MARX,LA MOGLIE, LA FEDELE GOVERNANTE – TEATRO MOMOTI – MONSERRATO – LUNEDI 15 APRILEMARX,THE WIFE, THE FAITHFUL RULER – MOMOTI THEATRE – MONSERRATO – MONDAY AVRIL 15 Reviewed by admin on . Teatro MoMoTi, Via XXXI Marzo 1943, n. 20, Monserrato LUNEDI 15 APRILE ORE 21   testo di ADELE CAMBRIA con SIMONA GUARINO ed ELENA PAU voce fuoricampo di M Teatro MoMoTi, Via XXXI Marzo 1943, n. 20, Monserrato LUNEDI 15 APRILE ORE 21   testo di ADELE CAMBRIA con SIMONA GUARINO ed ELENA PAU voce fuoricampo di M Rating:

MARX,LA MOGLIE, LA FEDELE GOVERNANTE – TEATRO MOMOTI – MONSERRATO – LUNEDI 15 APRILEMARX,THE WIFE, THE FAITHFUL RULER – MOMOTI THEATRE – MONSERRATO – MONDAY AVRIL 15

MARX

Teatro MoMoTi, Via XXXI Marzo 1943, n. 20, Monserrato LUNEDI 15 APRILE ORE 21

 

testo di ADELE CAMBRIA
con SIMONA GUARINO ed ELENA PAU
voce fuoricampo di Marx GIANNI ESPOSITO

musiche CORRADO ARAGONI
scene e costumi LUIGI PEREGO
regia MARCO PARODI

assistente costumista e scenografo SALVATORE ARESU
scenotecnico PIETRO RAIS

segreteria organizzativa EMANUELA CORRIAS
segreteria amministrativa ANNA LISA MAMELI

Ingresso con OFFERTA LIBERA

Karl Marx visto dal basso, cioè dal punto di vista dell’unica vera proletaria di casa, la contadina Helen Demuth, che Marx mise incinta, attribuendone poi la paternità al consenziente Friedrich Engels. Scritto nel 1979 dalla “femminista” Adele Cambria (1931), Marx, la moglie e la fedele governante non ha, però, alcun intento dissacratorio, e tanto meno vuole mettere il grand’uomo in mutande o sposare la filosofia del buco della serratura. Piuttosto, la Cambria è interessata a raccontare la solidarietà tra due donne – la moglie e la serva, la baronessa prussiana Jenny Von Westphalen e la Demuth – accomunate dall’identico “destino” di donne dell’Eroe, ma ciascuna al suo livello, al suo posto.
L’idea della commedia, per dichiarazione della sua stessa autrice, è venuta leggendo due righe incluse nella voce “Karl Marx” compilata da Lenin per una enciclopedia: «Fu seppellito insieme alla moglie e alla fedele domestica Helen Demuth, che era quasi persona di famiglia, nel cimitero di Highgate a Londra». Due donne e un uomo famoso. La loro doppia, complessa relazione fu a lungo censurata dai biografi ufficiali dell’autore del Capitale, per venire alla luce solo nel 1962. Qualche anno dopo, Adele Cambria la pone al centro di una commedia (andata in scena la prima volta, per volontà di Elsa dè Giorgi, nel 1981), attraverso la quale racconta un rapporto mai intaccato né dalla differenza di classe (Jenny era una aristocratica rinnegata, Helen una proletaria senza complessi), né dalla gelosia. Come annota l’autrice, però, «sarebbe stato proprio Marx, mettendo incinta “la serva”, a far esplodere nella sua fase più acuta la contraddizione delle barriere di classe, lui che dispiegando per intero e a proprio vantaggio lo status maschile di padrone di entrambe, avrebbe imposto all’una e all’altra l’evidenza del conflitto tragico, subito occultato, tra uguali/diverse, rivelando insospettate componenti di eros, di desiderio».
Ne è nata così un’opera scritta «con mano leggera, lasciando che l’immancabile ritratto del “maschio cialtrone” venga fuori delicatamente dalla privata biografia del filosofo» (“L’Avanti”), «nel segno di una sorellanza che è conquista rivoluzionaria delle donne, utopia e speranza, negazione delle divisioni di classe, espressione di una cultura nuova finalmente diversa e rigenerante» (“La Stampa”). La principale caratteristica «di questo lavoro – si legge nella recensione di “Il Mattino” – è una dolcezza che immediatamente ti prende e che non ti lascia fino alla fine. Non c’è rancore nel racconto che Jenny e Helen fanno della loro vita e dei lati più oscuri del grande pensatore. In maniera tacita, però, dimostrano che la gigantesca costruzione del Capitale, durata ventitré anni, fu possibile grazie anche al loro contributo». E in questa nuova edizione dello spettacolo, tiene a sottolineare la Cambria nella lettera di ringraziamento al regista Marco Parodi, buona parte del successo va attribuito alla «passione e competenza delle due attrici: l’irresistibile Simona Guarino alterna una crudele ironia popolaresca ai toni drammatici del “compianto” sulla morte dei quattro bambini innocenti di casa Marx; mentre la squisita eleganza di Elena Pau conserva “flashes” di una giovane spensieratezza che alimenta la sua adesione alle idee rivoluzionarie».MARX

