti di arte pubblica di Cagliari – Capitale Italiana della Cultura 2015 una scacchiera vivente di grandi dimensioni nella cornice di una delle piazze piĂš belle di Cagliari, oggi casa e luogo di incontro di culture diverse.
Ad abitare le diverse case della scacchiera, invece, saranno trentasei pezzi, attori e cittadini di diverse nazionalitĂ che mescolando i colori attraverso danze, canti, gesti, azioni, decostruiranno il rigido impianto della scacchiera per realizzare una unica tavolozza, dove le culture e i popoli convivono nella loro complessitĂ .
Nato in India, giunto in Europa attraverso la civiltĂ araba, Il gioco degli scacchi ora è parte integrante della tradizione occidentale, seducendo artisti quali Duchamp, Cage, Cocteau, diventando simbolo della complessitĂ , della capacitĂ strategica e tattica e dellâallenamento alla concentrazione.
Saiu e Ekici, eredi di questa tradizione, rifletteranno sul linguaggio e sullâenigma del dialogo interculturale, in una performance partecipata con i cittadini che hanno lavorato per due settimane a stretto contatto con loro attraverso il corpo, il gesto, il canto.
La morte del re (lo scacco matto), il rapporto tra il visibile e lâinvisibile, rappresentano alcune delle evocazioni generate dal gioco che oggi diventano emblema di un silenzioso passaggio e di un significativo mutamento.
Lâevento si snoda lungo tutto il pomeriggio partendo alle ore 16.00 con un torneo internazionale di scacchi, organizzato con la collaborazione dellâA.S.D. Circolo Scacchistico Cagliaritano, a cui seguirĂ alle ore 19.00 la performance con la partecipazione della Snake Platform Orchestra di Daniele Ledda. A finire assaggi e incontri di culture da Africa, Asia, Sardegna.
La giornata è realizzata grazie alla collaborazione del Teatro Lirico di Cagliari e della Caritas di Cagliari.
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Maurizio Saiu â Eâ considerato uno degli esponenti storici della danza dâautore in Italia. Nel 1983, dopo una prima formazione di danza classica e moderna nella cittĂ di Cagliari, si trasferisce a Roma. Nel 1985 viene invitato dal coreografo americano Richard Haisma nella sua compagnia Inventory Motion a New York, di cui sarĂ interprete solista fino al 1988. Ă proprio in questi anni a New York (dal 1985 al 1991) che comincia ad interessarsi allâinterazione fra il linguaggi della danza e del canto. Durante la sua permanenza frequenta regolarmente lezioni di danza con Joselyn Lorenz, Maggie Black e Cindy Green e, negli anni dal 1985 al 1988, studia tecnica contemporanea nella scuola di Merce Cunningham.
Il primo esperimento coreografico dâautore, dal titolo Studio per un concerto infinito, è del 1987 e viene rappresentato al Settlement House University di New York. Nello stesso periodo approfondisce la conoscenza musicale cantando e recitando in ruoli principali allâinterno della compagnia di teatro âI giullari di piazzaâ specializzata nel repertorio di musica popolare antica italiana. Nel 1989 canta e danza al Lincoln Center di New York nellâambito del Festival Serious-Fun.
Tornato in Sardegna nel 1991, inizia un sodalizio artistico col musicista Giorgio Tedde, con il quale realizza lo spettacolo Anghelus, duetto danzato e cantato insieme alla danzatrice Simonetta Nulchis con la partecipazione della cantante Elena Ledda. In questo periodo i suoi esperimenti vocali maturano in composizioni complesse, alcune delle quali vengono eseguite in importanti manifestazioni come il Music Days World di Stoccolma nel 1993, il Festival di Daarmstadt, al Conservatorio di Musica di Zurigo e Basilea, a Tokio, al Goethe Institut di Roma, Padova, Cagliari. Lo spettacolo partecipa nel 1994 alla Maratona della danza dâAutore Italiana al Teatro Ponchielli di Cremona.
In Sardegna la ricerca di Saiu si rivolge allâinterazione tra tradizione popolare e arte contemporanea, nel progetto La leggenda del Sardus Pater realizzato a Cagliari nel 1993 insieme allâartista Maria Lai e la coreografa Cornelia Wildisen.
Dal 1993 al 1997 realizza Squarci, una creazione in sette studi legati dal filo conduttore della cultura sarda nel contesto piĂš vasto delle culture mediterranee (rappresentato anche a Cagliari, Roma, Torino e Berlino); Vox, composizione per voce e percussioni del musicista Giorgio Tedde ed eseguita da Maurizio Saiu e Roberto Pellegrini in Europa e in Giappone; Generazione allâAurora, trio per una danzatrice e due danzatori, che debutta alla prima Piattaforma della Coreografia dâAutore al Teatro dellâAngelo di Roma nel 1995. La compagnia viene invitata a presentare lo spettacolo anche a Berlino, Copenaghen, Parigi, Sassari e Cagliari.
Nel 1997 la scuola Civica di Teatro Paolo Grassi di Milano invita Maurizio Saiu a creare una coreografia per gli allievi dellâultimo corso. Da questa esperienza nasce Studio in nero, lavoro ripreso successivamente per il Collettivo Teatrale di Orvieto e per gli allievi delle scuole di danza di Cagliari e Sassari. Nello stesso anno partecipa alla seconda edizione della Piattaforma della Coreografia dâAutore al Teatro Rifredi di Firenze con la coreografia Solo (neanche lâombra), successivamente rappresentato a Cagliari, Torino, Roma. Il progetto inaugura la collaborazione con lâartista sassarese Aldo Tilocca che parteciperĂ nel 1998 anche alla produzione di Morte Araba, coreografia creata da Maurizio Saiu per la danzatrice Cornelia Wildisen e rappresentata, tra gli altri, al Teatro Franco Parenti di Milano nella rassegna Teatri 90 nel maggio del 2000, nel Luglio del 2002 al Festival di Polverigi (AN), nel novembre 2003 a Bologna nella rassegna Living Room curata da Xing.
