DOVE MANGIARE A CAGLIARI – GUIDA E CONSIGLI DEL GAMBERO ROSSO 2017
Dove mangiare a Cagliari: miniguida gastronomica alla città dei Bastioni
Pubblichiamo un articolo del Gambero Rosso dove si parla di Cagliari e delle sue eccellenze culinarie.
Cagliari, crocevia di culture
Girare per le vie di Cagliari è come fare un tuffo nella storia. Una città che ha accolto culture e popoli diversi che, passando di qui seguendo rotte commerciali e militari, si fermavano sedotti dalla bellezza della natura sarda. Dalla necropoli punica di Tuvixeddu all’Anfiteatro romano, dalla Basilica bizantina di San Saturnino al sistema di Bastioni dei pisani fino al piemontese palazzo Regio, Cagliari porta fieramente i segni delle comunità che l’hanno abitata dando vita a una cultura sincretica. Lungi da essere una “semplice” città di mare, è un centro urbano giovane e in perenne fermento, anche grazie alla sua storia.
La sua nascita si perde nel mito. La leggenda raccolta dallo scrittore latino Gaio Giulio Solino narra che Aristeo, figlio del dio Apollo e della ninfa Cirene, giunse sull’isola sarda dalla Beozia nel XV secolo a.C., accompagnato da Dedalo. Qui istruì le popolazioni su agricoltura e caccia, mise fine alle lotte delle varie tribù indigene e fondò Caralis (o Karalis), l’attuale Cagliari. Sempre secondo la leggenda fu proprio il compagno di viaggio di Aristeo a costruire le imponenti “opere dedalee”, ovvero i Nuraghe, le tipiche costruzioni coniche sparse per la Sardegna, tuttora fra le architetture più antiche e misteriose della storia europea.
Cosa vedere a Cagliari
“Città di pietra, nuda e in salita, simile a una Gerusalemme bianca”, le parole dello scrittore inglese David Herbert Lawrence, che nel 1921 descrive così Cagliari, rendono bene l’idea dell’impatto che questa città ha sul viaggiatore. È il bianco delle mura e delle alte torri medievali a dominare la vista: alla lucentezza delle imponenti architetture militari si contrappongono i colori caldi dei vicoli di Castello, l’antica cittadella, il verde-blu del mare, il rosa delle saline.
Non è facile visitare Cagliari in poco tempo, densa com’è di palazzi, chiese e monumenti di stili ed epoche diverse. Per gli amanti dell’arte religiosa la chiesa più importante è la Basilica di San Saturnino, la più antica della Sardegna, dedicata al patrono della città. Eretta nel V secolo e in parte ricostruita in età romanica (X secolo circa), è inclusa una necropoli paleocristiana che si estende nella parte sottostante, fino alla vicina chiesa di San Lucifero. Inoltrandosi nei vicoli di Castello, Casteddu per i cagliaritani, si arriva alla Cattedrale di Santa Maria Assunta e di Santa Cecilia, che riunisce una serie di stili architettonici diversi: edificata in romanico nel corso del 1200, la parte del tempio venne ricostruita secondo i dettami del barocco nel corso del ‘700 e conclusa negli anni ‘30 del ‘900 con la facciata neo romanica ispirata al duomo di Pisa. Altre due importanti chiese, nel quartiere di Stampace, sono la chiesa di San Michele e la Collegiata di Sant’Anna, entrambe in stile barocco.
La cupola della Cattedrale
Il Castello, le Torri, il Bastione Saint-Remy
Ma Cagliari è sede di splendide architetture militari, costruite in epoche diverse a difesa della città. Passeggiando per le vie di Castello è impossibile non notare le Mura e le Torri pisane, opere di fortificazione erette dai pisani a difesa dello storico quartiere fra XIII e XIV secolo: Torre dell’Elefante, Torre di San Pancrazio, Torre dello Sperone, Torre dell’Aquila. Oltre al Castello di San Michele, sull’omonimo colle, un’altra architettura nata per motivi militari e diventata un po’ il simbolo di Cagliari è il Bastione di San Remy, realizzato a opera dei piemontesi. Fu costruito alla fine del XIX secolo sulle mura antiche della città collegando fra loro i tre bastioni meridionali (Zecca, Santa Caterina e Sperone) in modo da unire Castello con i quartieri sottostanti di Villanova e Marina.
