IL LIBRO CUORE E LE ALTRE STORIE – TEATRO GARAU – ORISTANO – DOMENICA 27 GENNAIOTHE BOOK HEART AND OTHER STORIES – GARAU THEATRE – ORISTANO – SUNDAY JANUARY 27
Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi-Teatro Stabile di Innovazione
Il Libro Cuore ed altre storie
di Angelo Savelli e Lucia Poli
con il contributo di Edmondo De Amicis e Stefano Benni
con Lucia Poli, Massimo Grigò e Francesco Franzosi
scene Gianni Calosi
costumi Massimo Poli
luci Alfredo Piras
musiche a cura di Marco Bucci
regia Angelo Savelli
Note di regia
In una fredda giornata del 1923, a Torino, Enrico Bottini e Carlo Nobis, due ex alunni della scuola Baretti, resa celebre dal libro Cuore di Edmondo De Amicis, s’incontrano ad un allenamento di scherma. I due si riconoscono e, anche se controvoglia, finiscono per abbandonarsi ad una colorita rimpatriata nella loro infanzia scolastica, fatta di genitori, professori ed alunni evocati come in una grottesca passerella felliniana, mentre in scena si materializzano i fantasmi della opprimente madre di Enrico e della patetica maestrina della penna rossa.
Ma la distanza da quei giorni permette ora ai due uomini di mescolare il naturale rimpianto per la gioventù passata con uno sguardo critico verso il buonismo ed il moralismo di quella scuola; sguardo che riprende le impertinenti critiche già mosse da Umberto Eco al libro di De Amicis e che ci mostra la trasformazione della retorica dei valori fondanti della neonata Italia Unita in retorica bellicista dell’Italia fascista.
Dieci riforme più tardi, la scuola italiana dell’autonomia, del federalismo, della globalizzazione, ha rinunciato ad ogni immagine unificante e ad ogni missione formativa nazionale. Sulla scena assistiamo allora, grazie anche al contributo della pungente penna di Stefano Benni, alla comica esibizione, quasi cabarettistica, di una serie di buffi presidi, funzionari e professori di Letteratura, Scienze e Religione, impegnati in un disperato sperimentalismo permanente. E intanto gli alunni cercano rifugio a questo caos surreale chi nel cinismo giovanilistico e chi in uno strategico autismo. Dopo aver oscillato tra comicità , parodia e satira, lo spettacolo si conclude delicatamente con le note di Paisiello e le parole di Pasolini.
Sembra che all’indomani della riunificazione nazionale, il patriota Massimo D’Azeglio abbia esclamato: “Ora che abbiamo fatto l’Italia, bisogna fare gli italiani”. Fu forse per questo preordinato progetto didattico ed educativo, che la neonata Italia mostrò subito un acceso interesse per la letteratura infantile, infiammandosi per le mirabolanti fantasie esotiche del veronese Salgari o per le dolciastre moralità del torinese De Amicis, per lo scanzonato spiritaccio toscano del Gian Burrasca di Luigi Bertelli alias Vamba o per quel capolavoro assoluto che è il Pinocchio di Carlo Lorenzini alias Collodi. Ogni vera grande nazione dovrebbe sapere che è nell’infanzia e nell’educazione che risiede la base e la forza della propria identità , dei propri valori, del proprio futuro. Eppure è amaro constatare come da alcuni decenni la scuola venga sottoposta alle più incredibili vessazioni e sperimentazioni, mentre, nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, assistiamo impassibili (qualcuno basito, qualcun altro compiaciuto) alla demolizione di quello spirito nazionale a cui il patetico libro Cuore aveva cercato di contribuire con le sue vedette lombarde, tamburini sardi e scrivani fiorentini che hanno commosso ed educato generazioni di babbi, nonni e bisnonni.
