FUOCHI DI SANT’ANTONIO ABATE – MAMOIADA – 16-17 GENNAIOSAINT ANTHONY BONFIRE – MAMOIADA – 16 TO 17 JANUARY
Sant’Antonio, “Sant’Antoni de su o’u” (Sant’Antonio del fuoco), il copatrono del paese di Mamoiada, è un rito tra il sacro e profano. In questa occasione a Mamoiada vengono accesi numerosi falò in onore del Santo che, secondo la tradizione, rubò il fuoco dall’inferno per portarlo agli uomini.
I preparativi della festa di Sant’Antonio Abate a Mamoiada iniziano qualche settimana prima, le donne hanno il compito della preparazione dei dolci, popassinu biancu e nigheddu, coccone ‘in mele e sas caschettas, gli uomini procurano la legna ed iniziano a sistemarla nel punto dove andrà fatto il fuoco, a Mamoiada da diversi anni si usano bruciare vecchie radici di alberi tagliati da tempo, per evitare di creare ulteriori danni all’ambiente.
I componenti di ogni rione versano una quota ed ogni famiglia porta il vino, dolci, e generi alimentari che verranno consumati nei tre giorni di festa
Processione ” de su pesperu”, i fedeli e il Sacerdote girano attorno al fuoco recitando il credo (f.to Sara Muggittu)
Il via all’accensione dei fuochi viene dato da “Su pesperu”, il 16 pomeriggio,verso le 17, il tocco delle campane segna l’uscita del Sacerdote dalla Parrocchia che girerà tre volte intorno al fuoco assieme ai fedeli recitando il Credo. Al termine della processione il Sacerdote benedirà le braci e la Statua di S.Antonio. Questa processione molto suggestiva, un tempo non era così seguita, oggi invece, è all’attenzione di moltissime persone, oltre ai mamoiadini anche Fotoreporter, Videoperatori e documentaristi.
Durante questa manifestazione si riuniscono intorno ai falò i vicinati, le famiglie, gli amici, che per due giorni o anche tre faranno banchetto mangiano e bevendo attrono ad essi. Il 17 il giorno vero e proprio di Sant’Antonio fanno la loro prima uscita annuale le maschere dei Mamuthones e Issohadores che sfileranno attorno ai fuochi, circa 30/40 ogni anno, in tutti i rioni,dopo il rito della vestizione che avviene nella sede della proloco intorno alle 14,30.
Subito dopo si parte con la processione danzata andando a visitare tutti i rioni dove c’è un fuoco, noi abbiamo l’obbligo di visitare e danzare in ogni fuoco, mentre gli uomini del rione, per sdebitarsi dell’onore che gli riserviamo, ci invitano il vino e le donne i dolci, a noi e a tutti i presenti che ci seguono.
Ovviamente è festa per tutta la notte: si beve, si mangia e ci si diverte in tutti i rioni. Il giorno 18 (Sant’Antoneddu), i componenti di ogni rione, si riuniscono in modo riservato lasciando bruciare gli ultimi tizzoni e consumando ancora gli avanzi di cibo.
Per l’occasione vengono preparati dalle massaie mamoiadine numerosi e prelibati tipi di dolci:
Sas caschettas, Su popassinu nigheddu, su popassinu biancu, su coccone ‘in mele
Preparati con ingredienti come “sa sapa”( il mosto cotto), lo zafferano, le mandorle, noci, miele
La maggior parte di questi dolci richiede una lunga preparazione ed elaborazione, molti di questi sono vere e proprie opere d’arte, il coccone ‘in mele, ad esempio, viene decorato “pintau”, con le più svariate forme, su popassinu nigheddu, invece, richiede molta forza e fatica soprattutto nelle fasi iniziali dell’impasto, e molta attenzione e cura dev’essere data dalla cottura, specie se nel forno a legna, dove il popassino viene lasciato alcune ore ma non a fiamma accesa. La caschetta, bella e delicata, è un vero peccato mangiarla, la pasta che avvolge l’interno, viene tagliata con delle speciali rotelline “rodittas”, che presentano decori diversi e molto fini. Non meno importante è il popassino bianco, che in molti paesi viene preparato per i Santi, che presenta la caratteristica “ingappadura” la glassatura in superficie, arricchita da “trazea” argentata o colorata.
VIDEO 2011
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Letters, “de Sant’Antoni of o’u” (St. Anthony’s fire), copatrono the country of Mamoiada, is a ritual between the sacred and the profane. On this occasion many bonfires are lit in Mamoiada in honor of the saint who, according to tradition, stole fire from hell to bring him to men.
The preparations for the feast of Saint Anthony in Mamoiada begin a few weeks before, women are responsible for the preparation of cakes, popassinu biancu and Nigheddu, coccone ‘in apples and sas caschettas, men procure firewood and begin to fix the point where the fire will be made, in Mamoiada for several years using burn old roots of trees cut to time, to avoid creating further damage to the environment.
The members of each district pay a fee and each family brings the wine, sweets, and food that will be consumed in the three days of festivities
Procession “de pesperu of” the faithful and the priest running around the fire reciting the creed (f.to Sara Muggittu)
The street lighting the fires is given by “On pesperu”, 16 pm, at 17 o’clock, the touch of bells marks the release of the Parish Priest who will turn three times around the fire together with the faithful recitation of the Creed. At the end of the procession, the priest blesses the ashes and the Statue of Saint Anthony. This very impressive procession, once it was not followed, but today, it is the attention of many people, in addition to Mamoiada also Photojournalist, videographers and filmmakers.
During this event will gather around the bonfire the neighborhoods, families, friends, and for two days or even three banquet will eat and drink will go around them. On the 17th day of real Anthony made their first annual output masks Mamuthones and Issohadores will parade around the fires, about 30/40 each year, in all the districts.
On the 17th of January at 14.30 in the local tourist office is to begin the ritual of dressing and of mamuthones Issohadores, immediately after it starts with the procession danced going to visit all the districts where there is a fire, we have the ‘obligation to visit and dance in any fire, while the men of the district, to repay the honor that reserve, we invite the sweet wine and women, to us and to all those present who follow us.
Obviously it is a feast for the whole night, drink, eat and have fun in all the districts. Day 18 (Sant’Antoneddu), the components of each ward, meet in a confidential manner, leaving the last embers burning and consuming even leftover food.
For the occasion, are prepared by housewives mamoiadine many types of delicious desserts:
Sas caschettas, On popassinu Nigheddu, on popassinu biancu, on coccone ‘in apples
Prepared with ingredients such as “sa sapa” (cooked grape must), saffron, almonds, walnuts, honey
Most of these sweets requires a long preparation and development, many of these are true works of art, coccone ‘in apples, for example, is decorated “pintau”, with various forms of popassinu Nigheddu, instead, it requires a lot of strength and effort especially in the early stages of the dough, and a lot of care and attention must be given by cooking, especially in the oven, where the popassino is left a few hours, but not to flame. The caschetta, beautiful and delicate, it is a shame to eat it, the dough that surrounds the interior is trimmed with special wheels “rodittas”, which have different designs and very fine. No less important is the popassino white, which in many countries is prepared for the saints, which shows a typical “ingappadura” the icing on the surface, enhanced by “trazea” silver or colored.
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