PROGRAMMAZIONE CINEMA GREENWICH D’ESSAI – CAGLIARI – 6-12 NOVEMBRE 2014PROGRAMMING CINEMA GREENWICH D’ESSAI – CAGLIARI – NOVEMBER 6 TO 12,,2014
Il Sale della Terra
Giovedì 6 ore 19,15 – 21,30
Venerdì 7 ore 17,00 – 19,15 – 21,30
Sabato 8 ore 17,00 – 19,15 – 21,30
Domenica 9 ore 17,00 – 19,15 – 21,30
Lunedì 10 ore 19,15 – 21,30
Martedì 11 ore 19,15 – 21,30
Mercoledì 12 ore 19,15 – 21,30
IN ORIGINALE (lingua inglese sott.IT)
Lunedì 10 novembre ore 19,15
Martedì 11 novembre ore 21,30
Previsti matinée per gli studenti
Un film di Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado. Titolo originale The Salt of the Earth. durata 100 min. – Brasile, Italia, Francia 2014. – Officine Ubu
Il sale della terra è un viaggio incredibile per il mondo visto dagli occhi e dall’obiettivo di Sebastiao Salgado, raccontato da lui stesso, da suo figlio e da Wim Wenders attraverso una serie di fotografie a dir poco magnifiche. Forse è anche riduttivo chiamarle solo “fotografie”; le immagini che Salgado ha immortalato nel corso del suo girovagare da una parte all’altra del pianeta, sono un ritratto della bellezza del mondo e una testimonianza del male che il genere umano ha fatto (e continua a fare) ai doni del Creato; Salgado ha visitato e immortalato sconfinati territori inesplorati, foreste che sembrano incantate e regioni sperdute in capo al mondo, ma lungo il suo cammino è stato anche testimone di genocidi, carestie e brutalitĂ di ogni genere. Wenders ne ha fatto un collage delle esperienze in fotografie di Salgado, scatenando nello spettatore emozioni e sentimenti forti e contrastanti. Grazie anche al supporto, fondamentale, della voce narrante del fotografo stesso, ci si commuove fino alle lacrime, si prova vergogna assistendo a quello che i nostri simili sono stati capaci di fare al mondo e agli esseri umani, si resta a bocca aperta davanti alla maestositĂ di certi paesaggi, si avvertono strette al cuore al passaggio di immagini esplicite ma mai gratuite e si finisce con il coraggio di nutrire ancora una speranza; se esistono uomini come Sebastiao Salgado e i suoi famigliari e collaboratori, non tutto è ancora perduto. Un documentario emozionante, poetico e scioccante. Un’opera che resta impressa nel cuore e nella testa.
Sala ovest (blu)
Torneranno i prati
Venerdì sabato e domenica dopo il film seguirà  il backstage di lavorazione…documento altrettanto importante.
Previsti matinée per gli studenti
Locandina Torneranno i prati
Giovedì 6 ore 18,30 – 20,00 – 21,30
Venerdì 7 ore 17,00 – 19,15 – 21,30
Sabato 8 ore 17,00 – 19,15 – 21,30
Domenica 9 ore 17,00 – 19,15 – 21,30
Lunedì 10 ore 18,30 – 20,00
Martedì 11 ore 18,30 – 20,00
Mercoledì 12 ore 18,30 – 20,00 – 21,30
Un film di Ermanno Olmi. Con Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Francesco Formichetti, Andrea Di Maria.
Drammatico, durata 80 min. – Italia 2014. – 01 Distribution uscita giovedì 6 novembre 2014.
Ermanno Olmi ha scelto di girare in trincea a 1.100 e 1.800 metri il suo film torneranno i prati “per avere le vere facce da freddo” e per ricostruire il senso di isolamento vissuto dai soldati della Prima Guerra Mondiale. Sull’Altipiano di Asiago, dove ha scelto di vivere, il regista bergamasco ha ricostruito il caposaldo italiano, il camminamento, il bunker e il ricovero dove si svolgono le poche ore del suo film girato tutto in una notte di luna.