Certo oggi il libro Cuore può far ridere. Ed infatti questo spettacolo vorrebbe riderci sopra. Vorrebbe divertire, in maniera un po’ impietosa ma anche un po’ affettuosa, alle spalle dell’incredibilmente buono Garrone e dell’incredibilmente cattivo Fanti, dell’eterea Maestrina con la penna rossa e della tisica vecchia maestra, del privilegiato Derossi e dello sfigatissimo muratorino, vittima predestinata a morte prematura così come il figlioletto del facchino e tutti i piccoli eroi degli edificanti racconti patriottici: una sorta di kantoriana classe morta resuscitata dal sorriso smaliziato della modernità .
Ma sarebbe troppo facile e anche un po’ banale limitarsi a sorridere di un vecchio libro impregnato del buonismo di una vecchia scuola paternalista. Questo spettacolo vorrebbe anche porre una domanda agli smaliziati moderni: siamo certi che la scuola di oggi faccia meno ridere di quella di allora? Come appariranno agli occhi di coloro che vivranno tra altri centocinquant’anni le mirabolanti peripezie di professoresse sballottate tra pof, programmi integrati, debiti formativi, commissioni paritetiche, feedback, peer evaluation e burocrazie kafkiane? E le sciatte pretese libertarie di genitori post-sessantottini? E il neoconformismo di branchi di consumatori di “musica passiva” che hanno sostituito i grembiulini da convitto per le divise a vita bassa? Una volta la scuola era un finto padre. Oggi è una finta mamma. Ma gli italiani siamo riusciti a farli?
Angelo Savelli
Gli autori
Scrittore, giornalista e pedagogo Edmondo De Amicis (1846-1908) è noto soprattutto come autore di “Cuore”, uno dei romanzi più popolari della letteratura italiana per ragazzi (insieme al “Pinocchio” di Collodi), opera programmaticamente concepita con intenti educativi, pervasa di ideali patriottici e spirito risorgimentale. Cresciuto tra Oneglia, Cuneo e Torino intraprende la carriera militare e partecipa alla battaglia di Custoza, poi inviato di guerra e direttore de “L’Italia militare”, racchiuderà la propria esperienza nell’esercito nei bozzetti de “La vita militare”. Inviato de “La Nazione” in Sicilia, testimone della presa di Roma nel 1870, scriverà interessanti reportage, quasi dei diari di viaggio, su “Spagna” (1872), “Olanda” (1874), “Marocco” (1876) e “Costantinopoli” (1878/79), accanto ai “Ricordi di Londra” (1873) e i “Ricordi di Parigi” (1879). Si avvicina poi al Socialismo e l’attenzione verso le classi più umili affiora anche da “Sull’oceano” (1889) sulle condizioni degli emigranti italiani e dai numerosi articoli per “Il grido del popolo” di Torino riuniti poi in un volume sulla “Questione sociale”. Scrive “Il romanzo di un maestro” e “Amore e ginnastica”, “La maestrina degli operai” e e “La carrozza di tutti” nonché “L’idioma gentile”.
Scrittore di romanzi e racconti, giornalista e poeta, Stefano Benni (pure drammaturgo e sceneggiatore nonché umorista) firma fortunate e surreali antologie – da “Bar Sport”, ormai un classico con il sequel “Bar Sport Duemila” e “Il bar sotto il mare” a “La grammatica di Dio”(ovvero Storie di solitudine e allegria) e tenere, ironiche e struggenti raccolte in versi come “Prima o poi l’amore arriva”, “Ballate” e “Blues in sedici”. Inventore di mondi e personaggi stravaganti (in cui affiora una puntuale satira della società ) – dal fantascientifico “Terra!” al bestiario di “Stranalandia” alle visioni metropolitane di “Comici spaventati guerrieri” e l’utopia rovesciata di “Baol”; poi le avventure de “La Compagnia dei Celestini”, “Elianto” e “Spiriti”, l’orobilogio di “Saltatempo”, le moderne dolceamare favole di “Achille piè veloce” e “Margherita Dolcevita”, Benni ritrova l’intonazione comica in “Pane e tempesta” cui seguiranno “La traccia dell’angelo” e il recentissimo “Di tutte le ricchezze” tra sogni, canti e visioni. Collabora con L’espresso e Panorama, con i satirici Cuore e Tango, con Il Mago e Linus e i quotidiani La Repubblica e Il Manifesto e scrive battute per l’allora esordiente Beppe Grillo. Stefano Benni si confronta anche con il cinema: con Umberto Angelucci dirige il film “Musica per vecchi animali” (da “Comici spaventati guerrieri”) interpretato da Dario Fo, Paolo Rossi e Viola Simoncioni, e firma la sceneggiatura del “Topo Galileo” di Francesco Laudadio con Beppe Grillo e musiche di Fabrizio De André e Mauro Pagani. Con il jazzista Umberto Petrin è autore di “Misterioso. Viaggio nel silenzio di Thelonius Monk”.
