TRADIZIONE E NATURA NEL SINIS – SABATO 31 AGOSTO 2013TRADITION AND NATURE IN SINIS – SATURDAY AUGUST 31 Reviewed by admin on . Il Cral Mereu in collaborazione con Autoservizi Mereu e Centroovest presenta TRADIZIONE E NATURA NEL SINIS Escursione alla scoperta dell’antica tradizione della Il Cral Mereu in collaborazione con Autoservizi Mereu e Centroovest presenta TRADIZIONE E NATURA NEL SINIS Escursione alla scoperta dell’antica tradizione della Rating:

TRADIZIONE E NATURA NEL SINIS – SABATO 31 AGOSTO 2013TRADITION AND NATURE IN SINIS – SATURDAY AUGUST 31

sinisIl Cral Mereu in collaborazione con Autoservizi Mereu e Centroovest presenta

TRADIZIONE E NATURA NEL SINIS

Escursione alla scoperta dell’antica tradizione della Corsa degli Scalzi di Cabras
e visita in gommone all’isola di Malu Entu

31 AGOSTO 2013

PROGRAMMA

h.06.30 Partenza da Cagliari, piazza Giovanni e piazza dei Centomila

h.08.00 Arrivo al villaggio di San Salvatore per assistere alla Corsa degli Scalzi

h. 9.00 Trasferimento nella spiaggia di Putzu Idu (punto d’imbarco per l’isola di Malu Entu)

h. 10.00 Giornata sull’isola di Malu Entu

h. 17.00 Rientro al punto d’imbarco di Putzu Idu e partenza per Cagliari

Informazioni turistiche

Corsa degli scalzi: San Salvatore di Sinis, Cabras

San Salvatore di Sinis è certamente uno fra i più importanti centri di Religiosità temporanea in Sardegna.
Il paese sorge alle pendici delle colline del Sinis, al termine della Pianura del Campidano di Oristano, nella zona centro occidentale della Sardegna, non lontano dalla Penisola del Sinis, dove i resti della città di Tharros, ricordano tempi lontani e la presenza di antiche civiltà.
L’origine del centro si perde un po’ nella notte dei tempi. La chiesa rurale, costruita intorno al diciassettesimo secolo, e dedicata al Santo Salvatore, è posta sopra un tempio pagano sotterraneo, ipogeo, dedicato in età nuragica al culto delle acque quale principio di vita.
E’ attorno a questa chiesa che sono sorte nel tempo le casette degli agricoltori, abitate solamente nella settimana che precede la prima domenica di settembre, in occasione del novenario che si svolge in onore del Santo.
Storia e leggenda raccontano infatti, che in occasione di una delle frequenti invasioni saracene, gli agricoltori che vivevano a San Salvatore, affidassero alle loro donne la statua del Santo presente nella chiesetta, perché la portassero a Cabras, per sottrarla ad eventuali atti vandalici da parte degli invasori.
La tradizione vuole che la statua del Salvatore rimanga perciò a Cabras fino al sabato mattina precedente la prima domenica di settembre, quando, di corsa, centinaia di giovani, vestiti con una clamide bianca e scalzi, la portano al villaggio per la celebrazione della festa.
E’ questa, per i giovani di Cabras, la corsa per i faticosi chilometri lungo l’asfalto e la terra battuta, l’atteso momento che dà energia e valore ed un significato spirituale ad un voto fatto al Santo e che si scioglie con la faticosa corsa.
Il pomeriggio della domenica, infatti dopo i festeggiamenti, gli stessi giovani, sempre scalzi e di corsa, riportano la statua del Santo in paese, dove fra tanta gente la festa si conclude.
Il trasporto della statua del Santo Salvatore avviene sempre di corsa, quasi a voler far rivivere i momenti del pericolo durante l’invasione; è come voler ancora fuggire per sottrarre la statua ad eventuali atti vandalici.
Anticamente, con il rientro del Santo a Cabras, tutti i novenanti, la domenica sera chiudevano le case e, raccolte le masserizie, rientravano con le carrette al seguito della statua, mentre un senso di malinconica tristezza invadeva il villaggio che ritornava così, per un altro anno, all’antico silenzio.

L’Isola di Mal di Ventre è l’unico residuo di un esteso affioramento granitico che in tempi remotissimi bordava tutta la costa occidentale della Sardegna. La sua superficie è di circa 80 h e dista circa 5 miglia nautiche dalla costa; la sua altezza massima sul livello del mare è di circa 18 m. Il disfacimento delle sue rocce alimenta le sabbie delle spiagge quarzose del Sinis.
Il paesaggio è quello tipico delle rocce intrusive granitiche le quali assumono caratteristiche forme dovute all’azione erosiva delle spesso eccezionali forze della natura che le “lavorano” e le modellano, talvolta, in forme che la fantasia popolare attribuisce a persone, cose o animali. Sotto il mare, in un fondale quasi completamente roccioso, blocchi e massi arrotondati, singoli o in ammassi, contornano l’isola e nelle piccole cale sabbiose della costa delimitano piccole spiagge sottomarine di sabbie quarzose; uno scenario ideale per gli amanti della fotografia subacquea.
Nei secoli passati fu meta dei popoli dei Nuraghi che si spingevano sino all’isola per l’abbondanza dei pesci. Il passaggio dei popoli antichi, lo testimoniano i ruderi e i resti di muraglie argini e pozzi che venivano utilizzati per la raccolta delle acque. Nel medioevo l’isola fu meta dei pirati saraceni. Qualche decennio addietro veniva utilizzata dai pastori come pascolo per le greggi. Aggredita dal vento di Maestrale, la vegetazione è costituita prevalentemente da lentisco, tamerici, tife e bassa vegetazione erbosa.
Mal di Ventre dal punto di vista naturalistico rappresenta un importante ricovero sia per gli uccelli migratori terrestri come la tortora, sia per la nidificazione degli uccelli marini come il cormorano dal ciuffo, il gabbiano corso e quello reale. Numerosi sono anche i conigli selvatici. Qui possiamo osservare anche numerose testuggini che vanno a spasso indisturbate.

