TEATRO DA CAMERA – ARCO STUDIO -CAGLIARI – 25 SETTEMBRE- 11 DICEMBRE 2015
25 settembre – 11 dicembre 2015
Arco Studio, via portoscalas 17, Cagliari
Il crogiuolo, centro di intervento teatrale diretto da Mario Faticoni, inaugura una nuova stagione di “Teatro da Camera”, a cura di Rita Atzeri, otto appuntamenti che dal 25 settembre all’11 dicembre 2015, ore 21, animeranno l’Arco Studio, il poetico spazio di via portoscalas 17 a Cagliari.
La stagione di “Teatro da Camera” nasce per offrire agli affezionati de Il crogiuolo la possibilità di un incontro intimo con gli artisti ospiti della stagione, i quaranta posti a disposizione, infatti, favoriscono un contatto e uno scambio comunicativo non filtrato dal palcoscenico e rendono semplice il crearsi di un dialogo familiare post spettacolo.
Gli interpreti di questa stagione sono tutti talenti della scena regionale, protagonisti da oltre un decennio della vivace produzione che caratterizza il panorama teatrale: Elena Pau de La Fabbrica Illuminata, Monica Zuncheddu, Fausto Siddi, Angelo Trofa, Daniele Pettinau, Riccardo Montanaro e Giorgia Uccheddu, Rita Atzeri e Andrea Congia. Ciascuno, a seconda della propria propensione, indaga la scena contemporanea attraverso la scrittura creativa di grandi attori/autori, come nel caso di Elena Pau con Franca Valeri, o la scrittura originale propria, Angelo Trofa, Daniele Pettinau Riccardo Montanaro e Gloria Uccheddu, o di un compagno di lavoro, Fausto Siddi e Monica Zuncheddu con Alessandro Muroni. Sempre di scrittura originale nata dall’adattamento di un romanzo possiamo parlare invece nel caso di Rita Atzeri e Andrea Congia.
Giovani presenze a cui si affianca la solida esperienza di due grandi mattatori Mario Faticoni e Aldo Brigaglia.
In apertura di programmazione venerdì 25 settembre, TRAGEDIE DA RIDERE, gli sketch di Franca Valeri, con Elena Pau, regia Marco Parodi, produzione La fabbrica Illuminata.
Franca Valeri è stata l’unica voce femminile in quell’affresco dell’Italia che diventava urbana, industriale, borghese senza cultura borghese, imbottita di cinema americano e di neologismi. Per la prima volta un’attrice si affermava non in virtù dei propri attributi anatomici o delle doti di caratterista ma grazie alle proprie invenzioni letterarie. Per la prima volta nel nostro Paese cattolico e mammone una donna ha puntato lo sguardo e raccontato con feroce lucidità le distorsioni mentali e i vaneggiamenti di tante donne scompensate da una modernità improvvisata.
Il 2 ottobre, ore 21, FILASTROCCA, MESSA DI ARCANI ARCHETIPI E FILASTROCCHE, di e con Daniele Pettinau: <<Quando faccio un’ improvvisazione mi sento davvero vivo… Gianni Rodari trascriveva le parole del Professor Grammaticus così: “Chi sbaglia inventa!”…. Sono cresciuto grazie alle sue filastrocche e recentemente, scriverne di originali è diventato un modo per far circolare la creativitĂ in me. Questa “Messa” tra arcani e archetipi , vuole essere l’occasione per condividere questo piacevole fluire , messo in “ordine” dall’ordine sacro che solo uno strumento come i tarocchi possono permettersi di scandire. Durante la celebrazione avremo modo di consultare i Tarocchi insieme e di farli “Vivere” attraverso gli archetipi che essi incarnano….>>
Il 9 ottobre, ore 21, COME STO, di Angelo Trofa, con Valentina Fadda e Angelo Trofa
produzione Batistera. Come sto è un dialogo sconnesso, un fiume di parole dove stati d’animo, sensazioni, eventi e accidenti concorrono a dare risposta alla domanda “Come stai?”. Mille risposte possibili, tutte insieme, mescolate, in contraddizione. Un quadretto assurdo e definitivo, un fluire di parole per definirsi almeno per un attimo, per recintare temporaneamente il caos dilagante, tutto quel rumore che concorre a rendere difficile la risposta all’eterna domanda “Come sto?”
