MARCIA PER LA NON VIOLENZA E PER LA PACE – CAGLIARI, 13 MAGGIO
La Marcia per la Nonviolenza e la Pace si svolgerà a Cagliari il 13 maggio 2012 in occasione del 50° anniversario della prima marcia per la Pace, promossa sempre a Cagliari il 13 maggio 1962 da Aldo Capitini, docente all’Università di Cagliari dal 1956 al 1964, fondatore del Movimento Nonviolento, filosofo, educatore, scrittore.
Significati e obiettivi della Marcia.
In occasione della prima Marcia Perugia – Assisi del 1961, Aldo Capitini scrisse: “Una “marcia” non è fine a se stessa; continua negli animi, produce onde che vanno lontano, fa sorgere problemi, orientamenti, attività”.
Dopo 50 anni, quelle onde sono ancora in movimento, il fascino della Nonviolenza attrae sempre più le menti di chi non vuole star fermo, di chi non accetta di adagiarsi sulle certezze delle maggioranze o del “pensiero unico”, ma vuol migliorare la realtà che lo circonda, combattere le ingiustizie e l’oppressione, senza violenza ma in modo attivo, propositivo, proattivo, dal basso, nell’ottica proposta da Aldo Capitini dell’Omnicrazia, ovvero “il potere di tutti”.
In questo momento storico, di crisi economica, politica, sociale sono sopiti, ma pronti a risvegliarsi i venti di guerra, con prospettive più distruttive che mai. La Sardegna ha sempre la funzione di portaerei nel Mediterraneo, mentre si scoprono i veleni di Quirra, di Teulada, di Decimomannu, il Governo non cede alla Regione sarda le servitù militari nominalmente “dismesse”. Il servizio civile, i corpi civili di pace sono stati messi in un angolo, mentre potrebbero costituire la prospettiva per una nuova politica di pace e cooperazione dell’Italia nel mondo.
La marcia è occasione per chiedere a gran voce a tutte le istituzioni competenti un impegno risolutivo per il rilascio di Rossella Urru, o gioire insieme a lei per la sua liberazione, indicandola ad esempio di tutti come “operatrice di pace”.
Momento di commemorazione dei morti nei bombardamenti di Cagliari del 1943, di cui quello del 13 maggio fu solo uno dei più pesanti, ma anche di ricordo di tutti i morti e feriti in guerra in Sardegna e nel mondo, vittime di tutte le guerre passate, presenti e speriamo sempre meno future.
Occasione per camminare uniti in un percorso comune, avviare una lunga marcia per conoscere e condividere i valori e la pratica della nonviolenza, il ripudio della guerra, l’abolizione degli armamenti di offesa e di distruzione di massa, per contribuire a sviluppare l’identità di ESSERI UMANI, oltre ogni confine geografico, politico, religioso, di genere, e di qualsiasi altra appartenenza, nel nome anche di Vittorio Arrigoni, operatore e martire di pace in Palestina.
Occasione per sostenere, avviando una raccolta di firme, la richiesta al governo di ottemperare agli impegni assunti dal Parlamento, di chiudere i poligoni militari sardi qualora venisse dimostrata la loro pericolosità, dopo che sono stati incriminati 20 tra generali, graduati, amministratori per mancata vigilanza, per il carattere mortale del grave inquinamento derivante dalla sperimentazione di missili e ordigni bellici, che ha provocato decine di morti.
Una giornata di azione nonviolenta, per chiedere la chiusura delle basi e dei poligoni del Salto di Quirra, di Teulada, di Capo Frasca finora utilizzati in Sardegna per la sperimentazione di armi di offesa e le esercitazioni alla guerra; la bonifica delle aree inquinate, la restituzione dei terreni alle popolazioni, la riconversione delle servitù militari in attività produttive, degli edifici militari in sedi delle Associazioni come base per attività di cooperazione e di volontariato, da utilizzare come sedi di formazione ed esercitazione alla protezione civile e ai Corpi civili di pace, di scambi culturali ed economici con l’area del Mediterraneo, di ricerca e cooperazione per lo sviluppo dei territori più svantaggiati dell’Africa del Nord e della fascia sub-sahariana.
Primo passo per organizzare e stimolare nell’anno 2012 a Cagliari e in Sardegna, iniziative culturali e artistiche da parte di associazioni, movimenti, organizzazioni sociali, sindacali, umanitarie, politiche, istituzioni, gruppi o singoli cittadine/i, finalizzate alla conoscenza e diffusione dei valori della nonviolenza, della pace e della fratellanza, incrementando la consapevolezza dell’importanza del nostro ruolo di isola al centro del Mediterraneo, che può e deve costituire un ponte di progresso, democrazia e cooperazione con gli altri popoli.
Cagliari e la Sardegna non più portaerei, ma ponte di pace, incontro di distinti pensieri religiosi e culture, fratellanza e cooperazione nel Mediterraneo, anche come occasione di sviluppo e crescita comune.
Il Comitato Promotore è aperto al contributo di quanti condividono lo spirito della nostra iniziativa e vogliono collaborare insieme per realizzare un sogno:
”Fare di Cagliari e della Sardegna un ponte di pace nel Mediterraneo”
Programma della manifestazione:
ore 9,30, Piazza dei Castellani (Cimitero di San Michele
Davanti alla lapide e al monumento alle persone uccise a causa dei bombardamenti del 13 maggio 1943 (albero dei caduti):
Recita di una poesia dedicata ai morti sotto le bombe.