INFORMAZIONI:
Abbonamenti 7 spettacoli: posto unico: intero €85– ridotto €75
Biglietti: posto unico: intero €14 – ridotto €12
INFO: tel. 0783 78886 – cedac@cedacsardegna.it
per l’Ufficio Stampa CeDAC: Anna Brotzu,
328.6923069 –Â cedac.uffstampa@gmail.com
Visita il sito: www.cedacsardegna.it
Puppet Theatre and Fresedde-Rifredi-Teatro Stabile of Innovation
The Paper Heart and other stories
Angelo Savelli and Lucia Poli
with the contribution of Edmondo De Amicis and Stefano Benni
with Lucia Poli, Massimo and Francesco Grigo Franzosi
Gianni scenes Calosi
costumes Massimo Poli
Alfredo lights Piras
music by Marco Bucci
directed by Angelo Savelli
Director’s notes
On a cold day in 1923, in Turin, Enrico Bottini and Carlo Nobis, two former students of the school Baretti, made famous by the book Heart of Edmondo De Amicis, meet at a fencing training. The two recognize each other and, although reluctantly, end up indulging in a colorful school reunion in their childhood, made up of parents, teachers and students as evoked in a grotesque catwalk Fellini while on stage materialize the ghosts of oppressive mother of Henry and the pathetic teacher’s red pen.
But the distance from those days now allows two men to mix the natural longing for youth spent with a critical eye towards doing good and the moralism of the school look that incorporates the impertinent criticism already moved from Umberto Eco’s book De Amicis and shows us the transformation of the rhetoric of the founding values of the newly formed United Italy in bellicose rhetoric of Fascist Italy.
Ten reforms later, the Italian school autonomy, federalism, globalization, surrendered any unifying image and any national educational mission. On the stage we see then, thanks to the contribution of the sharp pen of Stefano Benni, the comedy show, almost cabaret, a series of funny principals, officers and professors of Literature, Science and Religion, engaged in a desperate experimentalism permanent. Meanwhile, the students seek refuge in this surreal chaos who cynicism in youth language and who in a strategic autism. After oscillating between comedy, parody and satire, the show ends gently with the music of Paisiello and the words of Pasolini.
It seems that after the national reunification, the patriot Massimo D’Azeglio exclaimed: “Now that we have made Italy, we must make Italians.” It was perhaps for this preordered the educational project, the newly Italy immediately showed a keen interest in children’s literature, inflamed by the amazing exotic fantasies of Verona Salgari or the cloying morality of Turin De Amicis, for the light-hearted spiritaccio Tuscan Gian gale of Luigi Bertelli Vamba alias or the absolute masterpiece is the Pinocchio by Carlo Collodi Lorenzini alias. Every truly great nation should know that it is in childhood and education that lies the basis and strength of their identity, their values, their future. Yet it is bitter to see that for decades the school is subject to the most incredible harassment and experimentation, while, on the 150th anniversary of the Unification of Italy, impassive witness (someone thrilled, pleased someone else) in the demolition of the national spirit in which the pathetic book Heart tried to contribute with his lookouts Lombard, Sardinian and drummers Florentine writers who have moved and educated generations of fathers, grandparents and great-grandparents.
Certainly today the book Heart can make them laugh. And in fact this show would laugh about it. Would like to entertain, in a somewhat ‘merciless but also a bit’ affectionate, behind the incredibly good Garrone and the incredibly bad Fanti, of the ethereal teacher with a red pen and consumptive old teacher, the privileged and the Derossi sfigatissimo mason, the intended victim to premature death as well as the son of the porter and all the little heroes of patriotic uplifting stories: a sort of class kantoriana dead resurrected by cunning smile of modernity.