Di scena il 23 ottobre, ore 21, “ALL’OMBRA DELLA PENSILINA”, racconto in musica di Alessandro Muroni, con Fausto Siddi e Alessandro Muroni al pianoforte, musiche e canzoni di Alessandro Muroni.
L’impossibilità di rendersi autonomo e credibile in una società dai ritmi frenetici e insostenibili per un carattere fragile e labile fa di Luigi il bersaglio preferito delle stesse persone che la costituiscono. Persi i genitori, si trova libero nell’aspettare un autobus che non prenderà e di vagare per l ipermercato più vicino in cerca di quel calore umano perso nei ricordi di casa sua.
Ancora un’opera i Muroni il 30 ottobre, ore 21, “Puppenspiel”,interpretata
La solitudine dell’essere donna consapevole in una societĂ come la nostra, riflesso del maschilismo imperante e della difficoltĂ di mettersi (e di mettere tutto ciò che ci circonda) in discussione, annienta l’esistenza di Laila che percepisce sempre piĂą stretto e ingiusto il suo ruolo scontato di madre e moglie, riscoprendosi donna in un rapporto autentico con se stessa.
Ribaltati i ruoli, la donna odierna, sempre piĂą indipendente ed organizzata, si trova a far fronte alla rapida trasformazione del proprio ruolo di donna, madre e moglie. Una figura femminile che manifesta nuove esigenze affermando la propria individualitĂ e autonomia. E’ così che Antonia, con sprezzante scetticismo, prende le distanze dalle relazioni false, nelle quali ci si confronta attraverso le maschere sociali, per giungere ad una profonda consapevolezza di sĂ© stessa e del proprio ruolo.
I decani del panorama culturale sardo sono in scena il 20 novembre, ore 21, con
I COLORI DELLA NEVE, da ” Neve” di Maxence Fermine, adattamento Aldo Brigaglia, recital Mario Faticoni, al pianoforte Giancarlo Salaris.
Yuko è un giovane poeta giapponese. Nei suoi Haiku sa cantare solo lo splendore e la bianchezza della neve. Soseki è un anziano pittore divenuto cieco. Vive nel ricordo di un amore perduto. Neve è una ragazza bellissima. Il suo corpo giace per sempre tra i ghiacci.
A legare i loro destini, un filo, disperatamente teso tra le cime di due montagna, come simbolo di un esercizio funambolico impossibile da eseguire. Una favola senza tempo, che parla al lettore di vita e di poesia, di amore e di morte, e di un fiocco di neve che cade leggero dal cielo.
Continuano i padroni di casa, il 4 dicembre, ore 21 con “La Pelle intera” da Giulio Angioni, con Rita Atzeri, Andrea Congia chitarra classica, Francesca Romana Motzo clarinetto, coproduzione Il crogiuolo / Casa di Suoni e Racconti
Tre Voci per una Polifonia dell’Ultima Guerra, dal libro dell’intellettuale, scrittore e antropologo sardo Giulio Angioni. Un’avvincente narrazione musicale ambientata in uno dei piĂą difficili periodi storici del nostro paese: oltremare, un giovane sardo è scaraventato nel caotico epilogo del Secondo Conflitto Mondiale. Tra indefiniti Eserciti e Stati lacerati, i Liberatori avanzano. Nottetempo la piccola sentinella sarda osserva l’immenso freddo di un’Italia sfilacciata. Un’IdentitĂ incerta, che rovescia la RealtĂ , è rivelata dalla trama della Parola e dall’ordito della Musica. Una storia di Resistenza, di Salvezza, di Vinti e Vincitori, di Vittime Mutanti
Chiude la stagione l’11 dicembre, ore 21, DIRITTO DI PRECEDENZA Omaggio a Stefano Benni , con Gloria Uccheddu e Riccardo Montanaro,Marco Pittau alla tromba e Matteo Costa al basso, regia di Gloria Uccheddu, produzione Nefos – artisti associati.
Ispirato ai testi di Stefano Benni, lo spettacolo mette in luce temi di carattere sociale quali razzismo, morti bianche e corruzione. Gli attori Gloria Uccheddu e Riccardo Montanaro, accompagnati dalle note della tromba di Marco Pittau e del basso di Matteo Costa, con pungente ironia, daranno voce, esistenza e “precedenza” a questi argomenti.
L’ingresso posto unico ha un costo di 5 euro, prenotazioni al numero 3348821892, o via mail a il crogiuolo@gmail.com
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