ECCO I DIECI PAESI DOVE VALE LA PENA EMIGRAREHERE ARE THE TEN COUNTRIES WHERE IS WORTH EMIGRATION
Molti giovani italiani cercano migliori opportunità di vita e di lavoro all’estero. Ma come scegliere il paese di destinazione? Lavoce.info stila la classifica dei più interessanti per reddito pro capite, prospettive di crescita, facilità di fare business e accettazione degli immigrati.
Da anni ormai in Italia si parla della perdita di capitale umano. In inglese si chiama “brain drain”, da noi “fuga dei cervelli”, e nel nostro paese è un fenomeno di entità significativa. Il dibattito pubblico sul tema è centrato sulle conseguenze per il “sistema Italia”: per lo più, la fuga dei cervelli è vista come un fenomeno negativo, anche se alcuni sostengono che ciò non è necessariamente ovvio, giacché molti dei cervelli in fuga finiscono per rientrare portando con sé un patrimonio di esperienza acquisita all’estero.
Sono quattro i parametri di cui tener conto: il primo è il Pil pro capite del paese di destinazione. Il secondo parametro è il rapporto debito/Pil (un parametro importante perché predice se il paese continuerà a essere ricco nel medio periodo). Il terzo criterio considerato è un indice di “efficienza” del sistema economico, cioè quanto è facile “fare business” in quel paese.
Il quarto e ultimo criterio concerne i valori dei cittadini del paese di destinazione, con riferimento alla loro l’apertura all’immigrazione. A questo scopo è stata utilizzata la World Value Survey, una indagine campionaria di carattere sociologico.
Sulla base di questi quattro indicatori, è stato calcolato l’indice di desiderabilità semplicemente sommando tutti gli indicatori. Ed ecco i primi dieci paesi della speciale classifica (sette su dieci non sono europei): Qatar, Australia, Svezia, Kuwait, Singapore, Stati Uniti, Olanda, Germania, Nuova Zelanda e Taiwan.
“In classifica spicca la presenza di due paesi arabi (Qatar e Kuwait) nei primi quattro posti – afferma l’autore dello studio -. Il risultato, forse inatteso, è dovuto al basso debito pubblico e al fatto che il loro Pil pro capite è tra i piĂą alti al mondo grazie al petrolio. Tuttavia, l’indice di accettazione degli immigrati in Qatar (0,54) è uno dei piĂą bassi del nostro campione, mentre il valore per il Kuwait è 0,63, comunque inferiore alla media (0,754)”.
L’Australia risulta una destinazione molto appetibile rispetto a tutti i parametri considerati, con alta accettazione degli immigrati (0,89), alta libertĂ economica e basso debito pubblico. La Nuova Zelanda ha indicatori sovrapponibili all’Australia, a parte il Pil pro capite (40.842 dollari contro 67.468). “Il modello scandinavo ottiene a sua volta un ottimo piazzamento con la Svezia, caratterizzata da elevato Pil pro capite, altissima accettazione degli immigrati (0,96) e buona libertĂ economica”.
Per quanto riguarda l’Asia, Singapore primeggia per Pil e, soprattutto, libertà economica (l’indice è 89,4, il più alto del nostro campione). Tuttavia, l’indice di accettazione è solo di 0,64 e preoccupa il rapporto debito/Pil al 105 per cento. Taiwan è forse una destinazione più sicura nel lungo periodo; garantisce infatti alta accettazione (0,8) e un debito pari al 38,9 per cento del Pil.
Ed ancora: “Gli Stati Uniti si confermano una delle migliori destinazioni; è interessante notare che il loro indice di libertĂ economica (75,5) non è molto lontano da quello svedese (73,1).
Olanda e Germania, infine, si segnalano come le migliori destinazioni in Europa centrale grazie a un buon punteggio in tutti i parametri considerati (senza contare che sono paesi con un ricco patrimonio calcistico)”.
tratto da affariitaliani.it
Many young Italians seek better opportunities for living and working abroad. But how to choose the country of destination? Lavoce.info ranks the most interesting for per capita income, growth prospects, ease of doing business and acceptance of immigrants.
For years now, in Italy we talk about the loss of human capital. In English it’s called “brain drain” from us “brain drain”, and in our country is a phenomenon of significant size. The public debate on the subject is centered on the consequences for the “Italian system” for the most part, the brain drain is seen as a negative phenomenon, although some would argue that this is not necessarily obvious, since many of the brain drain end up back bringing with him a wealth of experience gained abroad.
There are four parameters to be taken into account: the first is the per capita GDP of the destination country. The second parameter is the debt / GDP ratio (an important parameter because it predicts whether the country will continue to be rich in the medium term). The third criterion is considered an index of “efficiency” of the economic system, that is, how easy it is “doing business” in that country.
The fourth and final criterion concerns the values ​​of the citizens of the country of destination, with regard to their openness to immigration. For this purpose we used the World Value Survey, a sample survey of sociological character.
On the basis of these four indicators, we calculated the index of desirability by simply adding all indicators. And here are the top ten countries of the special classification (seven out of ten are not European): Qatar, Australia, Sweden, Kuwait, Singapore, United States, Netherlands, Germany, New Zealand and Taiwan.
“In ranking stands out the presence of two Arab countries (Qatar and Kuwait) in the first four places – says the study’s author -. The result, perhaps unexpected, is due to low public debt and the fact that their GDP per capita is among the highest in the world due to oil. Nevertheless, the rate of acceptance of immigrants in Qatar (0.54) is one of the lowest in our sample, while the value for Kuwait is 0.63, lower than the average (0.754). “
Australia is a very attractive destination compared to all the parameters considered, with high acceptance of immigrants (0.89), high economic freedom and low public debt. New Zealand has overlapping indicators to Australia, apart from the GDP per capita ($ 40,842 versus 67,468). “The Scandinavian model was in turn a good placement with Sweden, characterized by high per capita GDP, the highest acceptance of immigrants (0.96) and good economic freedom.”
With regard to Asia, Singapore stands for GDP and, above all, economic freedom (the index is 89.4, the highest in our sample). However, the rate of acceptance is only 0.64 and worries about the debt / GDP ratio to 105 per cent. Taiwan is a destination perhaps safer in the long run; because it guarantees high acceptance (0.8) and a debt equal to 38.9 percent of GDP.
And again: “The United States has confirmed one of the best destinations, it is interesting to note that their index of economic freedom (75.5) is not very far from the Swedish (73.1).
Netherlands and Germany, finally, we highlight how the best destinations in Central Europe thanks to a good score in all parameters considered (not to mention that they are countries with a rich football). “
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