Posa di una bandiera della Nonviolenza e di un mazzo di fiori.
Momento di silenzio.
Momento musicale.
Breve intervento di Dionisio Pinna (Comunità di Sestu), il cui padre morì sotto i bombardamenti del 1943.
Partenza ore 10,00.
Dalla partenza in poi, un gruppo di volontari distribuirà abbracci, mentre un gruppo distribuirà piccoli fogli colorati che saranno appesi a conclusione della Marcia nell’”Albero della Nonviolenza e della Pace”.
Percorso: Via Abruzzi – Piazza Medaglia Miracolosa – Piazza San Michele – Via Is Mirrionis
In Piazza d’Armi, davanti all’Università, Dipartimento pedagogico filosofico letterario:
Sosta.
Intervento di Giuliana Mannu (studiosa di Aldo Capitini, ricercatrice Univ. di Sassari) in ricordo di Aldo Capitini, promotore della Marcia della pace e la fratellanza dei popoli del 13 maggio 1962, professore all’Università di Cagliari dal 1956 al 1962, fondatore del Movimento Nonviolento.
Lettura di una pergamena in ricordo di Aldo Capitini, da consegnare a un rappresentante dell’Università con la proposta di una targa dedicata ad Aldo Capitini. Proposta di dedicare la prima parte del Viale Buoncammino ad Aldo Capitini, e di intitolare un piazzale antistante il carcerealla Pace o a Gandhi.
Viale Buoncammino, davanti al carcere:
Lettura di un testo in ricordo dei morti e dei suicidi nelle carceri italiane
Via Anfiteatro – Via Ospedale – Via San Giorgio – Via Santa Margherita
Piazza Yenne:
sosta dedicata all’opposizione alla guerra, agli armamenti, per la chiusura delle basi e dei poligoni militari in Sardegna, la bonifica dei territori inquinati e la riconversione degli edifici militari in attività civili, di cooperazione, formazione e ricerca per la pace e la cooperazione internazionale.
Via Manno – Piazza Costituzione:
sosta dedicata alla libertà dei popoli, alla fratellanza e alla cooperazione internazionale.
Sit in e intervento per il rilascio di Rossella Urru, operatrice di pace.
Ricordo di Vittorio Arrigoni, martire della solidarietà fra i popoli.
Via Garibaldi – Piazza Garibaldi:
sosta dedicata ai diritti umani, alla tolleranza contro l’emarginazione, all’ecumenismo religioso.
Brevi interventi di esponenti di alcune confessione religiose.
Intervento sonoro di un gruppo africano.
Via Paoli – Piazza San Benedetto – Via Dante
Piazza Giovanni XXIII: Discorsi finali – ore 13,00 – 14,00
Parleranno: un rappresentante del gruppo promotore della marcia; un referente della Tavola per la pace; il Presidente del Movimento Nonviolento; il prof. Tonino Mameli, allievo di Aldo Capitini, partecipante alla marcia del 13 maggio 1962; Giuliana Sgrena, giornalista; rappresentanti delle confessioni religiose partecipanti alla Marcia.
Proseguimento della manifestazione presso il Parco della Musica, dalle ore 14,00, con:
Pranzo al sacco vegetariano;
Festa nonviolenta, con:
banchetti, interventi e iniziative delle associazioni di volontariato e della Piazza della solidarietà aderenti alla Marcia;
rappresentazioni teatrali (Mario Faticoni de “Il Crogiuolo”; A. Rosa Zedda, “Luna d’Oriente”, sui bombardamenti del 1943; Virginia Siriu, “Theandric”, da “Uomo massa” di E. Toller);
letture di poesie e brani da autori sulla nonviolenza (Nicoletta Rosas, Carlo Bellisai, Giancarlo Nonis, Gianni Mascia e altri);
giocoleria con Pietro Olla;
gomitolo contro l’emarginazione (Comitato Se non ora quando?);
letture di testi e tavola rotonda sulle alternative economiche ecologiche e nonviolente;
tavola rotonda sulla libertà e integrazione religiosa (Chiesa Battista; Chiesa cristiana Avventista del 7° giorno, Cagliari; Thich Naht Thanh; Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai della Sardegna; Chiesa cattolica; Chiesa Evangelista; Hare Krishna; “liberi religiosi”);
Ore 20,00 (Parco di Monte Claro, Centro polifunzionale, presso la manifestazione “Palabras en el Mundo”):
Dibattito sulla Nonviolenza e i diritti umani, con Giuliana Sgrena, giornalista; Mao Valpiana, Presidente del Movimento Nonviolento; Raffaella Mendolia, segretaria del Movimento Nonviolento; Nanni Salio, del Centro Sereno Regis di Torino; Pier Carlo Racca, Movimento Nonviolento; esponenti del gruppo promotore e delle Associazioni partecipanti alla Marcia per la Nonviolenza e la Pace.
Aderiscono, senza bandiere di partito, persone, associazioni, gruppi, movimenti politici e sindacali, istituzioni che, riconoscendosi nei valori della nonviolenza, condividono l’impegno a realizzare un “sogno”: Fare di Cagliari e della Sardegna un ponte di pace nel Mediterraneo.
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