Bastione Saint-Remy
La spiaggia e il Parco delle saline di Molentargius
Cagliari gode di una splendida spiaggia abbastanza vicina al centro, nel quartiere Poetto. La costa si estende per 4 chilometri fra la Sella del Diavolo, promontorio la collega a Calamosca, e il quartiere di Quartu Sant’Elena. Se non siete amanti dei bagni di mare vi consigliamo di visitare comunque la zona: vi lascerà incantati la vista delle saline di Molentargius, dove al tramonto i fenicotteri rosa riposano protetti dal parco naturale.
I fenicotteri di Molentargius
Cosa mangiare a Cagliari
La gastronomia cagliaritana è influenzata dai numerosi scambi commerciali che il porto della città garantiscono da sempre, in particolare con pisani, genovesi e catalani. È una cucina povera e poco elaborata, in gran parte fatta dei prodotti del mare, ma in cui non manca qualche buona pietanza di carne.
Partiamo con il pesce. Per quanto riguarda i primi, uno dei piatti tipici di Cagliari è la fregula cun cociula (o cocciulas), la fregola con le arselle, chiamata anche cous cous sardo che consiste in piccole palline di grano duro e acqua, lavorate a mano e tostate nel forno. Sempre tra i primi, se visitate il Poetto non potrete non assaggiare gli spaghittus cun arrizzonis, gli spaghetti ai ricci di mare, che a volte vengono accompagnati anche da carciofi o asparagi selvatici. E poi ancora i malloreddus a sa campidanesa, i famosignocchetti sardi, conditi con un sugo a base di salsiccia di maiale e finocchietto.
Primo piatto o piatto unico, le zuppe, come la cassòla, preparata con il pescato del giorno, più crostacei e molluschi. Le cocciulas, che in sardo non indica solo arselle o vongole ma tutte le conchiglie, si ritrovano insieme alle cotzas cucinate a “sa schiscionera” (vongole e cozze in tegame). Un altro tipico piatto di mare della città è la burrida a sa casteddaia (burrida alla cagliaritana), a base di gattuccio marino condito con aceto e noci. Sempre a sa casteddaia si cucina l’aligusta, l’aragosta, appena sbollentata e insaporita con cipolle, sedano, carote, prezzemolo, olive, aceto, olio e limone.
Spaghetti con l’aragosta
Un posto speciale nella cucina della città è dedicato all’anguilla, cotta con l’alloro e servita con il pecorino, ma anche al capitone, che si fa arrostito, o alla murena, impanata nella farina di semola e fritta. Sempre nella farina di semola e poi fritti ci sono gli orziadas, gli anemoni di mare.
In città si può mangiare anche dell’ottima carne, soprattutto di cavallo. Una volta considerato una carne povera, viene ancora cucinata sulla brace e condita con aglio e prezzemolo. Sempre dalla tradizione povera abbiamo sa cordula, stomaco e intestini d’agnello cotti in tegame con i piselli, e sa busecca, trippa di manzo lessata e poi cotta in una salsa di pomodoro e menta, infine cosparsa di pecorino, con una preparazione che richiama quella romana.
Sebadas o seadas
Infine, il capitolo dei dolci, che Cagliari ha in comune con altre zone dell’isola. Due su tutti: le pardulas, in italiano formaggelle, piccole tortine ripiene di ricotta o di formaggio, e le sebadas oseadas, preparato con due crepes non troppo sottili di farina di semola, riempite di formaggio, in genere pecorino fresco, e scorza di limone, fritte in olio e cosparse di miele.
