SARTIGLIA 2019 -ORISTANO -3 e 5 MARZO 2019
Ad Oristano l’ultima domenica e martedì di carnevale si corre la Sartiglia. La giostra della domenica è curata nelle sue fasi tradizionali dal Gremio (antica corporazione) dei Contadini, quella del martedì dal Gremio dei Falegnami. Il giorno della Sartiglia, terminata la Vestizione de Su Componidori, capo della corsa, si forma il corteo dei cavalieri che si dirige verso la via della Cattedrale dove si svolgerà la Corsa alla Stella. Apre la corsa Su Componidori che si cimenta in una discesa sfrenata al galoppo cercando di cogliere la stella con una spada, sarà poi la volta di tutti quei cavalieri scelti dallo stesso. Solo a Su Componidori e ai suoi aiutanti sarà riservata una seconda discesa con su Stoccu, una lancia di legno. Concluse le discese Su Componidori si porta verso la Piazza Manno da dove si lancia a gran galoppo riverso all’indietro sul cavallo e benedice la folla: è questa Sa Remada massima prova di abilità. Si chiude così la corsa in Cattedrale, il corteo si trasferisce nella via Mazzini dove le pariglie (gruppi di 3 cavalieri) si cimenteranno in veloci e spericolate acrobazie. Apre la corsa la pariglia de Su Componidori la quale percorre a gran galoppo la strada senza particolari evoluzioni, seguono quindi via via tutte le pariglie le cui partenze sono segnalate dagli squilli di tromba e dai rulli di tamburo. Finite le pariglie chiude la corsa Su Componidori che al galoppo, accompagnato dai suoi aiutanti ripercorre la strada riverso sul cavallo benedicendo la folla con Sa Pippia de Maiu. Finita la corsa il corteo si dirige verso la sede del Gremio dove avverrà la Svestizione.
Il percorso
Il percorso della Sartiglia insiste sulle strade storiche della città. Al termine della vestizione de su Componidori , che in genere si svolge fuori dal centro storico della città, il corteo si dirige verso la via del Duomo dove avviene la corsa alla stella. Sino al 1907, presso l’attuale Piazza Manno, i cavalieri attraversavano la Porta a Mare per poter raggiungere la cattedrale, entrando da quella che un tempo costituiva la porta d’accesso alla città murata per chi arrivava da Sud. In quell’anno l’edificio venne abbattuto perché reputato di scarso valore storico artistico. Risultava inoltre già in rovina la Torre di San Filippo, adiacente al palazzo di residenza dei sovrani medievali, situato in prossimità dell’attuale carcere. Proprio dallo spazio antistante il carcere, prende il via la corsa del cavaliere che tenta di cogliere la stella, retta dal nastro verde teso sotto il campanile trecentesco della cattedrale dell’Arcidiocesi Arborense.
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All’interno della cattedrale, dedicata all’Assunta, numerose cappelle e splendide statue testimoniano le diverse fasi storiche dell’importante edificio che rimanda le sue più lontane origini all’età bizantina. La cappella della Madonna del Rimedio, con la statua della Madonna in pietra policroma nell’antica cappella gotica, la trecentesca statua dell’Annunziata scolpita da Nino Pisano, la cappella del martire Archelao patrono della città e quella del Gremio dei Falegnami , realizzata in stile barocco con decori in oro zecchino, sono solo alcuni dei preziosi gioielli di questo monumento religioso tra i più solenni dell’isola. Insistono sul percorso della corsa alla stella anche la chiesa ed il convento di San Francesco, situati proprio nella curva che i cavalieri affrontano con velocità ed ardimento. La chiesa, di origini duecentesche, si presenta oggi in stile neoclassico e custodisce gelosamente il crocifisso detto di Nicodemo. L’opera lignea, ascrivibile al tipo tragico doloroso del Cristo sofferente in croce, di ispirazione renana, è attribuito a maestranze valenzane del XIV ed è presente in Oristano da antica data rappresentando uno dei monumenti più importanti della religiosità e della cultura non solo sarda.