Teatro MoMoTi, Via XXXI Marzo 1943, n. 20, Monserrato  MONDAY AVRIL 15, AT 9:00 PM
text ADELE CAMBRIA
by ELENA SIMONA GUARINO and PAU
voiceover Marx GIANNI ESPOSITO

music CORRADO Aragoni
sets and costumes LUIGI PEREGO
directed by MARCO PARODI

assistant costume designer and set designer SALVATORE Aresu
scenotecnico PETER RAIS

secretariat EMANUELA CORRIAS
administrative secretary ANNA LISA MAMELI

Entrance with FREE OFFER

Karl Marx viewed from below, ie from the point of view of the only real working-class home, the farmer’s wife Helen Demuth, that Marx got her pregnant, then attributing the authorship to consenting Friedrich Engels. Written in 1979 by the “feminist” Adele Cambria (1931), Marx, his wife and his faithful housekeeper did not, however, that it is irreverent, much less want to put the great man in his underwear or marry the philosophy of the keyhole. Rather, the Cambria is interested in telling the solidarity between two women – his wife and maid, Jenny von Westphalen Prussian Baroness and Demuth – united by one single “destiny” Hero of women, but each to his level, to its place.
The idea of ​​the play, for a declaration of his same author is coming reading two lines included in “Karl Marx” compiled by Lenin for an encyclopedia: “He was buried with his wife and faithful servant Helen Demuth, who was almost the person of family, in Highgate Cemetery in London. ” Two women and a man famous. Their double complex relationship was long criticized by biographers official author of Capital, to come to light only in 1962. A few years later, Adele Cambria puts you in the middle of a play (staged the first time by the will of Elsa de ‘Giorgi, 1981), through which tells of a relationship never affected neither by class difference (Jenny was an aristocratic denied, Helen without a proletarian complex), nor jealousy. As the author notes, however, “it was precisely Marx, by impregnating the” servant “to blow up in its most acute phase of the inconsistency between the barriers of class, he and deploying full advantage status male boss both, would have imposed one and the other evidence of the tragic conflict, now concealed, between the same / different, revealing unsuspected components of eros, desire. “
The result is that a work written “with a light hand, letting the inevitable portrait of the” rogue male “come out gently from the private biography of the philosopher” (“Avanti”), “the sign of a sisterhood that has to be won revolutionary women, utopia and hope, denial of class divisions, the expression of a new culture finally different and refreshing “(” La Stampa “). The main feature “of this work – we read in the review of” The Morning “- is a sweetness that immediately takes you and that does not leave you until the end. There is no bitterness in the story that Jenny and Helen make of their life and the darker sides of the great thinker. Tacitly, however, show that the massive construction of the capital, which lasted twenty-three years, was made possible thanks to their contribution. ” And in this new edition of the show, would like to emphasize the Cambria in the thank you letter to the director Marco Parodi, much of the success can be attributed to the “passion and expertise of the two actresses: the irresistible Simona Guarino alternates a cruel irony folk to dramatic the “late” on the death of four innocent children of Marx house, while the exquisite elegance of Helen Pau retains “flashes” of a young carefree that feeds its adherence to revolutionary ideas. “

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