BATASH N.1 – THEANDRIC TEATRO NON VIOLENTO – PIRRI – 21 MARZO – 7 APRILEBATASH N.1 – THEANDRIC TEATRO NON VIOLENTO – PIRRI – MARCH 21 TO AVRIL 7 Reviewed by admin on . Theandric Teatro Nonviolento, Auditorium Liceo Artistico, via Generale Cantore, 62 Pirri 21 MARZO - 7 APRILE Sceno-mostra a cura di Efisio Carbone mostra person Theandric Teatro Nonviolento, Auditorium Liceo Artistico, via Generale Cantore, 62 Pirri 21 MARZO - 7 APRILE Sceno-mostra a cura di Efisio Carbone mostra person Rating:

BATASH N.1 – THEANDRIC TEATRO NON VIOLENTO – PIRRI – 21 MARZO – 7 APRILEBATASH N.1 – THEANDRIC TEATRO NON VIOLENTO – PIRRI – MARCH 21 TO AVRIL 7

BATASH

Theandric Teatro Nonviolento, Auditorium Liceo Artistico, via Generale Cantore, 62 Pirri

21 MARZO – 7 APRILE

Sceno-mostra a cura di Efisio Carbone

mostra personale di Batash

Vernissage giovedì 21 marzo (equinozio di primavera) ore 23.30,
<si consiglia ai partecipati di portare un cuscino e una tazza!>

Nel corso del Vernissage seguiranno diversi eventi:
un momento di condivisione sonora a cura di Francesca Soru che suonerĂ , tra gli altri strumenti, le campane tibetane.
Giusi Palomba eseguirĂ  un “cerchio di luce”, rito propiziatorio legato all’Equinozio di Primavera.
Maria Virginia Siriu interpreterĂ  in scena i pensieri di Batash

Interverranno:
Batash
Maria Virginia Siriu, attrice e regista
Giusi Palomba, naturopata
Francesca Soru

Allestimenti:
Cristina Muscas
Francesca Pitzalis

Musiche:
Alberto Picciau

Donna, sciamana, artista, Batash costruisce il suo Nemeton (spazio sacro) tra i fondali e le quinte mobili di un teatro per accompagnarci nell’affascinante mondo dell’arte olistica. Artisti come Pollock o Joseph Beuys hanno avuto legami profondi con lo sciamanesimo, sarebbe operazione impossibile capire la loro arte se di ciò non si tenesse conto. Proprio Beuys, in occasione di una sua intervista ebbe a dire: “Io pongo domande, metto sulla carta forme di linguaggio, così come forme di sensibilitĂ , di intenti e di idee, e lo faccio con lo scopo di stimolare il pensiero. Per di piĂą desidero non soltanto stimolare gli altri, ma anche provocarli.” Crediamo che Batash, e il suo Manifesto lo conferma, sia nello stesso spirito. L’opera d’arte, giĂ  di per sĂ© enigmatica, rimane muta e silenziosa se non ci predisponiamo all’ascolto. Il risveglio della coscienza passa attraverso un esercizio di creativitĂ . Ecco perchĂ© la mostra di Batash si compie dentro la scena: lo spettatore deve svolgere il ruolo attivo di attore. Poco piĂą di venti dipinti, di dimensioni molto variabili, accennano a un sapere profondissimo conquistato con lo studio e la meditazione , conservano le tracce di un rito sacro. Pittura medianica condotta con automatismi in stato di trance, da cui deriva un accostamento all’espressionismo lirico astratto e, in alcuni casi all’informale. Ma non solo. Molta simbologia meditata poichĂ© i simboli proiettano l’uomo nel mondo del sacro. La svastica, ovviamente nel suo antichissimo significato religioso e propizio delle filosofie orientali, e la spirale, sua firma, che tra i numerosi significati racchiude quello del viaggio interiore, un percorso, questo, che Batash sta compiendo e che oggi intende rivelare ai nostri sensi. Proust ammonisce : “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.
Efisio CarboneBATASH

Nonviolent theandric Theatre, Auditorium Art School, by General Cantore, 62 Pirri

March 21 to April 7

Sceno-curated by Efisio Coal

exhibition of Batash

Vernissage Thursday, March 21st (spring equinox) 23.30,
“><yes participatory advised to bring a pillow and a tazza!>

During the Vernissage follow different events:
a time of sharing sound by Francesca Soru who will play, among other instruments, singing bowls.
Giusi Palomba will “circle of light” rite linked to the Spring Equinox.
Maria Virginia Siriu interpret the scene’s thoughts Batash

Speakers:
Batash
Maria Virginia Siriu, actress and director
Giusi Palomba, naturopath
Francesca Soru

Features:
Cristina Muscas
Francesca Pitzalis

Music by:
Alberto Picciau

Woman, shaman, artist, Batash builds his Nemeton (sacred space) between the seabed and the scenes of a theater furniture to accompany us to the fascinating world of art holistic. Artists like Pollock and Joseph Beuys had ties with shamanism, it would be impossible to understand the operation of their art if this is not taken into account. Just Beuys, during an interview, he said: “I ask myself questions, I put on paper forms of language, as well as forms of sensibility, intentions and ideas, and I do so with the purpose of stimulating thought. For the most want not only inspire others, but also to provoke them. “We believe that Batash, and his manifesto confirms it is in the same spirit. A work of art in itself enigmatic, remains silent and quiet if you do not prepare them listening. awakening of consciousness goes through an exercise in creativity. Batash is why the show takes place in the scene: the viewer must play an active role as an actor. Slightly more than twenty paintings, very variable in size, hint at a deep knowledge gained through study and meditation, show traces of a sacred ritual. Painting mediumship conducted with automation in a trance, from which a lyrical abstract expressionism approach and, in some cases informal. But only. Much symbolism meditated since symbols cast man in the world of the sacred. The swastika, of course, in its ancient religious meaning and propitious of Eastern philosophies, and the spiral, his signature, that among the numerous meanings that encloses the inner journey a path it, which is making Batash and now wants to reveal to our senses. Proust warns: “The real voyage of discovery consists not in seeking new landscapes, but in having new eyes.”
Efisio Coal

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