OTELLO – CAGLIARI,CARBONIA,NUORO, TEMPIO PAUSANIA, SASSARI – 8-13 APRILEOTHELLO – CAGLIARI,CARBONIA,NUORO,TEMPIO PAUSANIA, SASSARI – AVRIL 8 TO 13
OTELLO – BALLETTO DI ROMA
CAGLIARI, TEATRO MASSIMO 8-9 APRILE
CARBONIA, TEATRO CENTRALE 10 APRILE
NUORO, TEATRO ELISEO 11 APRILE
TEMPIO, TEATRO DEL CARMINE 12 APRILE
SASSARI,NUOVO TEATRO COMUNALE, 13 APRILE
TUTTI GLI SPETTACOLI INIZIANO ALLE ORE 21
I biglietti di Carbonia,Nuoro,Tempio e Sassari cosi come quelli della serata dell’8 aprile di Cagliari si possono acquistare tramite il circuito GreenTicket.
Per la serata del 9 aprile di Cagliari si acquistano direttamente al Teatro Massimo.
INFOPOINT/PREVENDITA Viale Trento, 9
dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 (apertura straordinaria sino al 27-10-12)
BIGLIETTERIA/INGRESSO Via De Magistris, 12
dal lunedì al venerdì apertura un’ora prima dello spettacolo.
Sabato, domenica e festivi (nei giorni di spettacolo)
dalle 17 fino all’inizio dello spettacolo.
DANILO SODDU, MARCO MURGIA
biglietteria@teatrostabiledellasardegna.it
Tel. 070.6778129
Dopo il notevolissimo successo di critica e pubblico riscosso nelle scorse stagioni dal suo Giulietta e Romeo (oltre trecentocinquanta repliche per un totale di circa trecentomila spettatori), Fabrizio Monteverde torna con una nuova versione dell’Otello (essenzialmente su musiche di Antonin Dvorak), in cui rivisita il testo shakespiriano lavorando soprattutto sugli snodi psicologici che determinano le dinamiche dei rapporti, quanto mai, qui, ambigui e complessi nel triangolo (mai equilatero) Otello-Desdemona-Cassio, dove i tre vertici risultano costantemente intercambiabili grazie, si, agli intrighi di Jago, ma ancor più alle varie ‘maschere’ del ‘non detto’ con cui la Ragione combatte – spesso a sua stessa insaputa, ancor più spesso con consapevoli menzogne – il Sentimento. L’ambientazione costante in un moderno porto di mare (un dichiarato omaggio agli sgargianti fotogrammi fassbinderiani di Querelle) chiarisce e amplia l’intuizione di base: se Otello davvero è – come è sempre stato – un ‘diverso’, un outsider non tanto per il colore della pelle quanto per il suo essere ‘straniero’, ovvero qualcuno abituato ad ‘altre regole del gioco’, è anche vero che la banchina di un porto è una sorta di ‘zona franca’ un limbo dove si arriva o si attende di partire, un coacervo di diversità dove tutte le pulsioni vengono pacificamente accettate come naturali e necessarie proprio per il semplice fatto che lì , nel continuo brulicare del ricambio umano, lo straniero, il diverso, il barbaro non esistono. La stessa forte presenza del mare (che non viene relegato, come nel testo di Shakespeare, a un suggestivo sfondo per una Venezia o una Cipro genericamente ‘esotiche’ e di parata) suggerisce i segreti, ininterrotti moti delle passioni con la loro tempestosa ingovernabilità , gli slittamenti progressivi e inevitabili nei territori proibiti del Piacere, della Gelosia e del Delitto. Precoce dramma romantico (e di ciò ne danno testimonianza l’entusiastico giudizio di Victor Hugo e il melodramma di Verdi) l’Otello ben si presta alla lettura provocatoria ed ‘eccessiva’ elaborata da Monteverde, dove anche certe forzature enfatiche di Dvorà k trovano una loro pertinente e salutare collocazione fungendo spesso da sottile contrappunto ironico (verrebbe da dire brechtiano) all’azione dei personaggi.
OTHELLO – BALLET OF ROME
HOUR 9 PM
CAGLIARI, TEATRO MASSIMO April 8 to 9
CARBONIA, CENTRAL THEATRE April 10
NUORO, ELISEO Theatre April 11
TEMPIO PAUSANIA THEATRE OF CARMINE April 12
SASSARI, NEW THEATRE, April 13
Tickets Carbonia, Nuoro, Sassari and Temple as well as those of the evening of 8 April Cagliari can be purchased through the Greenticket.
On the evening of April 9 Cagliari be purchased directly at the Teatro Massimo.
INFOPOINT / PRE Viale Trento, 9
Monday to Friday from 10 to 13 and from 16 to 19.
Saturday from 10 to 13 and from 16 to 19 (special opening until 27/10/12)
TICKETS / INPUT Via De Magistris, 12
Monday to Friday opening hour before the show.
Saturday, Sunday and public holidays (performance days)
from the 17th to the beginning of the show.
DANILO SODDU, MARCO MURGIA
biglietteria@teatrostabiledellasardegna.it
Tel 070.6778129
After the remarkable success with critics and audiences enjoyed in recent seasons from his Romeo and Juliet (over three hundred and fifty replicas for a total of about three hundred thousand spectators), Fabrizio Monteverde is back with a new version of Othello (mainly music by Antonin Dvorak), in which revisits the Shakespearean text working mainly on psychological joints that determine the dynamics of the relationship, as ever, here, ambiguous and complex in the triangle (never equilateral) Othello Desdemona and Cassio-where the three vertices are always interchangeable with, yes, the intrigues Iago, but even more to the various ‘masks’ of the ‘unsaid’ in which the Company fights – often at his own knowledge, more often with conscious lies – the Feeling. The constant setting in a modern sea port (a declared homage to the flamboyant frames fassbinderiani of Querelle) clarifies and expands the basic intuition: if Othello really is – as it always was – a ‘different’, not so much to an outsider skin color as well as for her being ‘foreign’, ie someone who is used to ‘other rules of the game’, it is also true that the quay of a port is a sort of ‘free zone’ limbo where you get or expect to from a patchwork of diversity where all the drives are peacefully accepted as natural and necessary because of the simple fact that there, in the continuous parts of the human swarm, the stranger, the other, the barbarian does not exist. The same strong presence of the sea (which is not confined, as in Shakespeare’s text, a dramatic backdrop for a Venice or Cyprus generically ‘exotic’ and parry) suggests secrets, continuous motions of the passions with their stormy ungovernability progressive and inevitable slips into the forbidden of Pleasure, of Jealousy and Murder. Early romantic drama (and of which give witness’s glowing assessment of Victor Hugo and the opera by Verdi) Othello lends itself well to read provocative and ‘excessive’ developed by Monteverde, where even some of forcing emphatic Dvorà k find their relevant and healthy place often acting as subtle ironic counterpoint (Brecht would say) to the action of the characters.
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