L’EOLIENNE – MARIE LOUISE – TEATRO MASSIMO – CAGLIARI – 11-15 NOVEMBRE 2015
L’EOLIENNE -MARIE LOUISE – TEATRO MASSIMO – 11-15 NOVEMBRE 2015
Marie-Louise
Circo coreografico
Ideazione e coreografia
FLORENCE CAILLON
Musiche originali
XAVIER DEMERLIAC e FLORENCE CAILLON
Luci
OMINIQUE MARÉCHAL, GILLES MOGIS
Costumi
FLORA LOYAU
Interpreti
LAURA COLLIN, ARNAUD JAMIN, SÉBASTIEN JOLLY, VICTORIA-BELLEN MARTINEZ, MARION SOYER, GUILLAUME VARIN
Tecnici
XAVIER BERNARD-JAOUL, GRÉGORY DESFORGES
Coproduzione Le Rive Gauche, scène conventionnée pour la danse, St Etienne du Rouvray, Le Grand Theatre de Lorient.
Con il sostegno di La DRAC, Regione Haute-Normandie, Consiglio generale di Seine Maritime e ADAMI
Ulteriore sostegno di Carré Magique de Lannion, La Gare de Fontenay le Comte e La Passerelle de Mauléon.
L’EOLIENNE è una compagnia sostenuta dal Ministero della Cultura – DRAC Haute Normandie, dal Consiglio Regionale Haute Normandie, dal Consiglio Generale di Seine Maritime e dalla Città di Rouen.
Marie-Louise
Lo spettacolo deve l’origine del suo titolo all’espressione francese usata per indicare lo spazio tra il telaio e l’immagine di un dipinto. Lo spettacolo è un viaggio sensoriale e emozionale nella storia dell’arte e della pittura. Attraversando l’immaginario di Bosch, Edward Hopper, MirĂł, Egon Schiele, e molti altri, Marie-Louise pone in relazione temi pittorici, colori, sensazioni e suggestioni con il mondo contemporaneo. Sullo sfondo di un grande schermo quasi cinematografico, i dipinti appaiono come una metafora della vita, su questo sfondo i danzatori/acrobati si muovono in coreografie circensi, fra musica e proiezioni video che rimandano alle suggestioni dei dipinti.
«In un’epoca in cui la frenesia è un modo di vivere – racconta Florence Caillon – l’atto di contemplare mi sembra piĂą che mai necessario. Ho immaginato Marie-Louise come un dipinto del mondo: con frammenti di immagini, primi piani, gesti, qualche risata …Ritrarre un mondo mai esplorato abitato da gente bizzarra. Con luci brillanti e in controluce. Ritrarre gli esseri umani, le loro indecisioni, i loro fallimenti, le loro speranze, i loro dubbi, le loro ostinazioni…».
Votato all’eliminazione delle barriere tra le forme d’arte, il “circo coreografico” si trova al limite tra tecniche coreografiche e circensi dalle quali prende in prestito i codici e i linguaggi.
Florence Caillon utilizza il termine “circo coreografico” dal 1999, anno di creazione di Polar Cirque, che segna l’inizio della sua ricerca di un movimento che unisce artisti di diversa provenienza (acrobati, giocolieri, danzatori classici e contemporanei).
Dopo Séquences e Jardins d’Eden, Marie-Louise fa sua questa scrittura e la arricchisce di un nuovo universo: la pittura.
INFO e prevendite biglietteria@cedacsardegna.it e cell. 345/4894565
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