IL CONTINENTE SOMMERSO – OLBIA – 21-27 LUGLIO 2014THE CONTINENT FLOODED – OLBIA – JULY 21 TO 27,2014
IL CONTINENTE SOMMERSO
Laboratorio di scrittura drammatica a cura di Luciano Colavero
PREMESSA
Io credo che, facendo teatro, si debba sempre mettere al centro del lavoro l’azione. Non soltanto quando si recita o si dirige, ma anche quando si scrive per il teatro tutta la nostra immaginazione, i nostri sforzi, la nostra passione devono essere orientati verso la scena.
Tuttavia c’è un paradosso: sulla pagina, infatti, le azioni non si possono scrivere. Possiamo illustrarle con le didascalie, possiamo suggerirle nelle battute, ma saranno soltanto i corpi e le voci degli attori ad agire: il testo non ha gambe e non ha voce.
C’è un altro paradosso: più cerchiamo di descrivere quello che immaginiamo riempiendo di dettagli le didascalie, più cerchiamo di spiegare che cosa deve succedere in scena rendendo esplicite le battute e più il testo si ammala, agonizza, muore.
Che ci resta da fare? Come possiamo riuscire a scrivere un testo vivo, un testo che spinga gli attori ad alzarsi in piedi e ad agire?
Io credo che un buon testo teatrale (un testo pieno d’azione) sia un testo pieno di misteri, di problemi per il regista e per gli attori, un testo in cui ci siano molti spazi da colmare, dove ci siano molte domande e pochissime, o nessuna risposta.
COSA FAREMO DURANTE IL LABORATORIO
Se questo è vero, ne consegue che l’arte del drammaturgo, più che l’arte di mostrare, sarà l’arte di nascondere, sommergere, lasciar intuire. Un buon drammaturgo deve nascondere molto e bene, affinché il suo testo, incontrando il regista e gli attori, possa essere aperto come uno scrigno pieno di tesori.
Di questo ci occuperemo nel laboratorio, durante il quale non soltanto individueremo che cosa scrivere e lo metteremo sulla pagina, non soltanto impareremo a togliere il superfluo, ma cerche-remo di imparare a sommergere molte delle cose per noi più importanti, affinché la scoperta del nostro testo diventi un’avventura per chi lo metterà in scena.
Per nascondere dovremo, però, essere molto chiari con noi stessi.
In ogni scena che scriveremo dovremo individuare con esattezza un conflitto; dovremo precisare un tema, o un insieme di temi che ci muovano profondamente e che vengano esplorati nel modo più complesso possibile; dovremo costruire una prospettiva, che da un avvenimento di partenza conduca a un avvenimento principale.
Soltanto se la nostra casa avrà fondamenta solide potremo iniziare a togliere dei pezzi, a spostarli, a rendere il testo attivo creando squilibri, buchi, spazi vuoti. Riscrivendo, riscrivendo, riscrivendo.
SULL’ORGANIZZAZIONE DEL LABORATORIO
I testi da scrivere durante il laboratorio potranno essere brevi testi nati nel corso del laboratorio stesso, oppure materiali su cui gli allievi stanno già lavorando.
La lunghezza dei testi sarà contenuta, affinché in poche pagine si possano usare al meglio tutti gli strumenti proposti. Una lunghezza di cinque/dieci pagine sarà la migliore.
Per chi deciderà di lavorare su materiali propri non è importante che il testo sia completo, anche una sola scena di un lavoro più lungo andrà bene, ma la scena dovrà comunque avere una sua autonomia, non potrà essere una scena meramente di passaggio.
Le lezioni saranno pomeridiane, affinché ci sia del tempo per pensare e per scrivere anche fuori dai nostri incontri e affinché ci sia tempo per vivere, per guardarsi intorno, per ascoltare persone sconosciute e permettere al mondo di influenzare i nostri testi.
Alla fine del laboratorio ci sarà una lettura pubblica dei testi scritti, realizzata dagli stessi partecipanti e con l’apporto di alcuni attori esterni.
A CHI È DESTINATO IL LABORATORIO
Ad allievi drammaturghi.
Ad allievi attori e registi, che siano curiosi di capire dall’interno (scrivendo) come funziona un testo teatrale e cosa nasconde.
Ad allievi scrittori, che vogliano avvicinarsi alla scrittura drammatica o che siano in carca di stru-menti diversi da quelli della prosa per arricchire la propria scrittura.
LUCIANO COLAVERO – Drammaturgo, regista e pedagogo teatrale
Diplomato come regista all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” nel 2001. Ai tempi dell’Accademia fonda la compagnia La Fiera, con la quale mette in scena gli spettacoli “Wo-yzeck” di Büchner, “La fiera”, “Edoardo Secondo” e “2 (due)”. Negli anni successivi realizza nume-rose regie per importanti produzioni italiane tra le quali: “Il Re” per la Compagnia Attori e Tecnici di Roma; “Donne in Assemblea” di Aristofane per l’INDA di Siracusa e il CRT Artificio di Milano; “Baccanti” di Euripide per i Teatri Antichi Uniti e AMAT, “Woyzeck” per il CRT di Milano; “L’Assemblea” da testi di Aristofane per il Teatro Stabile delle Marche; “Sono Soltanto Animali” per l’ERT di Modena. Tra i riconoscimenti che ha ricevuto come autore ci sono il Premio Internazionale Ennio Flaiano nel 2000 per il dramma “Ultima corsa” ed è due volte tra i finalisti del Premio Riccio-ne con i drammi “Una colomba” (2001) e “Sogni blu” (2007). Dal 2005 al 2010 collabora con Peter Stein come “dramaturg” e assistente alla regia concludendo la sua collaborazione artistica con il regista tedesco in occasione della messa in scena dei “Demoni” di Dostoevskij. Nel 2012 fonda la compagnia Strutture Primarie.