“Credo che la celebrazione del centenario della Prima Guerra Mondiale non abbia alcun senso se non chiediamo scusa per il tradimento di cui siamo stati colpevoli nei confronti dei giovani e dei milioni di morti in quel conflitto”. Dall’ospedale milanese San Raffaele in cui è tuttora ricoverato, Ermanno Olmi usa parole dure per il videomessaggio inviato all’anteprima stampa del suo Torneranno i prati, nelle sale dal 6 novembre. C’è un’urgente sacralità nelle sue dichiarazioni, distillate e chiare come di consueto, perché di fronte a tanto dolore non si può (più) ingannare. Di fatto, il suo film “non è sulla guerra, ma su dolore della guerra” spiega il protagonista Claudio Santamaria, ancora emozionato per aver lavorato con un “illuminato, con lui è stato come incontrare il Dalai Lama, e non lo dico per fare una battuta”.
Ermanno Olmi, classe 1931, non ha concepito Torneranno i prati sull’impeto del sentimento “come spesso accade alla genesi di un film”, ma al contrario “su proposta per l’anniversario della Grande Guerra. Ed è allora che ho rievocato le parole di mio papà , che la combatté da soldato. Riflettendoci, ho compreso che il tradimento perpetrato verso i ragazzi morti o feriti in guerra sta nel non aver mai spiegato il perché sono rimasti vittime. E con i defunti e i bambini non si può barare. Troppa vigliaccheria nascosta dietro alla parola neutralità si è accompagnata in 100 anni, è ora di finirla. Camus diceva che se vuoi cambiare il mondo devi cambiare te stesso”.
Sala ovest (blu)
GioventĂą bruciata (V.O. sottotitoli in IT)
Lunedì 10 ore 21,30
martedì 11 ore 21,30
Scheda Film
Previsti matinée per gli studenti
GioventĂą bruciata
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CONTINUANO LE PROIEZIONI MATINÉE
Class Enemy
cid:3909410963-7
Il film sarà in calendario per i matinée scolastici per l’anno accademico 2014 /2015
Sei un insegnante e vuoi portare i tuoi ragazzi a vedere CLASS ENEMY? Compila il modulo su www.classenemy.it
Gli insegnanti interessati possono prenotare la visione per i loro studenti attraverso l’indirizzo mail (greenwichcinemascuola@gmail.com)
tramite la nostra pagina Facebook  o telefonicamente 070666859 – 3455755855
Class enemy di Rok Bicek è un film potente che racconta un’Europa di giovani egoisti
Un film di Rok Bicek. Con Igor Samobor, Natasa Barbara Gracner, Tjasa Zeleznik, Masa Derganc, Robert Prebil.
Titolo originale Razredni sovraznik. Drammatico, durata 112 min. – Slovenia – Tucker Film uscita giovedì 9 ottobre 2014.
Class enemy di Rok Bicek – dal 9 ottobre nelle sale per Tucker Film – è una potente riflessione sull’egoismo come specchio di un’epoca. Siamo in una scuola superiore slovena (ma potremmo essere ovunque in Europa) e gli allievi accolgono Robert Zupan (Igor Samobor), il nuovo supplente di tedesco. Mentre l’insegnante di ruolo, in congedo per maternità , presenta il collega, i ragazzi non fanno nulla per celare la propria noia: c’è chi compulsa il telefonino, chi ascolta musica con le cuffie e picchietta il banco con un paio di bacchette, chi non esista a far trapelare una punta di scherno per la formalità della presentazione. «Sono vivaci», si scusa l’insegnante di sempre. «Sono disobbedienti», la corregge laconico Robert.
