SARDEGNA,SPIAGGE APERTE AI RESIDENTI DAL 18 MAGGIO, PER I TURISTI DAL 15 GIUGNO
SOLINAS: “SPIAGGE APERTE AI SARDI DAL 18 MAGGIO, AI TURISTI DAL 15 GIUGNO”
NORMATIVA PER LE SPIAGGE
Ombrelloni distanziati, dispenser ovunque per le sanificazioni e prenotazioni del proprio posto in spiaggia online.
Sono solo alcuni dei punti contenuti nel documento Inail-Iss, diffuso oggi, in cui viene indicata una strategia di gestione del rischio Covid in spiaggia e negli stabilimenti balneari.
Linee guida che dovranno tenere conto del fatto che le aree costiere sono molto differenti tra loro, ecco perché “si ritiene opportuna l’adozione da parte delle autorità locali di piani che permettano di prevenire l’affollamento delle spiagge, anche tramite l’utilizzo di tecnologie innovative”.
NEGLI STABILIMENTI – In linea generale, per consentire un accesso contingentato agli stabilimenti balneari e alle spiagge attrezzate, viene suggerita la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie, una strategia “utile anche al fine della sostenibilità e della prevenzione di assembramenti” e che favorisce “un’agevole registrazione degli utenti, allo scopo di rintracciare retrospettivamente eventuali contatti a seguito di contagi”.
Si raccomanda, inoltre, di favorire l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci con carte contactless o attraverso portali/app web per “evitare code o assembramenti alle casse”.
Vanno inoltre differenziati, “ove possibile”, i percorsi di entrata e uscita, prevedendo una segnaletica chiara: “Per garantire il corretto distanziamento sociale in spiaggia, la distanza minima consigliata tra le file degli ombrelloni è pari a cinque metri e quella tra gli ombrelloni della stessa fila a quattro metri e mezzo”.
LE SPIAGGE LIBERE - Lo stesso criterio vale anche per le spiagge libere: “Tenendo conto delle specifiche caratteristiche delle spiagge, della loro localizzazione, dei flussi dei frequentatori nei diversi periodi della stagione balneare, dovranno essere localmente definite puntualmente le modalità di accesso e di fruizione delle spiagge stesse, individuando quelle più idonee ed efficaci”.
Per favorire il contingentamento degli spazi, “va preliminarmente mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia), ad esempio con posizionamento di nastri (evitando comunque occasione di pericolo), che sarà codificato rispettando le regole previste per gli stabilimenti balneari, per permettere agli utenti un corretto posizionamento delle attrezzature proprie nel rispetto del distanziamento e al fine di evitare l’aggregazione”.
Tale previsione permetterà di individuare il massimo di capienza della spiaggia “anche definendo turnazioni orarie e di prenotare gli spazi codificati attraverso l’utilizzo di app/piattaforme online; al fine di favorire la prenotazione stessa potrà altresì essere valutata la possibilità di prenotare contestualmente anche il parcheggio, prevedendo anche tariffe agevolate, ove possibile”.
LA SANIFICAZIONE –Â Fondamentale l’igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione delle attrezzature a un altro utente, anche nel corso della stessa giornata: “Vanno installati dispenser per l’igiene delle mani a disposizione dei bagnanti in luoghi facilmente accessibili nelle diverse aree dello stabilimento. Ci deve essere una pulizia regolare almeno giornaliera, con i comuni detergenti delle varie superfici e arredi di cabine e aree comuni. Oltre che una sanificazione regolare e frequente di attrezzature (sedie, sdraio, lettini, incluse attrezzature galleggianti e natanti), materiali, oggetti e servizi igienici, limitando l’utilizzo di strutture (ad esempio cabine docce singole, spogliatoi) per le quali non sia possibile assicurare una disinfezione intermedia tra un utilizzo e l’altro”.
Possiamo dire addio anche ai giochi aperitivo e ai tornei di beach volley: “È da evitare, inoltre, la pratica di attività ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti e giochi di gruppo e, per lo stesso motivo, deve essere inibito l’utilizzo di piscine eventualmente presenti all’interno dello stabilimento”.
I PERCORSI DIVERSI - Sulle spiagge la zona ombreggio andrà organizzata garantendo adeguati spazi per la battigia in modo da garantire agevole passaggio e distanziamento fra i bagnanti e i passanti e prevedendo percorsi/corridoi di transito differenziati per direzione e minimizzando gli incontri fra gli utenti.
Per le cabine “va vietato l’uso promiscuo ad eccezione dei membri del medesimo nucleo familiare o per soggetti che condividano la medesima unità abitativa o recettiva prevedendo un’adeguata igienizzazione fra un utente e il successivo”.
Per quanto concerne le piscine all’interno dello stabilimento balneare, “occorrerà inibirne l’accesso e l’utilizzo. Per la fruizione di servizi igienici e docce va rispettato il distanziamento sociale di almeno 2 metri, a meno che non siano previste barriere separatorie fra le postazioni. Deve essere garantita vigilanza sulle norme di distanziamento sociale dei bambini in tutte le circostanze. Nel complesso, evitare promiscuità nell’uso di qualsiasi attrezzatura da spiaggia, possibilmente procedendo all’identificazione univoca di ogni attrezzatura”.
ATTIVITA’ IN ACQUA - In linea generale le attività svolte in mare aperto (windsurf, attività subacquea, balneazione) “non presentano a priori rischi significativi rispetto al Covid-19, fermo restando la sanificazione delle attrezzature di uso promiscuo (ad esempio erogatori subacquei, attrezzature quali boma e albero del windsurf, etc)”.
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