La galoppata dei cavalieri che hanno tentato di infilare la stella termina nel piazzale antistante la chiesa di San Mauro, dopo aver superato la chiesa di Sant’Antonio, cappella di un antico ospedale medievale cittadino, e la chiesetta dello Spirito Santo, di origine bizantina. Successivamente il corteo dei cavalieri, diretto verso la strada delle pariglie, si immette nella Piazza Eleonora. La piazza è dominata dalla statua realizzata alla fine dell’Ottocento dall’artista Ulisse Cambi in onore di Eleonora d’Arborea. Questa sovrana reggente del Regno medievale d’Arborea vive nell’ultimo scorcio del Trecento e il suo nome è legato alla promulgazione di un aggiornamento della Carta de Logu, il codice di leggi alla base del diritto del Regno. Sulla piazza si affacciano il Palazzo degli Scolopi, un tempo convento, oggi sede degli uffici dell’amministrazione comunale e il Palazzo Campus Colonna, del XVIII secolo, sede del Sindaco e della Giunta della città. Il Corso Umberto, comunemente chiamato via Dritta, unisce la piazza Eleonora con la piazza Roma, altro cuore pulsante della città. Sulla via Dritta si affaccia il Palazzo Arcais, oggi sede di rappresentanza e di alcuni uffici dell’amministrazione provinciale di Oristano, eretto nella seconda metà del XVIII secolo dal nobile Don Damiano Nurra Conca, Marchese d’Arcais, il quale volle edificare e donare all’ordine dei carmelitani un convento, oggi sede dei corsi universitari attivati in città dalle Università isolane, e una chiesa, eretta in perfetto stile barocco piemontese.
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Sulla piazza Roma trionfa la possente torre eretta sul finire del Duecento da Mariano II d’Arborea. Il sovrano arborense che sul finire del XIII secolo volle potenziare il sistema di difesa di questa capitale medievale fa costruire il muro di cinta della città fortificato con 28 torri, dotando la città di tre ingressi principali. La torre di Mariano, detta anche di San Cristoforo o Porta Manna, costituiva l’ingresso principale alla città per chi arrivava da Nord. La torre, costruita in blocchi di arenaria, misura 28 metri e custodisce nel sopralzo una campana in bronzo del XV secolo, raro esempio di campana ad uso civico. In questo modo il corteo fuoriesce dalla linea immaginaria del percorso della città murata per trasferirsi lungo la strada che correva di fianco alle antiche mura cittadine. La via Mazzini inizia sul sagrato della chiesa di San Sebastiano, di origini seicentesche, e si sviluppa lungo il fossato che anticamente correva intorno al circuito difensivo. Sulla strada del percorso delle evoluzioni si affaccia la torre di Portixedda. La così detta “piccola porta” è visitabile all’interno, rappresenta una delle torri del citato sistema di difesa della città e così come si presenta oggi è frutto di un intervento subito nei secoli della dominazione spagnola dell’isola.
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Programma Sa Sartiglia 2019
ORE 10 – BANDO
Di primo mattino, il gruppo dei tamburini e dei trombettieri partendo dalla piazza Eleonora d’Arborea, davanti al Palazzo del Comune, scorta un araldo a cavallo che nelle vie del centro storico, da lettura del Bando della Sartiglia, invitando il popolo ad assistere alla giostra equestre.
ORE 11 – ANNULLO POSTALE
Apertura Ufficio Postale con Annullo Postale Speciale. Uno sportello filatelico straordinario, a cura di Poste Italiane, annullerà tutta la corrispondenza con gli annulli figurati speciali predisposti per celebrare la Sartiglia. Inoltre sarà predisposto un Folder filatelico che conterrà le cartoline affrancate e annullate e i dati salienti della Sartiglia.
ORE 12 – VESTIZIONE
- Domenica, vestizione de su Componidori nella sede del Gremio dei Contadini in via Aristana.
- Martedì, vestizione de su Componidori nello spazio allestito dal Gremio dei Falegnami.
La mattina della corsa, su Componidori (il capocorsa), dopo la visita alle scuderie per salutare gli amici e cavalieri, si reca presso la casa del presidente del gremio da dove verso le 11 parte il corteo verso la sede dove avverrà la Vestizione. Il gruppo dei tamburini e trombettieri, apre il corteo composto da is massaieddas e da sa massaia manna, che portano con dei cestini gli abiti per la vestizione de su Componidori, seguono i componenti del gremio, che custodiscono le spade e gli stocchi per la corsa e su Componidori. Terminata la vestizione, dal tavolo dove è stato vestito, su Componidori monta sul cavallo. In quel momento il presidente del gremio gli consegna sa Pippia de Maiu con la quale saluta, cn segni di benedizione, il presidente del gremio e tutti i presenti. Su Componidori si porta quindi verso l’uscita e riverso sul cavallo esce dalla sede del gremio. Alla Vestizione si accede tramite inviti la cui distribuzione è a cura dei Gremi che la organizzano. Sarà trasmessa in diretta sul maxi schermo presente in piazza Eleonora d’Arborea.
ORE 13,15 – CORTEO
Al termine della cerimonia della Vestizione, il corteo dei 120 cavalieri guidato da su Componidori e preceduto dai trombettieri e tamburini, massaieddas e dal gremio, si dirige verso il percorso di via Duomo nel quale si svolgerà la Corsa alla Stella.
ORE 13,30 circa – CORSA ALLA STELLA
Con il triplice incrocio di spade tra su Componidori e il suo secondo che si svolge sotto il nastro verde che sostiene la stella, al ritmo dei tamburi, ha inizio la corsa.
