IL SOGNO SVANITO – QUARTU S.ELENA – SABATO 8 SETTEMBRE ORE 21,30
Ritratto dell’Isola ne “Il Sogno Svanito” dello scrittore e poeta lussurgese Antonio Cossu, che diventa spettacolo, impreziosito dalle suggestive polifonie de Su Cuncordu Lussurzesu, nella mise en scéne del Teatro del Segno, sabato 8 settembre alle 21.30 nell’ex Caserma dei Carabinieri (in via Roma 30) a Quartu Sant’Elena per l’ultimo appuntamento con “Palcoscenici d’Estate”, a suggellare la rassegna di Teatro e Musica per la Città di Quartu curata dalla compagnia cagliaritana nel ricco e vario cartellone di “Quartu colora l’estate”. La voce narrante di Stefano Ledda (che firma anche drammaturgia e regia) si sposa a note e accordi della chitarra (e agli effetti) di Andrea Congia e alle trame sonore de Su Cuncordu nel racconto in prima persona di una vicenda reale (ma trasfigurata e trasferita nell’immaginario paese di Balonia) in cui interessi privati e passione politica s’intrecciano e contrappongono regalando un vivido affresco della società sarda (e italiana) nei primi Anni Sessanta tra il mito del progresso e dell’industrializzazione e le future strategie del Piano di Rinascita da un lato e dall’altro una nascente sensibilità verso la tutela dell’ambiente e delle tradizioni, l’economia e la cultura dei luoghi.
L’interrogativo fondamentale – di chi è l’acqua (anche sottotitolo della piéce) – diventa così il punto centrale di un dibattito interno al paese fino allo scontro aperto: l’allora neoeletto primo cittadino guardando al futuro della comunità e in particolare alle necessità di contadini e pastori, cerca di salvaguardare la disponibilità per tutti della preziosa risorsa a fronte della tentazione di una facile speculazione che a fronte di apparenti vantaggi nell’immediato impoverirebbe Balonia, privandola delle sue sorgenti. “Il Sogno Svanito” ovvero la fine delle illusioni sulla natura umana, lascia il posto a una pragmatica consapevolezza che non rinuncia a stigmatizzare certa disinvoltura dei palazzi del potere e la colpevole disattenzione verso i diritti dei cittadini… mentre il fluire dei pensieri si tinge di emozioni, affiorano i ricordi e le arcaiche metriche del canto de Su Cuncordu, restituiscono le atmosfere e il fascino, quasi l’eco della vita quotidiana nel Montiferru.
Ultimo capitolo quindi – e data fatidica – l’8 settembre per i “Palcoscenici d’Estate” del Teatro del Segno, felicemente inaugurati in agosto da “Rodari… per tutto l’anno” e dall’intrigante “Sighi Singin’”, spettacolo/concerto della brava cantastorie, compositrice, cantante e attrice Rossella Faa: spazio a antiche polifonie e riflessioni sul presente per “Il Sogno Svanito (di chi è l’acqua)” di e con Stefano Ledda, con musiche di Andrea Congia e la partecipazione de Su Cuncordu Lussurzesu (*lo spettacolo “Il Sogno Svanito” sostituisce l’annunciato “B.t.B. – una storia di Jazz”).
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