MARE NOSTRUM – EXMA’ – CAGLIARI – SABATO 16 NOVEMBRE 2013MARE NOSTRUM – EXMA’ – CAGLIARI – SATURDAY NOVEMBER 16
Inaugura sabato 16 novembre alle 18.00 nella sala della terrazza del Centro comunale d’Arte e Cultura Exmà la personale di Carlo Nieddu Arrica Mare Nostrum, curata da Alessandra Menesini.
È dedicato alla luna, uno di questi paesaggi di acqua e di luce. Ad evocare il pallido astro della notte, un azzurro profondo che unisce la terra al cielo e frammenta le onde e le ricompone. A richiamare il giorno, invece, i gialli solari, i celesti del primo mattino, i verdi brillanti dei fondi vicini alla costa. I profili rocciosi dei promontori, sempre più evanescenti, sembrano quasi sfaldarsi nelle pennellate sapienti che ritraggono la bellezza fragile del “Mare Nostrum”. Carlo Nieddu Arrica dissemina sulle sue tele ben dissimulati segnali d’allarme: una zona nera, o rosso cupo, per un requiem alla sabbia scurita e minuscole fratture che sottolineano la scomparsa di un ordine naturale. Dipinge, in modi quasi astratti, luoghi reali, baie e rocce e orizzonti visti infinite volte. E nella mutevolezza del mare -amatissimo soggetto – riflette le variazioni, altrettanto infinite, della sua sensibilità d’artista.
Questo è quanto afferma la curatrice della mostra Alessandra MenesiniOpens Saturday, November 16 at 18:00 in the hall of the terrace of the Municipal Center of Art and Culture Exmà the staff of Charles Nieddu Arrica Mare Nostrum , curated by Alessandra Menesini .
It is dedicated to the moon, one of these landscapes of water and light. To evoke the pale star of the night , a deep blue that unites earth to heaven, and fragments and reassembles the waves . To recall the day, however, the yellow sun , the celestial early morning , bright greens of funds close to the coast . The profiles of the rocky headlands, vanishing , seem to fall apart in the skilful brushstrokes depicting the fragile beauty of the “Mare Nostrum” . Carlo Nieddu Arrica scatters on his canvases well disguised warning signs : a black area , or deep red for a requiem to the sand darkened and lower fractures that emphasize the disappearance of a natural order . He paints in ways almost abstract , real places , bays and rocks and horizons seen countless times . And in the mutability of the sea – beloved subject – reflects the extreme variations , equally infinite , his sensitivity as an artist.
So says the curator of the exhibition Alessandra Menesini
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