E impreparati. Alle interrogazioni balbettano e di fronte alla propria insipienza oppongono l’espressione malandrina di chi è abituato a ricevere al massimo un buffetto. Samobor, che veste i panni algidi e controllati di Robert con eccellente impassibilità ed eleganza, inchioda i ragazzi di fronte alla loro candida e esibita ignoranza fino all’umiliazione. Siamo lontani sideralmente dall’umanità sobria ma compassionevole di Diario di un maestro (1972) di Vittorio De Seta o di La classe (2008) di Laurent Cantet. Robert ha un occhio di riguardo solo per Sabina (Daša Cupevski), l’unica a distinguersi dalla mollezza diffusa. Sabina è timida, come lo è nella realtà Dusa, che ne veste i panni: non si è sottoposta al casting, ma è stato Bicek a cercarla tra i corridoi, forte della convinzione che i suoi attori dovessero interpretare loro stessi, pur seguendo il copione. Robert vede nella malinconia e nel talento musicale di Sabina elementi di forza e in un colloquio a due la sprona con durezza a uscire dall’ignavia in cui sguazzano i compagni. Il giorno dopo il professore annuncia alla classe il suicidio di Sabina.East Hall (red)
The Salt of the Earth
Thursday 6 hours from 19.15 to 21.30
Friday 7 17.00 – 19.15 to 21.30
Saturday 8th 17.00 – 19.15 to 21.30
Sunday 9th 17.00 – 19.15 to 21.30
Monday 10 hours from 19.15 to 21.30
Tuesday 11 hours from 19.15 to 21.30
Wednesday 12 hours from 19.15 to 21.30
ORIGINAL (English sott.IT)
Monday, November 10 19.15
Tuesday, November 11 21:30
playbill
Expected matinee for students
A film by Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado. Original title The Salt of the Earth. duration 100 min. – Brazil, Italy, France 2014 – Officine Ubu
Salt of the Earth is an amazing journey to the world through the eyes and lens of Sebastiao Salgado, told by himself, his son and Wim Wenders through a series of photographs nothing short of magnificent. Maybe it’s too simplistic to just call them “pictures”; images that Salgado has photographed during his travels across the world, are a portrait of the beauty of the world and a witness of the evil that mankind has done (and continues to do) to the gifts of Creation; Salgado has visited and photographed the endless unexplored territories, forests and enchanting regions that seem lost in the end of the world, but along the way has also witnessed genocide, famine and brutality of all kinds. Wenders has made a collage of experiences in photographs of Salgado, provoking the viewer emotions and feelings strong and contrasting. Thanks to the support, which is essential, the narrator of the photographer himself, we are moved to tears, you feel shame seeing what our fellow humans are capable of doing to the world and human beings, one is in awe in front of the majesty of the landscapes, you feel close to the heart of the passage of explicit images but never free and you end up with the courage to nourish still hope; if there are men like Sebastiao Salgado and his family and associates, all is not yet lost. An exciting documentary, poetic and shocking. A work that remains etched in my heart and in my head.
West Hall (Blue)
They will return the meadows
Friday, Saturday and Sunday after the film follows the backstage work … Document equally important.
Expected matinee for students
Poster will come back lawns
Thursday 6 18.30 – 20.00 to 21.30
Friday 7 17.00 – 19.15 to 21.30
Saturday 8th 17.00 – 19.15 to 21.30
Sunday 9th 17.00 – 19.15 to 21.30
Monday 10 hours from 18.30 to 20.00
Tuesday 11 hours from 18.30 to 20.00
Wednesday 12th 18.30 – 20.00 to 21.30
Directed by Ermanno Olmi. With Claudio Santamaria, A. Sperduti, Francis Formichetti, Andrea Di Maria.
Drama, duration 80 min. – Italy 2014 – 01 Distribution release Thursday, November 6, 2014.
