FERITE A MORTE – MAB TEATRO – SASSARI – MARTEDI 6 MAGGIO 2014INJURIES TO DEATH – MAB THEATRE – SASSARI -TUESDAY MAY 6,2014 Reviewed by admin on . FERITE A MORTE di Serena Dandini Con Lella Costa, Orsetta De' Rossi, Rita Pelusio, Giorgia Cardaci http://www.feriteamorte.it/ PREVENDITA c/o biglietteria Le Ra FERITE A MORTE di Serena Dandini Con Lella Costa, Orsetta De' Rossi, Rita Pelusio, Giorgia Cardaci http://www.feriteamorte.it/ PREVENDITA c/o biglietteria Le Ra Rating: 0

FERITE A MORTE – MAB TEATRO – SASSARI – MARTEDI 6 MAGGIO 2014INJURIES TO DEATH – MAB THEATRE – SASSARI -TUESDAY MAY 6,2014

FERITEAMORTEFERITE A MORTE di Serena Dandini

Con
Lella Costa, Orsetta De’ Rossi, Rita Pelusio, Giorgia Cardaci

http://www.feriteamorte.it/

PREVENDITA
c/o biglietteria Le Ragazze Terribili Via Tempio 65 Sassari

Posto unico numerato €25,00 + d.p.

Loggione €12,00 vendibile il giorno di recita
Per info 0792822015 – http://www.leragazzeterribili.com/biglietteria/

Ferite a Morte” nasce come un progetto teatrale sul femminicidio scritto e diretto da Serena Dandini, una antologia di monologhi sulla falsariga della famosa Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master costruita con la collaborazione di Maura Misiti, ricercatrice del CNR. I testi attingono alla cronaca e alle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”.

L’evento teatrale, in cui numerose donne illustri e note al grande pubblico danno voce a un immaginario racconto postumo delle vittime, vuole essere un’occasione di riflessione, un tentativo di coinvolgere l’opinione pubblica, i media e le istituzioni.

“Tutti i monologhi di ‘Ferite a morte’ – spiega Serena Dandini – ci parlano dei delitti annunciati, degli omicidi di donne da parte degli uomini che avrebbero dovuto amarle e proteggerle. Non a caso i colpevoli sono spesso mariti, fidanzati o ex, una strage familiare che, con un’impressionante cadenza, continua tristemente a riempire le pagine della nostra cronaca quotidiana. Dietro le persiane chiuse delle case italiane si nasconde una sofferenza silenziosa e l’omicidio è solo la punta di un iceberg di un percorso di soprusi e dolore che risponde al nome di violenza domestica. Per questo pensiamo che non bisogna smettere di parlarne e cercare, anche attraverso il teatro, di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica”.

“Ferite a morte” ha debuttato a Palermo il 24 novembre scorso, alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e successivamente ha fatto tappa a Bologna, Genova, Milano, Firenze, Roma, Torino, passando per il festival del Giornalismo d’Inchiesta di Marsala e il salone del Libro di Torino. Tutti gli eventi teatrali sono stati occasione di sostegno alla rete D.i.Re, che accorpa tutti i centri antiviolenza in Italia, e alla Convenzione NO MORE! che chiede al Governo e alle istituzioni italiane di discutere urgentemente le proposte in materia di prevenzione, contrasto e protezione delle donne dalla violenza maschile.

Dopo quindici eventi ‘sold out’ nelle più grandi arene italiane, con l’autunno 2013 “Ferite a morte” prende due strade: un tour internazionale che approderà all’Onu a New York, nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e farà tappa anche a Washington, Bruxelles e Londra; contemporaneamente partirà una tournée sul territorio nazionale che esordirà il 25 ottobre dal Teatro Corsini di Barberino del Mugello per poi proseguire, con un calendario serratissimo con quasi cinquanta appuntamenti, lungo tutto lo Stivale.
Da gennaio 2013 “Ferite a morte” è anche un libro edito da Rizzoli, balzato in pochi giorni in cima alle classifiche dei lettori. Il volume raccoglie tutti i testi prodotti per il palcoscenico ed è arricchito da una sezione dedicata alla descrizione del fenomeno del femminicidio, particolarmente curata da Maura Misiti.

Non solo: oggi Ferite a morte è anche un blog che raccoglie e diffonde notizie sul tema della violenza alle donne, informazioni sui centri di accoglienza, segnalazioni di progetti messi in atto dai sostenitori per avviare buone pratiche in materia, storie, appuntamenti, iniziative nate sulla scia dei testi di Serena Dandini. Al blog sono associati una pagina Facebook e un profilo Twitter, utili da un lato a rendere virale la diffusione dei contenuti, dall’altro a concentrare in quel luogo virtuale una comunità di uomini e donne uniti dalla necessità e dall’urgenza di questa battaglia di civiltà.

