UNGHIE E CRISI – TEATRO DELLE SALINE – CAGLIARI – MARTEDI 28 MAGGIONAILS AND CRISIS – SALINE THEATRE – CAGLIARI – TUESDAY MAY 28 Reviewed by admin on . Martedì 28 maggio ore 21 al Teatro delle Saline, per la rassegna “1euroFestival”: “Unghie e crisi”, con Marta Proietti Orzella e Sara Pani per la regia di Ilari Martedì 28 maggio ore 21 al Teatro delle Saline, per la rassegna “1euroFestival”: “Unghie e crisi”, con Marta Proietti Orzella e Sara Pani per la regia di Ilari Rating:

UNGHIE E CRISI – TEATRO DELLE SALINE – CAGLIARI – MARTEDI 28 MAGGIONAILS AND CRISIS – SALINE THEATRE – CAGLIARI – TUESDAY MAY 28

UNGHIE

Martedì 28 maggio ore 21 al Teatro delle Saline, per la rassegna “1euroFestival”: “Unghie e crisi”, con Marta Proietti Orzella e Sara Pani per la regia di Ilaria Nina Zedda. I video sono di Marco Quondamatteo.

E’ uno spettacolo di teatro e video mapping. La drammaturgia originale ha vinto nel 2009 il primo premio di drammaturgia “Donne e lavoro, donne a lavoro”.
Donne al passo coi tempi, e se i tempi sono quelli della crisi…ecco che spariscono dalle nostre città i negozi storici e al loro posto troviamo negozi di manicure e ricostruzione unghie. Molto probabilmente le donne che esercitano questo lavoro in nero, a casa propria, sono il doppio se non il triplo di quelle occupate nei negozi. Sonia è una giovane mamma single che si improvvisa estetista. “…da quando c’è la crisi lavoro il doppio, perché le mani sono in primo piano e le donne vogliono farsi vedere belle. Magari non hanno soldi per un paio di mutande nuove, ma per le unghie sì”. Tra smalti e unghie Sonia si prodiga in consigli, aneddoti e proverbi popolari per aiutare le clienti ad uscire dalle proprie crisi esistenziali…
Un modo diretto, tragico e ironico per riflettere sulla condizione della donna e sulla sua “attraversata” in solitario nella società contemporanea.

Per le sue clienti, Sonia, è una specie di psicologa a buon mercato, le ascolta, pone loro domande e le ammonisce per le loro debolezze. Ama raccontare aneddoti “al femminile” relativi alla capacità delle donne d’un tempo di farsi rispettare dagli uomini, e di saper “guidare” saggiamente le relazioni. La cliente di Sonia è un Avvocato quarantacinquenne, che esercita la sua professione con serietà e successo, ma nonostante questo vive una sconfitta personale, data dal recente divorzio col marito. L’incontro tra Sonia e l’Avvocato è raccontato in modo ironico, le posizioni sociali sono messe a confronto ed in parte annullate: da una parte c’è Sonia, una bella ragazza popolana che utilizza un linguaggio basso e scurrile, dall’altra c’è l’Avvocato, donna borghese e in carriera, che dinnanzi a tanta spontaneità, risulta essere timida e impacciata. Nei racconti di Sonia incontriamo la vita di tante altre clienti che approfittano del momento di relax per confrontarsi con lei su vari problemi, quali l’amore, i desideri, le malattie e soprattutto le crisi esistenziali di ognuna di loro. Ma anche la crisi economica è argomento di riflessione comune, come dice Sonia: “La crisi è come togliere il tappo. Essia una s’inci essinti tottus’atras…”. L’atmosfera di intimità e confronto che nasceva in passato tra donne che “s’assuzianta a trabbalai imparis”, lavorando il pane o lavando i panni, si ritrova traslato oggigiorno nelle case di estetiste improvvisate che nel prendersi cura del corpo delle clienti, ricreano una complicità femminile ed uno spazio “misterioso” per un dialogo profondo. Sonia è una donna forte, popolana, che non ha tempo di pensare a se stessa, perché deve occuparsi della sopravvivenza dei figli. Questo significa delle volte accettare delle condizioni lavorative non sempre trasparenti. Soprattutto quando i clienti sono uomini maturi e benestanti. Dinanzi a questo tipo di compromessi, Sonia fa cadere la sua maschera: cosa spinge una donna ad accettare qualsiasi tipo di richiesta da parte degli uomini? I soldi ? L’impossibilità di credere in se stesse? La solitudine? Oppure la condizione prettamente contemporanea d’instaurare delle relazioni ambigue e mai profonde? Ma è questa cruda contraddizione che rende Sonia un personaggio complesso, difficile e al contempo così vitale.UNGHIE

Tuesday, May 28 at 21 at the Teatro delle Saline, for the exhibition “1euroFestival”: “Nails and crisis”, with Marta and Sara Proietti Orzella Pani directed by Ilaria Nina Zedda. The videos are of Mark Quondamatteo.

It ‘a theater and video mapping. The original play won in 2009 the first prize of dramaturgy “Women and work, women at work.”
Women behind the times, and if the times of the crisis are those that disappear … this is out of our cities historic shops and in their place there are shops of manicure and nail. Most likely women engaged in this work in black, at home, are double if not triple, which is occupied in stores. Sonia is a young single mom who is suddenly beautician. “… Since there is a crisis work twice, because the hands are in the foreground and beautiful women want to show off. Maybe they have no money for a new pair of underwear, but for nails yes. ” Among enamels and nail Sonia lavishes tips, anecdotes and proverbs to help clients get out of their existential crises …
A direct way, tragic and ironic to reflect on the status of women and his “crossed” solo in contemporary society.

For its customers, Sonia, is a kind of psychologist cheap, listens, asks them questions and cautions for their weaknesses. He loves to tell stories “female” related to the ability of women of a time be respected by men, and know how to “drive” wisely relationships. The client is a lawyer Sonia forty-five, who exercises his profession with seriousness and success, but despite this he lives a personal defeat, given the recent divorce with her husband. The meeting between Sonia and the lawyer is told in an ironic way, social positions are compared and partly reversed: on the one hand, there is Sonia, a beautiful commoner girl who uses a low and vulgar language, on the other there is Lawyer, middle-class woman and career, that before a lot of spontaneity, appears to be shy and awkward. In the stories of Sonia encounter the lives of so many other customers who take advantage of the moment of relaxation to confront her on various issues, such as love, desires, diseases, and especially the existential crises of each of them. But the economic crisis is a matter of common reflection, as Sonia says: “The crisis is like removing the cap. Essia a s’inci essinti tottus’atras … “. The atmosphere of intimacy and confrontation that arose in the past between women who “s’assuzianta to trabbalai imparis”, working bread or washing clothes, he finds himself today moved into the homes of beauticians improvised in taking care of the body of customers, recreate a female complicity and a space “mysterious” for a deep dialogue. Sonia is a strong woman, commoner, who has no time to think about herself, because she has to deal with the survival of their children. This means often accept the working conditions are not always transparent. Especially when clients are mature men and wealthy. Faced with this kind of compromise, Sonia drops his mask: what drives a woman to accept any kind of request from men? The money? The inability to believe in themselves? The loneliness? Or the condition of purely contemporary establish relationships with ambiguous and ever deeper? But it is this contradiction that raw Sonia makes a complex character, difficult and at the same time so vital.

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