FESTA DI SANTA MARIA – VILLASIMIUS – 6-11 SETTEMBRE 2016
Al via martedì 6 settembre, la festa più sentita del paese dedicata a Santa Maria.
La prima serata è all’insegna della commedia teatrale, con la compagnia dialettale “Centu concas Centu berrittas” di Nuragus che si esibirà in piazza Giovanni XXIII a partire dalle 21.30.
Mercoledì 7 settembre invece comincia la festa religiosa vera e propria, con la santa messa delle 18.30 che precede la processione che porterà la statua della Santa dalla chiesa parrocchiale alla chiesetta campestre sita nella località di Campus.
Il giorno più importante è però l’8 settembre con la processione campestre intorno alla chiesetta di Santa Maria (la mattina a partire dalle 9.30 seguita dalla santa messa).
La sera invece processione di rientro della statua della Santa a partire dalle 18.30 sempre dalla chiesa campestre: ad accompagnare i fedeli ci saranno anche i cavalieri in costume sardo, i gruppi folk e le traccas.
Al rientro in paese spettacolo pirotecnico seguito dall’esibizione dei gruppi folk.
Il programma prosegue sino a domenica 11 settembre con gli spettacoli serali: venerdì esibizione di ballo latino dello Studio Danza di Veronica Cozzuto in piazza della via del mare, sabato in piazza Giovanni XXIII i tradizionali Cantadores campidanesi mentre nella serata conclusiva concerto dei Tamuritas, di nuovo nella piazza della via del mare.
Il 7 e 8 settembre, ogni anno si tiene la sagra della Madonna, una delle feste più antiche di Villasimius.
La statua della Madonna, custodita nella chiesa del paese, viene portata in processione fino alla chiesetta di Santa Maria. Il giorno dopo viene riaccompagnata in paese con una nuova e festosa processione, condotta dalle “traccas” – speciali carri trainati dai buoi decorati di fiori e frutta – con i fedeli che vengono sin dai paesi vicini, a piedi, sui carri e a cavallo, vestiti dei costumi tradizionali.
La sera la festa continua con cibi, vini e dolci, canti e balli tradizionali accompagnati dal suono delle fisarmoniche e delle antichissime launeddas di canna. Durante le processioni le coppie in costume montano a cavallo insieme: un modo di mostrare orgogliosamente il loro legame. Le donne siedono dietro il loro cavaliere all’amazzone, di fianco, drappeggiando le preziose gonne sul dorso del cavallo.
Nel corso della festa vengono suonate le Launeddas, strumenti a fiato antichissimi che richiedono una difficile tecnica di respirazione, con cui i suonatori riescono a mantenere il suono costante, senza mai interrompersi a prendere fiato.
Le launeddas sono costruite in canna di palude. Si dice che costruendole invece in osso, con i femori dei fenicotteri, si otterrebbe uno strumento dotato di poteri magici.
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