È iniziato il conto alla rovescia per l’inaugurazione del 37° Festival Internazionale Jazz in Sardegna – European Jazz Expo 2019, che dal 30 ottobre al 4 novembre andrà in scena a Cagliari su cinque palchi diversi (le quattro sale del Teatro Massimo e il Radio X Social Club all’interno dei giardini dell’Exmà) e con oltre 30 eventi, tra musica, seminari e mostre.
Un’edizione davvero particolare, interamente dedicata ad Alberto Rodriguez nel 20° anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 12 agosto del 1999. Fine intellettuale e grande firma de L’Unione Sarda, di cui diresse per molti anni la terza pagina, Rodriguez è stato un brillante critico di musica jazz e, fino alla metà degli anni Ottanta, mentore e ispiratore del Festival Jazz in Sardegna.
A testimoniare l’importanza della sua figura saranno non soltanto le diverse iniziative a lui dedicate (mostre fotografiche, pubblicazioni, graphic novel e altro, che saranno comunicate successivamente nel dettaglio), ma l’eccezionale caratura artistica del cartellone, contrassegnata dal concerto di apertura del leggendario pianista e compositore americano Herbie Hancock, in scena al Teatro Massimo, mercoledì 30 ottobre alla testa di un quintetto di altissimo livello.
Il resto del festival si sviluppa all’insegna dell’eccellenza, a partire dal trio Blicher/Hemmer/Gadd, l’eccezionale trio che riunisce la leggenda della batteria Steve Gadd, il sassofonista (due volte Danish Grammy) Michael Blicher e il grande specialista dell’organo hammond Dan Hemmer.
Si prosegue con il quartetto di Eli DeGibri, sassofonista e compositore già al fianco di Hancock, riconosciuto come band leader di livello internazionale grazie al suo inesauribile talento artistico.
Tra i mostri sacri è obbligatorio inserire Franco D’Andrea, uno dei talenti più amati da Alberto Rodriguez per la sua carica innovativa e creativa, protagonista il primo novembre con il suo Ottetto e in Duo con il funambolico percussionista olandese Han Bennink.
Oltre alle grandi stelle del jazz, il cartellone rivolge lo sguardo verso artisti più giovani e formazioni tra le più talentuose e innovative del mondo: da Adam Ben Ezra, che si esibirà in uno stupefacente solo di contrabbasso, a Federico Nathan, virtuoso del violino di origine uruguayana, più volte tra i solisti di spicco di Snarky Puppy, alla testa di un progetto che promette scintille.
E assieme a questi musicisti eccezionali, non poteva mancare il nostro Gavino Murgia protagonista di ben due esibizioni ma con distinte formazioni: in quartetto con Mauro Ottolini, Pietro Iodice e Aldo Vigorito, e in trio con Hamid Drake e Majid Bekkas.
Altra citazione d’obbligo è quella dell’Italian Jazz Quartet, ovvero le nuove promesse del jazz italiano: Jordan Corda, Alessandro Usai e Matteo Piras, sapientemente guidati da un nome storico del drumming nazionale come Gianni Cazzola.
Ma non è tutto. Oltre al ricco cartellone degli eventi in abbonamento, e alle numerose e importanti iniziative collaterali, il festival chiuderà il 3 e il 4 novembre con due serate speciali, fuori abbonamento, dedicate al grande Faber nel ventennale della scomparsa: sul palco del teatro Massimo andrà in scena per due date “De Andrè canta De Andrè”, il grande omaggio di Cristiano De Andrè al padre, reduce dal successo strepitoso conseguito nella sua unica data italiana lo scorso luglio all’Arena di Verona.
La manifestazione, anche quest’anno sostenuta dalla Fondazione di Sardegna, dalla RAS – Regione Autonoma della Sardegna con gli Assessorati della Pubblica Istruzione, del Turismo e dal Comune di Cagliari Pagina Istituzionale, è stata riconosciuta lo scorso anno anche dal Ministero Turismo e Spettacolo tra i festival di maggior rilievo nazionale.