IL FEMMINICIDIO

La parola femminicidio ha origini molto recenti: solo nel 1992 Diana Russel, con il termine “femmicidio”, ha definito una violenza estrema da parte dell’uomo contro la donna «perché donna». Subito dopo è stata la messicana Marcela Lagarde a battezzare quello stesso fenomeno con la parola ‘femminicidio’. Secondo l’ultimo rapporto annuale delle Nazioni Unite, presentato dalla relatrice speciale Rashida Manjoo il 25 giugno 2012, “a livello mondiale, la diffusione degli omicidi basati sul genere ha assunto proporzioni allarmanti”. Tali omicidi, prosegue il rapporto, sono “culturalmente e socialmente radicati, continuano ad essere accettati, tollerati e giustificati, laddove l’impunità costituisce la norma”.

Gli omicidi basati sul genere si manifestano in forme diverse ma ciò che accomuna di più tutte le donne del mondo è proprio l’uccisione a seguito di violenza pregressa subita nell’ambito di una relazione d’intimità. Queste morti “annunciate”, vengono spesso etichettate come i soliti delitti passionali, fattacci di cronaca nera, liti di famiglia. Le donne muoiono principalmente per mano dei loro mariti, ex-mariti, padri, fratelli, fidanzati o amanti, innamorati respinti. Insomma per mano di uomini che avrebbero dovuto rappresentare una sicurezza.
I numeri in Italia sono impietosi: muore di violenza maschile una donna ogni due o tre giorni. Ma questi sono appena un’approssimazione: non esiste, infatti, un monitoraggio nazionale che metta insieme i dati delle varie associazioni con gli sforzi dei volontari fai-da-te e con quelli delle istituzioni che a diverso titolo hanno a che fare con la violenza contro le donne: quando non si conosce un fenomeno o addirittura lo si disconosce è impossibile affrontarlo.

Le reti di servizi e i centri antiviolenza si prodigano con determinazione, ma altrettanta fatica, perché sono pochi in numero e hanno finanziamenti a goccia dagli enti locali e dallo Stato.
L’11 maggio del 2011 il Consiglio d’Europa ha varato la Convenzione di Istanbul, il primo strumento giuridicamente vincolante per gli stati in materia di violenza sulle donne e violenza domestica. Al suo interno sono espresse misure per la prevenzione della violenza e per la protezione delle vittime, oltre ai i procedimenti penali per i colpevoli; la convenzione, inoltre, definisce e criminalizza le diverse forme di violenza contro le donne tra cui il matrimonio forzato, le mutilazioni dei genitali femminili, lo stalking, le violenze fisiche e psicologiche e la violenza sessuale. Ventinove Paesi hanno firmato la convenzione di Istanbul, compresa l’Italia, ma solo quattro l’hanno ratificata. L’entrata in vigore è condizionata dalla ratifica di almeno dieci Paesi, di cui otto appartenenti all’Unione Europea

In Italia il 25 novembre scorso, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, una cordata di diverse associazioni unite per affrontare l’emergenza femminicidio in Italia, ha presentato la convenzione NO More! una proposta politica unitaria che richiama le istituzioni alla loro responsabilità e agli atti dovuti, per ricordare che tra le priorità dell’agenda politica, la protezione della vita e della libertà delle donne non può essere dimenticata e disattesa.FERITEAMORTEINJURIES TO DEATH Serena Dandini

with
Lella Costa, Orsetta De ‘ Rossi , Rita Pelusium , Giorgia Cardaci

http://www.feriteamorte.it/

ADVANCE
c / o Girls Terrible Ticket Via Tempio Sassari 65

Seating € 25,00 plus d.p.

€ 12.00 salable gallery of the day reads
For info 0792822015 – http://www.leragazzeterribili.com/biglietteria/

Injuries to Death “began as a theater project on femicide written and directed by Serena Dandini , an anthology of monologues along the lines of the famous Spoon River Anthology by Edgar Lee Masters built in collaboration with Maura Misiti , researcher at the CNR. The texts draw on news and investigative journalism to give voice to women who have lost their lives at the hands of a husband, a friend, a lover or an “ex” .

The theatrical event , in which many famous women known to the general public and give voice to an imaginary tale of the victims posthumously , will be an opportunity for reflection , an attempt to involve the public , the media and institutions.

