EURASIA, LE OPERE DELL’ERMITAGE IN MOSTRA A CAGLIARI – 22 DICEMBRE 2015- 29 MAGGIO 2016
Dal 22 dicembre al 29 maggio nel Palazzo di CittĂ di Cagliari si terrĂ la mostra ‘Eurasia, fino alle soglie della Storia.
Orari di apertura della Mostra Eurasia a Cagliari:
La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, con orario di apertura dalle ore 10:00 alle ore 18:00. La mostra rimane invece chiusa il lunedì.
A partire dal 3 aprile 2016, il Palazzo di CittĂ resterĂ aperto tutte le domeniche fino alle ore 21:00.
Prezzi dei biglietti per la mostra Eurasia a Cagliari:
- Biglietto intero: 4,00 euro
- Biglietto ridotto: 2,50 euro
Per tutti coloro che acquisteranno il biglietto per assistere dalle tribune numerate alla Sagra di Sant’Efisio a Cagliari del prossimo 1° maggio l’ingresso alla mostra Eurasia sarà gratuito.
L’inaugurazione è prevista per martedi 22 dicembre alle ore 18,00
Capolavori dal Museo Ermitage e dai Musei della Sardegna’, grazie agli straordinari materiali che giungeranno dalle collezioni del Museo Satale Ermitage di San Pietroburgo e al raffronto con i manufatti sardi e italiani, assolutamente sorprendenti, selezionati per l’evento. L’esposizione nasce nell’ambito di Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015 ed è il primo atto di un Protocollo di collaborazione triennale tra la Città – che ha da tempo avviato un importante processo di rigenerazione urbana su base culturale, esemplare a livello nazionale – e il Museo Statale Ermitage, con l’obiettivo di sviluppare studi, ricerche, sinergie e relazioni anche nei prossimi anni.
Oltre 250 eccezionali opere dal V al I millennio a. C. giungeranno dal grande museo russo – oggetti d’uso comune e straordinari corredi funerari, importanti manufatti in oro e pietre preziose, in argilla e pietra, in bronzo e in rame – a dialogare e confrontarsi con oltre 100 opere selezionate nei Musei della Sardegna e ad alcuni reperti prestati da musei italiani, particolarmente significativi nell’indicare i collegamenti e le vie di penetrazione delle diverse culture, per un evento scientifico e di collaborazione internazionale di grandissima valenza. Mai prima d’ora, infatti, il Museo Ermitage aveva infatti prestato ed esposto in una mostra un nucleo così vasto e importante di opere preistoriche, fondamentali testimonianze del progresso della civiltĂ .
Dai popoli del Cuacaso alla civiltĂ nuragica, ‘Eurasia, fino alle soglie della Storia’ condurrĂ dunque i visitatori a ripercorrere un’epoca cruciale attraverso le testimonianze di ricchissime civiltĂ che costituirono l’avanguardia nelle trasformazioni culturali, presentando aspetti di eccezionale novitĂ in quella fase di grande evoluzione del pensiero, delle capacitĂ , delle tecniche. SocietĂ che, ciascuna per il proprio specifico comparto geografico, seppero costruire ponti e forme di contatto, a livello continentale e a livello mediterraneo, tali da assicurare una posizione preminente nelle dinamiche di scambio e circolazione delle idee, dei saperi, delle innovazioni culturali e tecnologiche.
Pur nel rispetto dei contesti di provenienza e della loro complessità , i materiali esposti, provenienti dalle ricerche archeologiche di oltre cento anni tanto in Russia quanto in Sardegna e in Italia, verranno presentati al pubblico facendo riferimento a quattro grandi aree tematiche, in grado di dispiegare e di spiegare alcuni dei principali contenuti culturali oggetto di rapida e inarrestabile affermazione: “il nuovo quotidiano e gli strumenti del vivere”, “la rivoluzione dei metalli”, “le forme del lusso e del potere”, “l’uomo, il cavallo e altri animali”. Sezioni tematiche che affascineranno il pubblico non solo per le opere ma anche per l’allestimento immersivo, poetico e fortemente simbolico delle diverse tappe e dell’evoluzione della civiltà , ideato e disegnato da Angelo Figus, una delle voci più creative del panorama internazionale della moda e della cultura.
Dal grande museo di San Pietroburgo – che oltre a raccogliere le collezioni imperiali ha sempre svolto un ruolo di primo piano nella ricerca archeologica e nelle campagne di scavi – giungeranno dunque anche materiali Neolitici risalenti al V millennio a.C., rinvenuti principalmente nel complesso della tomba di Nalchik, con gioielli realizzati con zanne di cinghiale, collane fatte con i denti incisivi del cervo, braccialetti in pietra e utensili in pietra e corno, punte di freccia in selce. Sono però due i principali gruppi di oggetti provenienti dalla Russia che saranno esposti in mostra. Il primo s’incentra su due straordinari corredi funerari appartenenti alla “cultura di Maikop” nota per i suoi eccezionali “kurgan”, tombe a tumulo che hanno restituito parure funerarie prestigiose e ricchissime, dove gli strumenti della vita quotidiana si affiancano a vasellame di prestigio e a gioielli in oro e pietre preziose. Di questa cultura un sito importante è la sepoltura di un adolescente dal villaggio Ulskogo (Ulyap), dove sono state rinvenute figurine di argilla e pietra, che consentono di ipotizzare legami con le culture del Mediterraneo.
Il secondo gruppo di materiali offre un’ampia esemplificazione dei connotati specifici della cultura di Koban (II-I millennio a.C.), che ci presenta i tratti caratterizzanti di una civiltà della più evoluta età dei metalli, a cavallo tra le fasi recenti dell’età del bronzo e la piena età del ferro. La mostra è promossa dal Comune di Cagliari e dal Museo Statale Ermitage con il Mibact-Soprintendenza Archeologia Sardegna e Polo Museale della Sardegna, con la Regione Sardegna e la Fondazione Banco di Sardegna in collaborazione con Ermitage Italia, curata da Yuri Piotrovsky, Marco Edoardo Minoja e Anna Maria Montaldo.
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