CONSIGLI DALLA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2017
Antica hostaria
Un indirizzo sicuro per chi ama la cucina di pesce strettamente legata alla tradizione sarda. Nel cuore del quartiere Marina, Antica hostaria propone piatti dalle linee pulite e dai sapori netti, utilizzando esclusivamente materie prime del territorio, ma senza dimenticare un pizzico di creatività. Interessante la selezione di formaggi locali. Buoni i dolci della casa. In carta etichette regionali e qualche piacevole sorpresa. Due Gamberi nella guida Ristoranti d’Italia 2017.
Cucina.eat
Un bistrot dal respiro internazionale a cura di Giuseppe Carrus e Alessandra Meddi, con lo chef Mauro Ladu che cucina a stretto contatto con i commensali. Un posto dove comprare anche oggetti di design e incontrare produttori e altri chef. La cucina è incentrata sui prodotti del mercato, che esalta le materie prime locali minimizzando sprechi e contenendo i prezzi. Qui si può fare la spesa, ci si può fermare per la colazione o un pranzo veloce, oppure optare per una tranquilla cena. Da qualche tempo, la cucina golosa di Boni è servita anche come street food, grazie all’ape targata Cucina.eat: il primo passo di un progetto che promette un’interessante evoluzione.
Dal Corsaro
Stefano Deidda prosegue nell’opera di modernizzazione di questo indirizzo storico, non solo per quanto riguarda il menu ma anche per il format. Una parte del locale è infatti Fork, un “easy restaurant” dedicato a una proposta gastronomica semplice e genuina. Il resto degli spazi resta invece legato alla cucina gourmet, servizio attivo solo a cena. Cura maniacale per la scelta degli ingredienti e per le tecniche sono gli elementi che contraddistinguono la cucina di Deidda. I dolci, creativi e leggeri, sono fatti a regola d’arte. Cantina in perenne evoluzione. Due Forchette nella guida Ristoranti d’Italia 2017.
La locanda dei buoni e dei cattivi
Un progetto di riqualificazione professionale per persone in difficoltà che diventa una trattoria di tutto rispetto: è la storia della Locanda dei buoni e dei cattivi. Nato per mano della Onlus Domus de Luna, negli anni si è distinto per qualità della cucina e per l’accoglienza. Il menu è costruito sui dettami della cucina tradizionale, con una predilezione per i piatti freschi e leggeri e un’attenzione particolare alla stagionalità. Proposte interessanti per vegetariani e vegani. Possibilità di soggiornare in una delle graziose stanze della locanda. Due Gamberi nella guida Ristoranti d’Italia 2017.
Luigi Pomata
Lo chef carlofortino Luigi Pomata è simbolo di creatività in continua espansione. Di recente a fianco del ristorante ha aperto Next, che sforna pizze, sfizi e panini sempre nel segno della qualità elevata a cui ha abituato i suoi clienti. La proposta del ristorante invece ruota intorno alla tradizione di pesce di Carloforte, ma con qualche incursione nel mondo della carne. Ma la cucina di Pomata è il regno del tonno, che si può assaggiare in mille varianti. Ottimi anche i dessert, golosi ma non pesanti. Carta dei vini ricca di etichette ricercate. Due Forchette nella guida Ristoranti d’Italia 2017.
CONSIGLI DALLA GUIDA PIZZERIE D’ITALIA 2017
Da Rita
Tre taglie per questa fragrante pizza dai condimenti creativi: piccola, media e grande. La pizzerie di Anna Rita De Maria è un indirizzo di riferimento, affollata ogni sera dell’anno. Le pizze sono croccanti fuori e morbide dentro, aromatiche e fragranti, tutte condite con prodotti locali. Ottimi i dessert della casa, semplici ma saporiti. Da bere birre artigianali. Prenotate, se volete evitare la coda. Uno Spicchio nell’a guida Pizzerie d’Italia 2017.