Costo del seminario: 340 €
per chi si iscrive entro il 15 giugno: 280 €
Costo del seminario con alloggio*: 450 €
per chi si iscrive entro il 15 giugno: 400 €
*Bed & Breakfast Tigrillo (con colazione inclusa) nei pressi dell’Officina Creativa dove si terrà il laboratorio.
PER INFO E ISCRIZIONI :
infoline: 329-5879388
mail: olbiaoff@gmail.com
www.tigrillo.itFLOODED THE CONTINENT
Laboratory of dramatic writing by Luciano Colavero
INTRODUCTION
I believe that doing theater, you should always put at the core of the action. Not only when it reads or goes, but even when writing for the theater all our imagination, our efforts, our passion must be oriented toward the scene.
However there is a paradox: on the page, in fact, the shares can not be written. We can illustrate with captions, we can suggest that in bars, but they will only bodies and voices of the actors to act: the text has no legs and no voice.
There is another paradox: the more we try to describe what we imagine filling in the details of captions, the more we try to explain what needs to happen on stage making explicit jokes and more text becomes ill, is dying, dying.
What we have to do? How can we be able to write a live text, a text that will push the players to stand up and act?
I believe that a good theatrical text (a text full of action) is a text full of mysteries, problems for both the director and the actors, a text in which there are many spaces to fill, where there are many questions and very few or no answer.
WHAT WE WILL DO IN THE LABORATORY
If this is true, it follows that the art of the playwright rather than the art show, will be the art of hiding, submerge, let guess. A good playwright and must hide very well, so that its text, meeting the director and the actors, it can be opened like a treasure chest full of treasures.
We will deal with in the laboratory, during which we will identify not only what to write and place it on the page, not only will learn how to remove the superfluous, but oar-quests to learn to submerge many of the things most important to us, so that the discovery of our text becomes an adventure for those who will stage.
To hide we will, however, be very clear with ourselves.
In each scene we write we will pinpoint a conflict; we will have to specify a theme, or a set of issues that move us deeply and to be explored in a more complex way possible; we will have to build a prospect, that by starting an event would lead to a major incident.
Only if our house will have a solid foundation we can begin to remove the pieces, to move, to make the text active by creating imbalances, holes, gaps. Rewriting, rewriting, rewriting.
ORGANIZATION OF THE WORKSHOP
The texts to be written during the workshop will be born short texts during the workshop itself, or the materials on which the students are already working.
The length of the texts will be contained in a few pages, so you can make the best use all the tools offered. A length of five / ten pages will be the best.
For those who decide to work on their own material is not important that the text is complete, even a single scene from a longer work will be fine, but the scene will still have its own autonomy, can not be merely a stage of transition.
The lectures will be in the afternoon, so that there is time to think and write and also outside our meetings so that there is time to live, to look around, listen to strangers and allow the world to influence our lyrics.
At the end of the workshop there will be a public reading of written texts, made by the participants themselves and with the help of some external actors.
WHO NEEDS THE LABORATORY
For students playwrights.
For student actors and directors, who are curious to understand from the inside (writing) works as a play thing and hides.
For students writers, who want to get closer to the dramatic writing, or are in laden with instruments other than those of prose to enrich their own writing.
LUCIANO Colavero – Playwright, director and theater educator
He graduated as a director at the National Academy of Dramatic Arts “Silvio D’Amico” in 2001. At the time of the Academy founded the company The Fair, with which staged shows “Wo-yzeck” Büchner, “The Fair “” According to Edward “and” 2 (two). “In subsequent years, realizes num-rose royal for important Italian productions including “The King” for the Society Actors and Technicians of Rome; “Women in the Assembly” by Aristophanes for INDA of Syracuse and the CRT Artifice of Milan; “The Bacchae” by Euripides to the Ancient Theatres States and AMAT, “Woyzeck” for the CRT of Milan; “The Assembly” texts from Aristophanes to the Teatro Stabile delle Marche; “I’m Only Animals” for the ERT of Modena. Among the awards he has received as a writer there are Ennio Flaiano International Award in 2000 for the drama “Last Run” twice and is among the finalists for the award Curly-tion with the dramas “A dove” (2001) and “Blue dreams “(2007). From 2005 to 2010 worked with Peter Stein as “dramaturg” and assistant director concluding his artistic collaboration with the German director on the occasion of the staging of “Demons” by Dostoevsky. In 2012 he founded the company Primary Structures.
Cost of the seminar: € 340
for those registering before June 15th: 280 €
Cost of the seminar with housing *: 450 €
for those registering before June 15th: 400 €
* Bed & Breakfast Tigrillo (with breakfast) near Officina Creativa where he held the laboratory.
FOR INFO AND REGISTRATION:
hotline: 329-5879388
Email: olbiaoff@gmail.com
www.tigrillo.it
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