But it would be too easy and a little ‘trivial simply smile of an old book impregnated doing good for an old school paternalistic. This show would also like to ask a question to the savvy modern, we are confident that today’s schools do not laugh at that then? As they will appear in the eyes of those who will live in the amazing adventures of one hundred and fifty other professors tossed between pof, integrated programs, debits, joint committees, feedback, peer evaluation and Kafkaesque bureaucracy? And the sloppy claims libertarian parents post the Sixties? And neoconformismo flocks of consumers to “passive music” that have replaced the aprons from boarding school for the uniforms low waist? Once the school was a fake father. Today it is a fake mother. But the Italians were able to do it?
Angelo Savelli
The authors
Writer, journalist and teacher Edmondo De Amicis (1846-1908) is best known as the author of “Heart”, one of the most popular novels of Italian literature for children (along with “Pinocchio” by Collodi), work programmatically designed for educational purposes, imbued with patriotic ideals and spirit of the Risorgimento. Grew up in Oneglia, Cuneo and Turin began his military career and participated in the Battle of Custoza, then a war correspondent and editor of “Italy military”, enclose his army experience in sketches of “Military life”. Posted de “The Nation” in Sicily, witness the fall of Rome in 1870, he wrote interesting reports, most of the travel stories, on “Spain” (1872), “Holland” (1874), “Morocco” (1876) and ” Constantinople “(1878/79), along with” Memories of London “(1873) and” Memories of Paris “(1879). Approaches then for Socialism and attention to the lower classes also emerges from “Ocean” (1889) on the conditions of Italian immigrants and numerous articles for “The cry of the people” in Turin and then gathered in a book on ” social question. ” Writes “The Romance of a teacher” and “Love and gymnastics”, “The teacher of the workers” ee “The carriage of all” and “The idiom kind.”
Writer of novels and short stories, journalist and poet, Stefano Benni (also playwright and screenwriter and humorist) signature fortunate and surreal anthologies – from “Sports Bar”, now a classic with the sequel “Sports Bar millennium” and “The bar under the sea “to” The Grammar of God “(ie stories of loneliness and joy) and tender, ironic and poignant collected in lines like” Sooner or later the love comes, “” Dance “and” Blues in sixteen. ” Inventor of worlds and bizarre characters (which emerges in a timely satire of society) – the sci-fi “Land!” To the bestiary of “Stranalandia” to the urban visions of “Comedians frightened warriors” and utopia inverted “Baol”, then the adventures of “The Fellowship of the Celestine”, “Elianto” and “Spirits”, the duoclock of “Saltatempo” bittersweet modern fairy tales of “swift-footed Achilles” and “Margherita Dolce Vita”, Benni finds the pitch comic “Bread and storm “followed by” The track Angel “and the recent” Of all the riches “of dreams, songs and visions. Collaborates with L’Espresso and Panorama, with satirical Heart and Tango, with The Magician, and Linus and newspapers La Repubblica and Il Manifesto and writes jokes for then-rookie Beppe Grillo. Stefano Benni is also compare with the cinema with Umberto Angelucci directed the film “Music for old animals” (from “Comedians frightened warriors”) played by Dario Fo, Paolo Rossi and Viola Simoncioni, and wrote the screenplay of “Topo Galileo” Francesco Laudadio with Beppe Grillo and music by Fabrizio De AndrĂ© and Mauro Pagani. With the jazz musician Umberto Petrin is author of “Mystery. Journey into the silence of Thelonious Monk “.
INFORMATION:
7 shows subscriptions: one ticket: Adults € 85 – € 75 reduced
Tickets: one ticket: Adults € 14 – € 12 reduced
INFO: tel. 0783 78886 – cedac@cedacsardegna.it
the Press Office CEDAC: Anna Brotzu,
328.6923069 – cedac.uffstampa @ gmail.com
Visit the website: www.cedacsardegna.it
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