Framento
Il nome deriva da Su frammentu che in sardo vuol dire lievito madre. Dopo aver lasciato Oristano lo chef e pizzaiolo Pierluigi Fais ha deciso di aprire una pizzeria proprio nel capoluogo sardo. Gli impasti sono di qualità elevatissima, mentre i topping vengono realizzati in cucina per poi essere “posati” sulla pizza. La selezione di farine permette di creare un prodotto, dai bordi alti e morbidi, altamente digeribile, mentre gli ingredienti seguono le regole della stagionalità. Da bere solo bollicine, che siano vini, spumanti o champagne. Tre Spicchi nella guida Pizzerie d’Italia 2017.
Levante pizza e birra Rubiu
Distaccamento cagliaritano del brew pub Rubiu di Sant’Antioco, Levante propone una pizza fragrante e gustosa, con 4 tipi di impasto diverso fra cui scegliere. Il menu è suddiviso in una parte classica e una più creativa e, qua e là, si trova qualche proposta di cucina alternativa alla pizza, come taglieri di salumi e formaggi, insalate e crudi di mare. Da bere esclusivamente birra Rubiu. Si consiglia di prenotare. Due Spicchi nella guida Pizzerie d’Italia 2017.
CONSIGLI DALLA GUIDA STREET FOOD 2017
Bombas
Un’hamburgeria americana che sposa i gusti sardi. Le carni sono selezionate da allevamenti regionali, cotte al momento su piastre e griglie nella cucina a vista. Gli abbinamenti sono creativi e incentrati su prodotti locali di elevata qualità, il pane è soffice e fragrante. Ma qui non si fanno solo piatti salati: sono ottimi anche i dolci tradizionali.
La pizzetta d’oro
Da 40 anni in attività senza subire periodi di calo. La pizzetta d’oro è un punto di riferimento per chi vuole fare una pausa golosa in via della Pineta. Le pizzette tonde sono croccanti ma soffici al centro, sempre appena sfornate, con mozzarella filante di prima qualità. Non ci sono posti a sedere, ma potrete gustare la vostra pizzetta passeggiando, grazie al pratico incarto da asporto.
Pandemonio
Panini per tutti i gusti da Pandemonio, un locale frequentatissimo dai cagliaritani. Qui troverete prodotti locali selezionati con attenzione dei proprietari con cui “creare” il panino più adatto a voi, oppure potrete scegliere dal menu sulla lavagna, che cambia secondo le stagioni. L’ambiente è moderno e curato e, per mangiare il panino in tutta tranquillità, si può optare per uno dei tavoli interni al locale.
Stefino
Un indirizzo per gli amanti del gelato artigianale. La naturalità degli ingredienti e la stagionalità sono alla base della proposta di questo locale (che conta punti vendita anche fuori dalla Sardegna), che conquista i clienti anche con un servizio allegro ma professionale. Il gelato di Stefino è leggero e non eccessivamente dolce e, oltre ai gusti classici, sono diverse le varianti creative da assaggiare. Nei mesi estivi granite siciliane fatte a regola d’arte.
CONSIGLI DALLA GUIDA PASTICCERI&PASTICCCERIE 2017
Chez Les Negres
Una pasticceria di stampo classico per la famiglia Miceli, punto di riferimento della città da tanti anni. Qui troverete dolci tradizionali regionali e nazionali fatti a regola d’arte, con materie prime di alta qualità. Molte delle torte sono da ordinare, ma l’assortimento di mignon, lievitati e dolci non manca. Anche sul versante salato la proposta è varia: dagli snack ai tramezzini, dai soufflé alle pizzette. Disponibile anche per catering e servizi a domicilio. Due Torte nella guida Pasticceri&Pasticcerie 2017.
Origins
Un locale polifunzionale per il progetto di Gianluca Aresu, figlio di Giuseppe Aresu, noto proprietario della Pasticceria piemontese. La proposta parte dalla colazione e arriva fino all’aperitivo e alla cena, anche se è la pasticceria il punto di forza del locale. Le grandi vetrine al centro del locale mettono in mostra ottimi mignon, lievitati, praline, torte monoporzione e cioccolato. Al piano superiore una scuola di cucina per insegnare ad appassionati l’arte della pasticceria. Due Torte nella guida Pasticceri&Pasticcerie 2017.
