SANCTI INNUMERABILES – SPAZIO (IN)VISIBILE – CAGLIARI – 8-16 FEBBRAIO 2014SANCTI INNUMERABILES – SPAZIO (IN)VISIBILE – CAGLIARI – FEBRUARY 8 TO 16,2014
Lo Spazio (In)Visibile è lieto di presentare
SANCTI INNUMERABILES mostra di Ilaria Gorgoni sui santini elettorali, elezioni Regionali 2014.
A cura di Efisio Carbone
Da sabato 8 febbraio a domenica 16 febbraio
Apertura: giovedì, venerdì, sabato dalle 19 alle 21
Vernissage sabato 8 Febbraio.
In occasione del vernissage Stefano Raccis interpreterà il ” Monologo di un uomo confuso” di Hans Magnus Enzensberger.
Esattamente quattrocento anni fa, l’arcivescovo Francesco Desquivel, forse sulla scia della controversia per il titolo di Primate di Sardegna, dava l’avvio ad una colossale ricerca di “corpi santi” che ebbe inizio con gli scavi nella basilica di San Saturnino. Già due anni prima, nel 1614, l’arcivescovo di Sassari Gavino Manca Cedrelles, ricoprendo rispetto a Pisa e Cagliari la posizione più debole, aveva cercato di dimostrare la maggiore antichità della sua sede episcopale, e il maggiore numero di martiri rispetto a Cagliari, avviando le ricerche dei corpi dei martiri turritani Gavino, Proto e Gianuario.
Le scoperte presso la basilica di San Saturnino furono clamorose: per prima cosa si smontarono i gradini dell’altare maggiore e, scavando nel pavimento alla profondità di circa tre metri iniziarono i ritrovamenti. Dopo aver rinvenuto la tomba del martire vescovo Severo, si continuò a scavare fino a scoprire una serie di tombe sistemate in ordine perfetto su vari piani. Queste tombe contenevano più di cinquanta corpi di santi, aprendole si sentiva “profumo come di cielo”.
In cima alla costruzione fu trovato un frammento di marmo bianco con incise una croce e l’iscrizione : “S. Innu” che fu interpretata come
SANCTI INNUMERABILES.
Era quindi quello un deposito delle reliquie dei santi raccolte dalle cripte e catacombe per proteggerle da Vandali, saraceni ed eretici.
Le invenzioni dei santi martiri continuarono con grande entusiasmo interessando altri luoghi di culto.
Il numero delle reliquie fu così consistente che si decise di trovare per esse una degna e definitiva sistemazione. Per questi motivi l’arcivescovo Desquivel pensò a un santuario sotto il presbiterio della cattedrale.
Lo spazio realizzato da artisti siciliani e sontuosamente decorato da marmi policromi e volte a rosoni, accolse, entro nicchie a bassorilievo, i 179 martiri.
Ebbe il fatto significativa rilevanza nella disputa sul titolo di Primate di Sardegna e Corsica? Sicuramente sì, ma alla fine il Tribunale della Sacra Rota concluse la controversia con una sentenza del 1640 che, pur riconoscendo Cagliari la più antica sede metropolitana della Sardegna, non riteneva di dover dare sentenza sulla questione del primate.
“Il Desquivel non poté vedere la deludente conclusione della controversia: era morto nel 1624 e riposava accanto ai suoi martiri, nella cripta della cattedrale di Cagliari da lui costruita, ormai al di fuori di ogni lotta e al di sopra anche dei più alti campanili. (A. Piseddu).Space (In) Visible is pleased to present
SANCTI innumerabiles shows Ilaria Gorgons on the holy elections, regional elections of 2014.
Edited by Coal Ephisius
From Saturday, February 8th to Sunday, February 16
Opening: Thursday, Friday , Saturday from 19 to 21
Vernissage Saturday, February 8th .
On the occasion of the opening Stefano Raccis play the ” Monologue of a confused man ” by Hans Magnus Enzensberger .
Exactly four years ago , Archbishop Francis Desquivel , perhaps in the wake of the controversy for the title of Primate of Sardinia , gave rise to a colossal search for ” holy bodies ” that began with the excavations in the Basilica of Saint Saturnino. Two years earlier , in 1614 , the Archbishop of Sassari Gavino Manca Cedrelles , covering over Pisa and Cagliari weaker position , he tried to prove the greater antiquity of his episcopal see , and the greater number of martyrs than in Cagliari , starting the search for the bodies of the martyrs turritani Gavino , Proto and Gianuario .
The discoveries at the Basilica of San Saturnino were sensational : the first thing you dismounted the steps of the high altar and , digging in the ground to a depth of about three feet began findings . After you have found the tomb of the martyr bishop Severus , he continued digging until you uncover a series of tombs arranged in perfect order on various floors . These graves contained more than fifty bodies of the saints , opening felt ” like scent of heaven.”
On top of the building was found a fragment of white marble engraved with a cross and the inscription: ” S. Innu ” which was interpreted as
SANCTI innumerabiles .
It was then that a deposit of relics of the saints gathered from the crypts and catacombs to protect them from the Vandals, Saracens and heretics .
The inventions of the holy martyrs continued with great enthusiasm affecting other places of worship .
The number of relics was so large that it was decided to find them a worthy final arrangement . For these reasons, the archbishop Desquivel thought of a sanctuary under the chancel of the cathedral.
The space created by Sicilian artists and lavishly decorated with polychrome marble and sometimes rosettes , received , in niches in bas-relief the 179 martyrs.
Was the fact of significant importance in the dispute over the title of Primate of Sardinia and Corsica ? Definitely yes , but in the end the Tribunal of the Roman Rota ended the dispute with a judgment of 1640 that , while acknowledging the oldest metropolitan see Cagliari in Sardinia, did not think of having to give judgment on the issue of primate.
” The Desquivel could not see the disappointing conclusion of the dispute: he died in 1624 and was resting next to his martyrs , in the crypt of the cathedral of Cagliari he built , now outside of each fight and above even the highest towers. (A. Piseddu ) .
Leave a Comment
You must be logged in to post a comment.