HAPPY MONDAY & TUESDAY – THE SPACE CINEMA – QUARTUCCIU E SESTU – 10-11 FEBBRAIO 2014HAPPY MONDAY & TUESDAY – THE SPACE CINEMA – QUARTUCCIU and SESTU – FEBRUARY 10 TO 11,2014
Al The Space Cinema tornano Happy Monday e Happy Tuesday: un film a rotazione ogni settimana avrà il costo di 3 €.
Lunedi sarà proiettato Un boss in salotto, mentre martedi è il turno di The Counselor
Il The Space Cinema si trova a Quartucciu nel Centro Commerciale Millennium e a Sestu presso la Corte del Sole.
TRAMA UN BOSS IN SALOTTO
Cristina vive in un piccolo centro del Nord dove si è costruita una famiglia e una vita perfetta. Quando un giorno viene convocata in Questura, scopre che suo fratello Ciro è implicato in un processo di camorra e ha chiesto di poter trascorrere gli arresti domiciliari da lei. Cristina accetta suo malgrado, e da quel momento l’ordinatissima routine famigliare viene letteralmente sconvolta dall’inarrestabile zio Ciro, un tipo molto poco abituato alle buone maniere.
TRAMA THE COUNSELOR
A Juarez tre affaristi della malavita e un avvocato implicato nei traffici del cartello della droga locale subiscono gli effetti del furto di una partita di droga. Mentre i signori della malavita locale sono a loro agio con i meccanismi di una vita in cui la morte è un’opzione che si può realizzare da un momento all’altro, l’avvocato vive e ama come una persona normale, senza curarsi dei rischi della sua professione. Per sua sfortuna coincidenza vuole che in passato abbia avuto tra i suoi clienti proprio il responsabile del furto, di conseguenza lui e tutti quelli a lui vicini sono diventati il prossimo obiettivo della repressione operata dal cartello.
La prima sceneggiatura originale di Cormac McCarthy non poteva finire in mani migliori di quelle di uno dei più grandi collettori di talenti del cinema. Completamente nascosto dietro il verbosissimo script, Scott riesce nel doppio movimento di rispettare la parola nel momento in cui viene messa in immagini e riuscire, attraverso la messa in scena, a creare l’atmosfera migliore per un film dal villain invisibile che incombe sui protagonisti come la personificazione stessa del destino. In una storia in cui solo la morte ha un senso e tutto il resto è assurdità , iperbole sessuale e scene stranianti che lasciano di stucco gli stessi personaggi al pari del pubblico, McCarthy mostra come la cosa peggiore che possa esistere sia la volontà di chi non accetta il caos del mondo: un cartello sanguinario che gioca con i cadaveri con il massimo disinteresse per la vita e che, come spiega Brad Pitt: “Non è che non credano nelle coincidenze, sanno che esistono, solo non ne hanno mai vista una”.
In questo film che appare tanto dello scrittore di The road e Non è un paese per vecchi (nei personaggi, nell’assenza di senso e tantomeno di giustizia in un mondo in cui l’unica cosa tangibile e seria pare essere l’efferatezza della morte), quanto di Ridley Scott (nella scelta di luci, colori, montaggio, interni e abbigliamento il più possibile splendidi e raffinati da usare in opposizione a quel che si dice e succede), esiste un senso profondo di terrore che lo avvicina paradossalmente a territori con i quali non dovrebbe avere nulla a che vedere, ovvero quelli dell’horror. La maniera in cui aleggia nei discorsi, nel terrore delle espressioni e nella rievocazione di agghiaccianti imprese precedenti “il cartello”, entità che non vediamo mai nè si manifesta direttamente se non in corrispondenza della morte, dona a The counselor un tono unico che gonfia di senso i dialoghi, impedendogli di essere sterile esibizione di scrittura e recitazione. Tale è l’abilità nel costruire di minaccia in minaccia, di aneddoto in aneddoto, un mondo a parte, invisibile a tutti se non a chi è minacciato di morte e in cui tutto è possibile, che alla fine, in controtendenza rispetto all’abitudine didascalica del cinema hollywoodiano, Ridley Scott può anche permettersi il lusso di “non mostrare”. Non ci sarà bisogno di guardare il contenuto del DVD che viene recapitato all’avvocato, l’atmosfera disseminata in tutto il film tra interni moderni, hotel di lusso, bestie feroci lanciate nel deserto e racconti terrificanti ha già lavorato a sufficienza e ciò che si intuisce è peggio di qualsiasi visione.