Pasticceria piemontese
I cannoncini alla crema della Pasticceria piemontese sono un’istituzione per tutta la città. Malgrado l’aspetto un po’ retrò, questa pasticceria della famiglia Aresu non subisce mai flessioni, grazie agli standard elevati che garantisce. Il punto di forza è il cioccolato, dalle praline alle tavolette, dai dolci al cucchiaio alle sculture. Ma il resto dell’offerta non è da meno: ottimi lievitati e croissant al burro sfogliati perfettamente, fragranti krapfen, gustose conchiglie e brioches. Invitante anche l’offerta salata. Due Torte nella guida Pasticceri&Pasticcerie 2017.
Pasticceria Pirani
Un buon indirizzo per paste e torte d’asporto ma anche per la colazione. Ottime le frolle, le torte monoporzione, le crostate alla frutta. Sempre piacevoli i mignon, sia in versione dolce che salata, mentre nei primi mesi dell’anno le zeppole, fritte in maniera impeccabile, rubano la scena al resto della produzione. All’interno del locale qualche tavolo per sedersi a prendere un tè o una cioccolata calda. Una Torta nella guida Pasticceri&Pasticcerie 2017.
CONSIGLI DALLA GUIDA BAR D’ITALIA 2017
Antico caffè dal 1855
Ai piedi del Bastione Saint Remy, è un indirizzo sempre frequentato da cittadini e turisti. L’offerta sul caffè è di qualità, con prodotti aromatici e intensi, estratti al meglio. Buona anche l’offerta per la colazione, con lievitati e brioches profumati, sempre appena sfornati. Interessante l’offerta per il pomeriggio, sia sul versante dolce con tè, cioccolate calde, tisane e pasticcini, che sul salato con snack, panini e tramezzini. Possibilità di pranzare o cenare con piatti della tradizione locale. Due Chicchi e Due Tazzine nella guida Bar d’Italia 2017.
Caffè genovese 1838
Un bellissimo dehors esterno che da sulla Basilica di San Saturnino rende questo posto l’ideale per chi volesse godersi una pausa caffè o un momento di relax. L’espresso è elegante, con aromi di cioccolato e nocciola, il cappuccino avvolgente e cremoso. La pasticceria è il fulcro dell’attività e, insieme al gelato, uno dei punti forti del bar. Nel pomeriggio tè, tisane e cioccolate abbinate a pasticcini mignon e biscotteria classica. Interessante anche l’offerta per l’aperitivo con ampia scelta di calici e cocktail, oltre a sfizi salati di tutto rispetto. Due Chicchi e Due Tazzine nella guida Bar d’Italia 2017.
Caffè svizzero
Una location unica per questo locale all’interno di uno dei palazzi antichi più suggestivi di Cagliari. L’espresso, estratto alla perfezione, è equilibrato e aromatico, con un’elegante aroma di nocciola, il cappuccino vellutato e intenso. Da abbinare agli ottimi lieviti e alle paste che vengono da una pasticceria locale. Buona l’offerta anche per l’aperitivo, con un grande assortimento di specialità salate, numerosi vini alla mescita e una lunga lista di cocktail. Tre Chicchi e Due Tazzine nella guida Bar d’Italia 2017.
Les plus bon
Insegna frequentatissima con 3 punti vendita. Oltre alla classica colazione dolce qui potrete trovare fin dal mattino snack di ogni tipo: focacce, pani speciali, grissini. Il caffè, da accompagnare con ottimi lievitati, è intenso, il cappuccino cremoso e ben montato. A pranzo si continua con crostoni, bruschette, insalate, panini e piatti freddi, anche per vegani e vegetariani. Due Chicchi e Due Tazzine nella guida Bar d’Italia 2017.