La prima discesa spetta a su Componidori, a seguire i sui compagni di pariglia, la pariglia de su componidori della Sartiglia del martedì e tutti i cavalieri a cui concederà l’onore della spada.
Seguiranno le discese con lo stocco e sa Remada.
Da quel momento si ricompone il corteo dei cavalieri che ripercorrendo la via Duomo e passando dal corso Umberto e dalla piazza Roma, si dirige verso la via Mazzini, teatro dove si svolgeranno le Pariglie.
ORE 16,30 circa – CORSA DELLE PARIGLIE
Da Su Brocci”, il piccolo tunnel che si immette nella via Mazzini, prendono il via le spericolate acrobazie dei cavalieri. Su questo percorso, secondo l’ordine di sfilata, tutte le pariglie partecipanti potranno cimentarsi nelle evoluzioni. Apre e chiude la corsa delle Pariglie la pariglia de su Componidori.
ORE 18,30 – SVESTIZIONE
- Domenica, Svestizione de su Componidori nella sede del Gremio dei Contadini.
- Martedì, Svestizione de su Componidori nella sede del Gremio dei Falegnami.
Al termine della corsa delle pariglie il corteo si ricompone e ritorna sul percorso della via Mazzini. Ormai all’imbrunire, la sfilata dei cavalli e dei cavalieri segna la fine della corsa. Al termine della sfilata il corteo formato dai trombettieri, dai tamburini, dal gremio e dai cavalieri, si dirige alla volta della sede del gremio dove è avvenuta la vestizione de su Componidori per procedere con la Svestizione. Levati il cilindro e il velo, lo straordinario rullo dei tamburi segna il momento in cui viene tolta la maschera. Da quel momento il gremio, i cavalieri e tutti i presenti si recano da lui per salutarlo e congratularsi. L’ingresso alla Svestizione è libero.
Scarica il programma Sartiglia 2019 (.pdf 109 KB)
Biglietteria Sartiglia
Questa sezione è in fase di aggiornamento.
Il servizio di biglietteria ha il compito di gestire e commercializzare i biglietti di accesso alle tribune per assistere alla Sartiglia, inoltre tutto l’anno rilascia informazioni e distribuisce matariale promozionale sulla manifestazione.
L’ufficio Info Point resterà aperto secondo i seguenti orari:
- Lunedì 9.00-13.00
- Martedì 9.00-13.00
- Mercoledì 9.00-13.00
- Giovedì 9.00-13.00
- Venerdì 9.00-13.00
Durante gli orari di apertura potete trovarci in Via Eleonora n. 15 ad Oristano, contattarci telefonicamente al numero 0783 303159 oppure inviarci una email biglietteria@sartiglia.info
Come arrivare e ospitalità
Oristano è situata al centro della vasta pianura del Campidano, lungo la costa occidentale, al centro della Sardegna ed è facilmente raggiungibile per chi arriva nell’isola via mare (nei porti di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci, Porto Torres, Santa Teresa di Gallura, Arbatax) o in aereo (negli aeroporti di Alghero, Olbia, Cagliari).
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IN AUTO
Per chi visita la Sardegna con un’automobile le vie di accesso in città dalla S.S. 131, principale arteria di comunicazione tra il nord e il sud dell’isola, sono quattro: a nord, a est da Silì e Fenosu, a sud da Santa Giusta. La Strada statale 292, litoranea che consente di ammirare tratti di costa molto belli da Alghero a Oristano, permette di arrivare in città, attraverso le località marine di Bosa, Tresnuraghes, Santa Caterina e la pineta di Is Arenas.
IN TRENO
La città dispone inoltre di un ottimo collegamento ferroviario e in stazione sono presenti i principali servizi per il pubblico (taxi e autobus del servizio di trasporto pubblico urbano).
Oristano è collegata con le più importanti stazioni ferroviarie della Sardegna (Cagliari, Sassari, Olbia).
Per orari e informazioni consulta il sito di Trenitalia.
IN AUTOBUS
E’ possibile raggiungere Oristano da numerose località dell’isola anche con gli autobus.
Il sito internet della Regione Sardegna ospita un motore di ricerca per organizzare comodamente i propri spostamenti.
Il servizio di trasporti pubblici subirà modifiche conseguenti alle chiusure al traffico di alcune strade. Il capolinea delle linee extraurbane viene provvisoriamente istituito nel parcheggio del Campo Tharros che per l’occasione verrà a loro riservato. La Stazione ARST della Via Cagliari rimarrà chiusa l’11, 12 e 13 febbraio. Gli autobus privati potranno parcheggiare nell’area sterrata adiacente gli Uffici Finanziari e la Questura, nel prolungamento di via Lussu e nel prolungamento di viale Repubblica.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il Piano operativo viabilità e parcheggi Sartiglia 2018
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