SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE – SASSARI,OLBIA,ORISTANO,CARBONIA – 1-4 MARZO 2016 Reviewed by admin on . CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna La Grande Prosa - stagione 2015-16 Ente Teatro Cronaca - Vesuvioteatro SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di Ru CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna La Grande Prosa - stagione 2015-16 Ente Teatro Cronaca - Vesuvioteatro SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di Ru Rating: 0

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE – SASSARI,OLBIA,ORISTANO,CARBONIA – 1-4 MARZO 2016

ARENA

CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna
La Grande Prosa – stagione 2015-16

Ente Teatro Cronaca – Vesuvioteatro
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
di Ruggero Cappuccio – liberamente ispirato all’opera di William Shakespeare
con Isa Danieli e Lello Arena

martedì 1 marzo – ore 21 / SASSARI / Teatro Comunale
mercoledì 2 marzo – ore 21 / OLBIA / Cine/Teatro Olbia
giovedì 3 marzo – ore 21 / ORISTANO / Auditorium IT Mossa
venerdì 4 marzo – ore 20.45 / CARBONIA / Teatro Centrale



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INFO & PREZZI
SASSARI
biglietti
platea primi posti: intero € 20 – ridotto € 17
platea secondi posti: intero € 17 – ridotto € 15
INFO: cell. 3391560328 – circuitoteatralesardo@gmail.com – www.cedacsardegna.it


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Ente Teatro Cronaca – Vesuvioteatro
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
di Ruggero Cappuccio
liberamente ispirato all’opera di William Shakespeare

con Isa Danieli e Lello Arena
e con Fabrizio Vona
e Renato De Simone, Enzo Mirone, Rossella Pugliese, Antonella Romano

costumi Annamaria Morelli
scene Luigi Ferrigno
musiche Massimiliano Sacchi
burattini Selvaggia Filippini

regia Claudio Di Palma

Spettacolo realizzato in collaborazione con Officine Culturali della Regione Lazio Bon Voyage,
Festival Teatrale di Borgio Verezzi e Civit’Arte 2015



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Nel perimetro simbolico della sala di un antico palazzo napoletano, Titania e Oberon attivano una drammaturgia di capricci e smanie riducendo le sorti degli uomini a fragili trame da vecchi teatri dei burattini. I due, come schegge di dei precipitati in terra, continuamente sospesi fra sonno e veglia, inscenano armonie, assecondano discordie, conducono, con estro malaccorto, una regia dei sentimenti umani. Le loro parole/note contrappuntano la polifonia dei surreali ospiti del palazzo (pupazzi, elfi, musicisti, attori), dettano sintonie tra lirismo e antiche tradizioni narrative, reinventano fascinazioni favolistiche, si fanno poetiche o scurrili a richiamare le alternanze emotive del mondo ispirativo shakespeariano.
Tra fedeltà ed irriverenza, la scrittura di Cappuccio riorchestra il “Sogno” per cercare ulteriori rifrangenze all’incanto musicale della lingua shakespeariana. La regia e la scena ne assecondano la lettura trasformandosi, per amplificarne il suono, in una sorta di grande, onirico e vagamente circense carillon.

estratti dalla rassegna stampa
È battutista e farsesca la riscrittura di Cappuccio, ma soprattutto è infallibile nella resa comica che la regia di Claudio Di Palma propizia con ritmi da pochade e con l’irresistibile caratterizzazione degli interpreti a cominciare dalla coppia di attori che fa da perno alla vicenda.
Osvaldo Guerrieri, La stampa, 24 luglio 2015

La favola agita dal disincantato Lello Arena e dalla proterva Isa Danieli sa molto di un divertimento profano tra Piedigrotta e il Café Chantant che deliziano il pubblico trasportando il divertimento di questa regia nel territorio magico della fiaba.
Enrico Groppali, Il Giornale, 26 luglio 2015

Alla fine tutto ritorna nel mondo della fantasia coperto da un velo di sottile malinconia e agli spettatori rimane il gusto di aver assistito alla performance di due straordinari attori come Isa Danieli e Lello Arena e degli altri interpreti guidati dalla sapiente regia di Claudio di Palma.
Alberto Pellegrino, Musicultura, 28 luglio 2015

Una rivisitazione di “Sogno di una notte di mezza estate” che lascia il segno e fa riflettere sulla vita ma lo fa in maniera leggera utilizzando due protagonisti che catalizzano l’attenzione per oltre due ore. Una riscrittura farsesca ma infallibile nella resa comica con ritmi da pochade che evidenziano la forte presenza scenica dei protagonisti, vero perno della vicenda.
Grazia Candido, Strill, 31 luglio 2015

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