Dal 1999 Maurizio Saiu realizza e produce Pan-seminario per un errore (1999), Beige Opera (2000), Calimero (2001), Down Down (2004), Pastorale (2005).
Nel 2006 è direttore artistico della rassegna “Extreme – arti performative fra oriente e occidenteâ realizzata per il comune di Iglesias con la partecipazione di giovani emergenti coreografi giapponesi. Per l’occasione crea lo spettacolo L’orientale sarda.
Dal 2007 – e fino al 2012 – è direttore artistico della rassegna di arti performative “Il corpo sottrattoâ, nella quale confluiscono azioni, spettacoli, laboratori, incontri sulla danza e lâarte contemporanea.
Dal 2008 la produzione artistica di Saiu acquista un nuovo respiro internazionale, a partire dalla residenza artistica presso il centro per la danza contemporanea PARTS, a Bruxelles, diretto dalla coreografa Anne Therese De Kersmaker. In questa occasione collabora con lâartista Julien Bruneau alla creazione dello spettacolo Caballeros rappresentato anche a Bruxelles e Cagliari.
Nel 2010 Saiu sposta la sua attività a Berlino, dove crea lo spettacolo Fraulein Jule e Signor Maurizio, in collaborazione con la coreografa Jule Flierl.
Nel 2011 realizza Criptico, intervento artistico allâinterno della Cripta di Santa Restituta a Cagliari. Partecipa allo spettacolo Hardcore kunst cabaret nel centro culturale per la perfomance Swelle 7 a Berlino. Collabora alle coreografie per il festival di musica alla Music House di Helsingor in Danimarca. Crea la performance Ground floor-domestic composition. Ă tra i fondatori del quartetto musicale Simon Bar Quartet con lo spettacolo Les Illuminations, rappresentato a Cagliari e Sassari.
Nel 2012 è ospite della Compagnia di danza Foramen a Cuernavaca (Messico), dove realizza la coreografia Hambre del Hombre. Lâanno successivo realizza From boom to bloom, percorso performativo nei luoghi colpiti dalle bombe durante lâultimo conflitto mondiale nella cittĂ di Cagliari; Nella spelonca di Abdullam, performance vocale ospitata allâinterno degli eventi allâAngelo Mai di Roma.
Nel 2014 realizza un corso di formazione per performer circensi nella cittĂ di Cuernavaca (Messico).
Nezaket Ekici – (1970, Kirsehir, Turchia) vive tra Berlino e Stoccarda dal 1973.
Molte delle sue opere, performance, installazioni e video sono ispirati al suo duplice background culturale.
Tra il 1994 e il 2000 studia pedagogia artistica, storia dell’arte e scultura presso l’ UniversitĂ Ludwig Maximilian University e l’Accademia di Belle arti di Monaco e consegue il MA.
Tra il 2001 e il 2004 studia performance con Marina AbramoviÄ presso la Hochschule der Bildenden KĂźnste Braunschweig.
Attualmente in residenza presso Accademia Tedesca Villa Massimo di Roma, in qualitĂ di artista tedesca piĂš rappresentativa.
Ha presentato i suoi lavori presso: Fondazione Antonio Ratti, Como, 2000; Haus der Kunst, Munich, 2000; Irish Museum of Modern Art, Dublin, 2001; 25 May Museum, Belgrade, 2001; Museo Centro Galego de Arte ContemporĂ nea, Santiago de Compostela, 2002; PAC, Milan, 2002; Fifth International Womenâs Art Festival, Aleppo, Syria, 2003; Fiftieth Venice Biennale, 2003; Fourth International Performance Festival, Odense, Denmark, 2003; Art Forum Berlin, 2004; Art Frankfurt, 2004; International Festival of Performance Art, Boston, 2004; MoMA PS1, New York, 2004; Elgiz Museum of Contemporary Art, Istanbul, 2005; Museo Reina SofĂa, Madrid, 2005; Van Gogh Museum, Amsterdam, 2005;The Armory Show, New York, 2006; Feigen Contemporary, New York, 2006; International Performance Art Event, Singapore, 2006; Into Me / Out of Me, Kunst-Werke, Berlin, 2007; Museum of Contemporary Art, Taipei, 2007; Venice Biennale, 2007; Expo Zaragoza, 2008; Triennale, Bovisa Museum, Milan, 2008; Fifth Latin-American Visual Arts Biennial, Vento Sul, Curitiba, Brazil, 2009; Kunstmuseum Heidenheim, 2009; Museum voor Moderne Kunst, Arnhem, Netherlands, 2009; Kunstverein Friedrichshafen, 2010; First Mediterranean Biennial of Contemporary Art, Haifa, 2010; Kunsthalle Exnergasse, Vienna, 2010; Mardin Bienali, Turkey, 2010; Museum Alex Mylona, Athens, 2010; Cobra Museum voor Moderne Kunst, Amsterdam, 2011; Istanbul Modern, 2011; Villa Empain, Boghossian Foundation, Brussels, 2011; Zentrum fĂźr Kunst und Medientechnologie, Karlsruhe, 2011; Esbjberg Kunstmuseum, Denmark, 2012; Institute of Contemporary Arts Singapore, 2012; Museum Boijmans van Beuningen, Rotterdam, 2012.
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