Ermanno Olmi chose to shoot in the trenches at 1,100 and 1,800 meters his film will return the meadows “to get the true faces from the cold” and to rebuild the sense of isolation experienced by the soldiers of the First World War. Central Plateau of Asiago, where he chose to live, the director of Bergamo has rebuilt the Italian stronghold, the walkway, the bunkers and the hospital where you play a few hours of his film shot entirely on a moonlit night.
“I think the celebration of the centenary of the First World War did not make any sense if you do not apologize for the treachery of which we have been guilty towards young people and the millions of dead in that conflict.” Milan’s San Raffaele hospital in which he is still hospitalized, Ermanno Olmi uses harsh words for the video message sent to the preview of your print will return the fields, in cinemas from November 6th. It is urgently sacredness in his statements, distilled and clear as usual, because in the face of so much pain you can not (more) fool you. In fact, his film “is not about war, but about the pain of war,” says the protagonist Claudio Santamaria, still thrilled to have worked with an “enlightened with him was like meeting the Dalai Lama, and I do not mean to do a joke. “
Ermanno Olmi, born in 1931, did not conceive will return the fields sull’impeto feeling “as often happens to the genesis of a film,” but rather “on a proposal for the anniversary of the Great War. And that’s when I recalled the words of my father, who fought as a soldier. On reflection, I realized that the betrayal towards boys killed or wounded in the war lies in that he never explained why were the victims. And with the dead and the kids you can not cheat. Too much cowardice hiding behind the word neutrality was accompanied by over 100 years, it is time to stop. Camus said that if you want to change the world you must change yourself. “
West Hall (Blue)
Rebel Without a Cause (V.O. subtitles EN)
Monday, 10 21:30
Tuesday 11 at 21.30
Film Profile
Expected matinee for students
Rebel Without a Cause
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KEEP THE PROJECTIONS MATINÉE
Class Enemy
cid: 3909410963-7
The film is scheduled for the school matinee for the academic year 2014/2015
You are a teacher and you want to take your kids to see CLASS ENEMY? Fill out the form on www.classenemy.it
Interested teachers can book the vision for their students through the e-mail address (greenwichcinemascuola@gmail.com)
through our Facebook page or call 070666859 to 3455755855
Class Enemy Rok Bicek is a powerful film that tells a Europe of young selfish
A film Rok Bicek. Igor Samobor Natasa Barbara Gracner, Tjasa Zeleznik, Masa Derganc, Robert Prebil.
Original title Razredni sovraznik. Drama, 112 min duration. – Slovenia – Tucker Film Release Thursday, October 9, 2014.
Class Enemy Rok Bicek – October 9 in theaters Tucker Film – is a powerful reflection on selfishness as a mirror of an era. We are a school of Slovenia (but we could be anywhere in Europe) and students welcome Robert Zupan (Igor Samobor), the new deputy of German. While the teacher’s role, on maternity leave, introduced the colleague, the guys do not do anything to hide their boredom: some compulsa the phone, those who listen to music with headphones and tapping the desk with a pair of chopsticks who does not exist to leak a bit of scorn for the formality of the presentation. “They are lively,” apologizes the teacher of all time. “They are disobedient,” corrects the laconic Robert.
It unprepared. Questions and stutter in front of their ignorance oppose the expression of mischievous people used to receive a maximum of a slap. Samobor, who plays icy and controlled by Robert impassivity and elegance with excellent, nailing the guys in front of their white and exhibited ignorance to the humiliation. We are far from humanity sidereal simple, yet compassionate Diary of a master (1972) by Vittorio De Seta or class (2008) by Laurent Cantet. Robert has an eye only for Sabina (Daša Cupevski), the only one to stand out from the widespread weakness. Sabina is shy, as it is in reality Dusa, who plays the role: you are not subjected to the casting, but it was Bicek to look through the corridors, in the firm belief that his players had to play themselves, while following the script . Robert sees the melancholy and the musical talents of Sabina strengths and an interview with two spurs with hard to get out dall’ignavia where splashing his teammates. The next day the teacher announced to the class suicide by Sabina.
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