L’ALBA DELLA SPOSA – CASTELLO S.MICHELE – CAGLIARI – VENERDI 7 DICEMBRE
SIX MEMOS
un progetto di Daniele Ledda
a cura di Erica Olmetto
presenta
Il crogiuolo
L’ALBA DELLA SPOSA
innesti-placenta della storia di Pippa Bacca
Testo vincitore Premio Lunarte 2012
performance visivo-teatrale
di e con Francesca Falchi
PRIMA NAZIONALE
7 dicembre 2012
ore 20.30
Cagliari, Centro Comunale d’Arte e Cultura
Castello San Michele – via Sirai
Venerdì 7 dicembre 2012 alle ore 20.30 Il crogiuolo presenta in PRIMA NAZIONALE Francesca Falchi ne L’ALBA DELLA SPOSA-innesti-placenta della storia di Pippa Bacca , testo vincitore del Premio Lunarte 2012, sul quale l’attrice e drammaturga cagliaritana ha creato una performance visivo-teatrale per raccontare la storia dell’artista milanese, stuprata ed uccisa in Turchia nel 2008.
La performance è inserita all’interno della rassegna d’arte contemporanea Six Memos, nata da un progetto di Daniele Ledda, curata da Erica Olmetto e realizzata in collaborazione con il Comune di Cagliari, l’Assessorato alla Cultura e il Consorzio Camù.
BIGLIETTO
Prevendita (dal 22 novembre al 6 dicembre 2012) 8 euro
Giorno dello spettacolo (7 dicembre 2012) 10 euro
Operatori teatrali 6 euro
La prevendita avrà luogo presso il negozio Love retrò di Alice Tolu in via Sulis 26.
Info e prenotazioni
3332579020
ffalchi@tiscali.it
LA PERFORMANCE
Giuseppina Pasqualino di Marineo si muove con la fiducia che ondeggia tra le pieghe del suo abito da sposa. Il suo matrimonio è con il Mondo. E’ il suo Sposo. Giuseppina ha giurato fedeltà ad esso ai suoi abitanti all’Uomo. Non c’è timore nel suo incedere immacolata: accoglie con speranza ed amore l’altro, che del suo Sposo è la manifestazione corporea tangibile. Nel suo percorrere chilometri di terra e acqua ed aria niente scalfisce quella fiducia derivante da un patto tra puri. Quando quella lealtà incondizionata si scontra con la propaggine deviata del Mondo, Giuseppina diviene vittima di quella lealtà di quel suo credere che nulla la potrà scheggiare devastare terminare. Lo Sposo si trasforma in carnefice e l’infedeltà assume i contorni di un assassinio. Giuseppina ripercorre le tappe di quel matrimonio pacificatore e il suo finale convulso ed inaspettato, senza ombra di pentimento. E’ come se ad un tratto l’atto iniziale acquisti significato in conseguenza del suo finale, come se solo un epilogo tragico potesse dare epicità alla sua decisione insensata. Giuseppina possiede la grandezza dell’eroe che progetta l’impresa e la compie anche a rischio della sua vita, le cui gesta ne eternano il nome e le azioni prodigiose fino alla fine dei tempi. E quella infedeltà quel tradimento divengono il mezzo per compiere un destino che assume agli occhi dei contemporanei i tratti del Mito.
Francesca Falchi
Cagliari, 1970. Nel 1994 si diploma alla Scuola di Teatro di Bologna. Nel 2003 pubblica il saggio El juanero Pasolini e la Spagna. Nel 2007 debutta con il suo primo testo teatrale Frida che nacque due volte, messo in scena dalla compagnia teatrale Fueddu e Gestu. Nel 2009 è finalista con Frida che nacque due volte al Premio di drammaturgia Oltreparola. Nel giugno del 2010 debutta con Il lupo e il cielo spinato. La favola nera di Esther H. (autrice ed interprete) sulla figura di Etty Hillesum. Nel giugno 2011 è ospite della rassegna Garofano verde 2011 con Der puff-primo studio sulle lesbiche nei campi di concentramento. Nel settembre 2011 è finalista alla II edizione del Premio di Drammaturgia Avamposti d’Autore con il testo Degeneration/Degenderation sulla condizione delle lesbiche durante il fascismo. Nel novembre 2011 il saggio El juanero- Pasolini e la Spagna esce tradotto in Spagna dalla casa editrice Alreves di Barcellona. E’ finalista alla X edizione del Premio Nazionale di Letteratura e Teatro Nicola Martucci-Città di Valenzano 2012 sezione Premio Attore, con il monologo Giovanna D’Arco (autrice ed interprete). E’ vincitrice della I edizione del Premio Lunarte Festival 2012 con il monologo L’Alba della sposa che debutterà a dicembre in Prima nazionale al Castello di san Michele a Cagliari all’interno del progetto Six memos di Daniele Ledda. E’ vincitrice del Premio Da Palco a Palco 2012 con il testo Funny rabbits-That’s all folks sugli esperimenti sulle studentesse polacche nel campo di concentramento di Ravensbruck. A gennaio 2013 lo spettacolo Der puff-frammenti cantati di corpi internati debutterà in PRIMA NAZIONALE alla III edizione della rassegna SGUARDI S-VELATI organizzata da Ambra Postiglione e Annalisa Siciliano al Teatro Due di Roma. A febbraio 2013 sarà ospite del MADPRIDE a Torino con Alda Mater, performance su Alda Merini.
LA RASSEGNA
Il progetto Six Memos di Danielel Ledda ha l’obiettivo di coinvolgere molteplici tipologie di espressione dell’arte contemporanea quali la musica, le arti visive, il teatro, dando vita ad un’unica sola rappresentazione, una struttura scenica solida e compatta ma anche dinamica e interattiva che consenta una reiterata fruizione dello spazio ospitante. Sono sei gli appuntamenti nel corso dei quali gli artisti sono chiamati a partecipare attraverso i diversi linguaggi espressivi e la creazione di site-specific. I visitatori assisteranno alle “improvvisazioni sonore”: installazioni, suoni e azioni saranno indirizzati ad instaurare un dialogo col pubblico coinvolgendolo nelle performance che si intersecheranno nelle sei giornate evento della rassegna. Gli interventi, quindi, si ispireranno alle Lezioni Americane. Sei proposte per il prossimo millennio, il cui titolo originale è “Six Memos for the next Millennium”, un libro basato su di una serie di lezioni scritte da Italo Calvino nel 1985 per un ciclo di sei lezioni all’Università di Harvard, mai tenute da Calvino in quanto morì prima. A fare da guida saranno proprio le sei caratteristiche individuate e descritte da Calvino nei suoi tanto discussi appunti e interpretate spesso dalla critica come qualità riferite alla letteratura ma, in realtà, riscontrabili in qualunque aspetto della realtà contemporanea
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