“All the monologues ‘ Wounds to death ‘ – says Serena Dandini – tell us about the announced crimes , the murders of women by men who were supposed to love them and protect them. No coincidence that the culprits are often husbands, boyfriends or ex, a family tragedy that , with an impressive cadence, sadly continues to fill the pages of our daily news. Behind the closed shutters of the houses hides an Italian silent suffering and murder is just the tip of the iceberg of a path of abuse and pain that responds to the name of domestic violence. So we think that you should stop talking about it and try , even through the theater , to sensitize the public as much as possible . “

” Injuries to death ” debuted in Palermo on 24 November , on the eve of the International Day Against Violence Against Women, and later made ​​a stop in Bologna, Genoa , Milan, Florence , Rome, Turin , through the festival of Journalism ‘ Investigation of Marsala and the hall of the Book of Turin. All theater events were DiRe opportunity to support the network , which brings together all the refuges in Italy , and the Convention NO MORE ! asking the Italian government and institutions to urgently discuss the proposals in the field of prevention, enforcement and protection of women against male violence.

After fifteen events ‘ sold out ‘ in the larger arenas Italian , by autumn 2013 ” Injuries to death ” takes two paths: an international tour that will land at the UN in New York, the international day against violence against women , and will stop in Washington, Brussels and London at the same time start a nationwide tour that will debut October 25 Theatre Corsini Barberino del Mugello and then continue with a tight schedule with a nearly fifty events , throughout the boot.
From January 2013 ” Injuries to death ” is also a book published by Rizzoli , jumped in a few days at the top of the charts of the readers. The book contains all the texts produced for the stage and is enhanced with a section devoted to the description of the phenomenon of femicide , particularly curated by Maura Misiti .

Not only today Injuries to death is also a blog that gathers and disseminates news on the subject of violence against women , information on shelters, reports of projects implemented by supporters to start good practices in the field , stories , events , initiatives created in the wake of the texts by Serena Dandini . On the blogs are associated with a Facebook page and a Twitter profile , useful on the one hand to make viral distribution of content , on the other to concentrate in that place a virtual community of men and women united by the need and the urgency of the battle of civilization.

THE femicide

The word femicide has very recent : in 1992 Diana Russell , the term ” femicide ” , defined extreme violence by men against women “because women “. Immediately after the Mexican Marcela Lagarde was to baptize the same phenomenon with the word ‘ femicide ‘ . According to the latest annual report of the United Nations , presented by the Special Rapporteur Rashida Manjoo June 25, 2012 , ” in the world, the spread of the murders based on gender has assumed alarming proportions .” These killings , the report says , are “culturally and socially rooted , continue to be accepted, tolerated and justified , where impunity is the norm .”

The murders based on gender manifest themselves in different forms but what is common to most women all over the world is just killing as a result of past violence suffered in the context of a relationship of intimacy. These deaths ” announced ” , are often labeled as the usual crimes of passion , nasty business of crime, family quarrels . Mainly women die at the hands of their husbands, ex – husbands , fathers, brothers , boyfriends or lovers, lovers rejected. In short, at the hands of men who were supposed to be a safety .
The numbers in Italy are merciless : a woman dies of male violence every two or three days. But these are just an approximation : there is , in fact, a national monitoring that pulls together data from different associations with the efforts of the volunteers do- it-yourself and with those institutions that for different reasons have to do with violence against women : When you do not know a phenomenon or even the disavows it is impossible to deal with it.

The networks of services and refuges work with determination , but just as hard , because they are few in number and funding to drop by the local authorities and the State.
On 11 May 2011 the Council of Europe has launched the Istanbul Convention , the first legally binding instrument for the states in the area of ​​violence against women and domestic violence. Inside are expressed measures for the prevention of violence and protection of victims , in addition to criminal prosecution for the perpetrators , the agreement also defines and criminalizes various forms of violence against women, including forced marriage , the female genital mutilation , stalking , physical violence and psychological and sexual violence . Twenty-nine countries signed the Istanbul Convention, including Italy , but only four have ratified it. The entry into force is conditional on the ratification of at least ten countries , including eight EU countries

In Italy, on November 25 , International Day Against Violence Against Women, a consortium of several associations joined together to deal with the emergency femicide in Italy , presented the convention NO More ! a single policy proposal that addresses the institutions of their responsibilities and acts due to recall that one of the priorities of the political agenda , the protection of life and liberty of women can not be forgotten and disregarded .

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