In questo senso, in una galleria di personaggi esagerati e non sempre riusciti che girano intorno all’unico normale (considerato poco più di un’idiota), Cameron Diaz viene caricata con l’incombenza maggiore, quella di dar credibilità al carattere più paradossale di tutti. La maniera in cui riesce nell’impresa di rendere umano l’incredibile ha del formidabile, la sua donna-ghepardo dalla spaccata formidabile permea il film di quella sostanza che invece sfugge sempre al protagonista (Michael Fassbender). A fronte di tutti i dialoghi vacui e ricercati, ordinari e minacciosi anche quando si parla di ordinazioni al ristorante, la sua famelica affarista giunge con un pugno di sguardi alla meta del film: affermare che l’unica verità incontrovertibile del mondo è la sua assenza di senso, coerenza e giustizia di fronte alla vita umana.At The Space Cinema back Happy Monday and Happy Tuesday : a film in rotation every week will have a cost of 3 € .
A boss will be screened on Monday in the living room , while Tuesday is the turn of The Counselor
The The Space Cinema is located in Quarryville in the Mall and Millennium Sestu at the Court of the Sun
PLOT A BOSS IN LIVING ROOM
Cristina lives in a small town in the North where she has built a family and a perfect life. When a day is summoned to the police station , he discovers that his brother Cyrus is engaged in a process of Camorra and asked to be able to spend from her house arrest . Cristina reluctantly accepted , and from that moment the routine tidy family is literally turned upside down by the unstoppable uncle Cyrus a very unaccustomed to good manners .
PLOT THE COUNSELOR
uarez three businessmen of the underworld and a lawyer involved in the trafficking of the drug cartel Local suffer the effects of the theft of a consignment of drugs. While the local lords of the underworld are comfortable with the mechanics of a life in which death is an option that can be implemented at any moment , the lawyer lives and loves like a normal person , regardless of the risks of his profession. To his misfortune Coincidentally, that in the past has had among its own customers responsible for the theft , as a result he and all those close to him have become the next target of repression by the cartel.
The first original screenplay by Cormac McCarthy could not end up in better hands than those of one of the greatest collectors of acting talent . Completely hidden behind the verbosissimo script , Scott fails to comply with the movement in the double word at the moment is put into images and succeed, through the staging , to create the best atmosphere for a film from the looming villain invisible as the protagonists the personification of destiny. In a story where only death makes sense and everything else is nonsense , hyperbole and sexual scenes that stun alienating the same characters in the same way the public, McCarthy shows how the worst thing that can exist is the will of those who do not accepts the chaos of the world : a bloodthirsty cartel playing with the corpses with the utmost disregard for life and who, like Brad Pitt says : ” it’s not that they do not believe in coincidences , they know they exist, just have never seen one ” .
In this film, which is all the writer of The Road and No Country for Old Men ( in characters, in the absence of the sense of justice , let alone in a world where the only tangible thing seems to be serious and the cruelty of death ) , as Ridley Scott ( in the choice of lights, colors , construction, interiors and clothing as much as possible sleek and stylish to use as opposed to what they say and do) , there is a deep sense of terror that paradoxically closer to the territories with which it should not have anything to do , namely those of horror . The manner in which hovers in speeches , in fear expression and chilling re-enactment of previous companies ” sign ” , an entity that we never see nor manifested directly if not at the death , The counselor gives a unique tone that swells meaning dialogues , preventing it from being sterile exhibition of writing and acting. This is the ability to build threat of threat of anecdote anecdote , a world apart , invisible to all except those who are threatened with death , and in which everything is possible, that in the end, in contrast to the habit didactic Hollywood movie , Ridley Scott can even afford the luxury of ” no show ” . There will be no need to watch the DVD content that is delivered to the lawyer , the atmosphere scattered throughout the film between modern interior, luxury hotels, launched in the desert beasts and terrifying tales has already worked enough and what you guess is worse than any vision.
In this sense, in a gallery of characters exaggerated and not always able to turn around the only normal ( considered little more than an idiot ) , Cameron Diaz is charged with the task increased , to give more credibility to the paradoxical character of everyone. The manner in which succeeds in making the incredible human has the formidable , his woman – cheetah from the split formidable permeates the film instead of the substance that always escapes the protagonist (Michael Fassbender ) . In the face of all the dialogues vacuous and refined, ordinary and threatening even when it comes to ordering at a restaurant, his ravenous wheeler comes with a handful of looks to the goal of the film say that the only incontrovertible truth of the world is its absence of meaning, coherence and justice in the face of human life.
Leave a Comment
You must be logged in to post a comment.