Tramer
Uno dei locali storici più antichi, la sua nascita risale al 1857, ma che si rinnova ogni anno e garantisce standard qualitativi elevatissimi. Il caffè, unico per aroma, estrazione ed equilibrio, e i cappuccini, densi e vellutati, si abbinano ai lieviti dorati e soffici sfornati dalla pasticceria. Ma la vera specialità della casa è il dolce alla meringa con panna, da mangiare sia a colazione che a merenda. Interessante anche l’offerta salata, anche se non troppo ampia. Tre Chicchi e una Tazzina nella guida Bar d’Italia 2017.
indirizzi
Antico caffè dal 1855 | Cagliari | piazza Costituzione, 10/11 | tel. 070 658206 | www.anticocaffe1855.it
Antica hostaria | Cagliari | via Cavour, 60 | tel. 070 665870 | www.anticahostaria.it
Bombas | Cagliari | via Università, 37 | tel. 070 753 4511 | www.facebook.com/Bombas-hamburgeria-sarda-1548937982019107
Caffè genovese 1838 | Cagliari | via del Logudoro, 29 | tel. 070 654843
Caffè svizzero | Cagliari | largo Carlo Felice, 6 | tel.
Chez Les Negres | Cagliari | via S. Sonnino, 175 | tel. 070 654997 | www.chezlesnegres.it
Cucina.eat | Cagliari | piazza Galileo Galilei, 1 | tel. 070 099 1098 | www.shopcucina.it
Da Rita | Cagliari | via Pierluigi da Palestrina, 92 | tel. 070 498044 | www.facebook.com/pages/Pizzeria-Da-Rita/121522481236587
Dal Corsaro | Cagliari | viale Regina Margherita, 28 | tel. 070 664318 | www.facebook.com/Ristorante-Dal-Corsaro-297630203614168
Framento | Cagliari | corso Vittorio Emanuele | tel. 070 682013 | www.framento.it
Stefino | Cagliari | via Giovanni Maria Dettori, 30 | tel. 366 271 9187 | www.facebook.com/pages/Stefino-Gelateria-Artigiana/208500112508890
La locanda dei buoni e dei cattivi | Cagliari | via Vittorio Veneto, 96 | tel. 070 734 5223 | www.locandadeibuoniecattivi.it
La pizzetta d’oro | Cagliari | via della Pineta, 29 | www.facebook.com/pages/Pizzetta-DOro/164730550208104
Les plus bon | Cagliari | via Giolitti 13 | tel. 070.652976 | www.leplusbon.com
Les plus bon | Cagliari | piazza L’Unione Sarda | tel. 070.2099121 | www.leplusbon.com
Les plus bon | Cagliari | via Piemonte 2 angolo piazza Kennedy | tel. 070.498833 | www.leplusbon.com
Levante pizza e birra Rubiu | Cagliari | via Ottone Bacaredda, 101 | tel. 329 658 7545 | www.facebook.com/Levante-Pizza-e-Birra-Rubiu-861750697246261
Luigi Pomata | Cagliari | viale Regina Margherita, 18 | tel. 070 672058 | www.luigipomata.com
Origins | Cagliari | largo C. Felice, 16 | tel. 070 204393 | www.originis.it
Pandemonio | Cagliari | piazza Repubblica, 8 | tel. 070 800 2833 | www.facebook.com/pg/PandemonioPanini/about/?ref=page_internal
Pasticceria piemontese | Cagliari | via Cocco Ortu, 39| tel. 070 41365 | www.facebook.com/Pasticceria-Piemontese-128925650469005
Pasticceria Pirani | Cagliari | via Pacinotti,11 | tel. 070 493378 | www.facebook.com/pasticceriapirani
Tramer | Cagliari | piazza Martiri d’Italia, 11 | tel. 070 652828 | www.facebook.com/pages/Tramer-Caffé/576181969171358
a cura di Francesca Fiore
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