Informazioni pratiche:
La giornata sarà trascorsa prevalentemente in spiaggia; si consiglia perciò di portare con sé ombrellone, costume, asciugamano, creme di protezione solare.

Quota di partecipazione
Partecipazione con tessera annuale ANCOS (COSTO 2 €)
Autobus + escursione in gommone privato: 50 € (pranzo al sacco incluso)

Il servizio sarà effettuato con un minimo di 30 persone, condizioni meteorologiche permettendo.
Gli orari potrebbero subire variazioni
Le iscrizioni scadono improrogabilmente venerdì 30 agosto alle ore 13.00.sinisThe Cral Mereu in collaboration with Autoservizi Mereu and presents Centroovest

TRADITION AND NATURE IN THE LEFT

Excursion to discover the ancient tradition of the Corsa degli Scalzi Cabras
and a visit by boat to the island of Malu Entu

August 31, 2013

PROGRAM

h.06.30 Departure from Cagliari, Piazza Giovanni and the hundred thousand square

h.08.00 Arrival at the village of San Salvatore to attend the Corsa degli Scalzi

h. 9:00 Transfer to the beach Putzu Idu (point of embarkation for the island of Malu Entu)

h. 10:00 Day on the island of Malu Entu

h. 17.00 Return to the landing stage of Putzu Idu and depart for Cagliari

Tourist information

Barefoot runners: San Salvatore di Sinis, Cabras

San Salvatore di Sinis is certainly one of the most important centers of temporary Religiosity in Sardinia.
The village lies at the foot of the hills of Sinis, at the end of the Po area of ​​Oristano, in the central west coast of Sardinia, not far from the Sinis Peninsula, where the remains of the city of Tharros, reminiscent of bygone days and the presence of ancient civilizations .
The origin of the center you lose a little ‘in the mists of time. The rural church, built around the seventeenth century, and dedicated to the Holy Saviour, is placed over a pagan temple underground, underground, dedicated Nuraghic the worship of water as the principle of life.
And ‘around this church that have arisen over time the houses of farmers, inhabited only in the week before the first Sunday of September, during the novena which is held in honor of the saint.
History and legend tell of fact, that during one of the frequent Saracen invasions, farmers who lived in San Salvatore, affidassero their women statue of the saint present in the church, because they would bring in Cabras, to remove it from any act of vandalism by of the invaders.
Tradition has it that the statue of the Savior in Cabras remain so until Saturday morning before the first Sunday of September, when, running, hundreds of young people, dressed in a white cloak and barefoot, bring it to the village for the celebration of the feast.
And ‘this, for young people of Cabras, the race for the grueling miles along the asphalt and the dirt, the expected time that gives energy and spiritual value and meaning of a vow made to the Holy and that melts with the tiring race.
On Sunday afternoon, in fact after the festivities, the young people themselves, always barefoot and running, carry the statue of the saint in the country, where many people from the party ends.
The transport of the statue of the Holy Savior is always in a rush, as if to revive the moments of danger during the invasion, it is like trying to flee again to steal the statue to possible vandalism.
In ancient times, with the return of the saint in Cabras, all novenanti, on Sunday evening closed their houses and gathered all household goods, fell with the carts in the wake of the statue, while a sense of melancholy sadness invaded the village so that he returned for a Another year, the ancient silence.

The island of Mal di Ventre is the only remnant of an extensive granite outcrop that in ancient times bordava the west coast of Sardinia. Its surface is about 80 h and is approximately 5 nautical miles from the coast, and its maximum height above sea level is about 18 m. The disintegration of rocks feeds the quartz sands of the beaches of the Sinis.
The landscape is typical of granitic intrusive rocks which assume characteristic shapes due to the erosion of the often exceptional forces of nature that the “work” and the model, sometimes in ways that popular imagination gives to people, things or animals. Under the sea, in an almost rock bottom, rounded blocks and boulders, single or in clusters, surrounding the island and small sandy coves of the coast bordering small submarine of quartz sand, an ideal scenario for lovers of underwater photography.
In past centuries it was the destination of the peoples of the Nuraghe that would go to the island because of the abundance of fish. The passage of the ancient peoples, as witnessed by the ruins and the remains of walls and embankments wells that were used to collect water. In the Middle Ages the island was visited by pirates. A few decades ago, used by nomadic herders as pasture for their flocks. Attacked by the Mistral wind, the vegetation consists mainly of mastic, tamarisk trees, cattails and low grassy vegetation.
Mal di Ventre from the point of view of nature is an important refuge for migratory birds land is like the dove, both for nesting seabirds such as the crested cormorant, the gull and the real one. There are also many wild rabbits. Here we can also observe many turtles that go for a walk undisturbed.

Practical Information:
The day will be spent mostly on the beach, it is therefore recommended that you carry umbrella, swimsuit, towel, sun protection creams.

Shareholding
Participation with annual card ANCOS (COST € 2)
Bus + private raft trip: 50 € (lunch included)

The service will be provided with a minimum of 30 people, weather permitting.
Schedules are subject to change
Registrations expire without exception, Friday, August 30 at 13.00.

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