IL MUTO DI GALLURA – TORRE ARAGONESE -ORANI – MARTEDI 7 AGOSTO

Il Muto di Gallura di Enrico Costa

Spettacolo di Narrazione con Musiche di Scena

Martedì 7 Agosto 2012 ore 21:30
Torre Aragonese – Orani (NU)

Gianluca Medas – Voce Narrante
Andrea Congia – Chitarra Classica

Saranno la voce dell’attore Gianluca Medas e le dense note della chitarra classica di Andrea Congia a rievocare, alle ore 21:30 del 7 Agosto 2012, la tormentata storia di chi, sordomuto, non poté raccontarsi da sé: Bastiano Addis Tansu, noto appunto come “il Muto di Gallura”. L’evento, inserito nella Rassegna Teatrale Pantheon Eventi 2012 organizzata dalla Compagnia I Barbariciridicoli con il contributo del Comune di Orani e della Regione Sardegna avrà luogo ad Orani, alla Torre Aragonese; qui si consumerà il racconto della tremenda faida che insanguinò il paese di Aggius dal 1849 al 1856 mietendo la vita di più di settanta persone, e della quale Bastiano fu uno dei più feroci e disperati protagonisti.

A Orani troveranno così asilo e ascolto, per una sera, il ricordo di quanti persero la vita in questa tragica vicenda e quello di chi fu a sua volta vittima e carnefice di quella triste storia.
Deriso ed emarginato fin dall’infanzia in quanto sordomuto, “bandito” cioè fin da subito dalla società, Bastiano divenne particolarmente violento già in gioventù, e dopo l’uccisione del fratello Michele si diede alla macchia, deciso a vendicarne l’assassinio. Furono, quelli, anni di fughe e latitanza, durante i quali il giovane divenne “bandito” in altro modo, trasformandosi nello spietato vendicatore di cui si ha ancora memoria. La sua furia trovò quiete solo dopo la pace del 1856, quando si riappacificarono le famiglie rivali dei Vasa, dei Mamia e dei Pileri.
Una storia travolgente ed emozionante raccontata dalle parole e dalla musica, una vicenda che si incarnerà nella Narrazione di Gianluca Medas e che danzerà sulla Melodia alla quale daranno vita le vibranti corde della chitarra classica di Andrea Congia, sonorità che farà da sfondo alle crude difficoltà della società dell’epoca narrata: violenza e passione nella rievocazione di un mondo che non c’è più.

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