ALLA SCOPERTA DEI TESORI DIMENTICATI DI DECIMOPUTZU – DOMENICA 22 MARZO 2015
Anche senza mare un tuffo è assicurato!
Domenica 22 l’Associazione Amici di Sardegna organizza una visita guidata assai suggestiva a Decimoputzu.
Grazie al lavoro di Silvia Piras nel corso della giornata Domenica 22 l’Associazione Amici di Sardegna organizza una inedita visita guidata a Decimoputzu.
Nel corso della giornata ci immergeremo nell’antica storia di questi misteriosi territori.
In un paesaggio limpido e con la natura che risveglia i suoi colori in questi primi giorni di Primavera, sul grande pianoro campidanese e a ridosso di incantate montagne, dimora di antichi avi fin dal neolitico, vi porteremo alla scoperta di quei siti che sono stati individuati per l’insediamento di differenti popoli alla ricerca della tranquillità tra fertili pianure e abbondanti corsi d’acqua: è Decimoputzu, una nuova tappa, mai vista prima, il luogo in cui il Taramelli 100 anni fà scopriva il tesoro dei bronzi del ripostiglio di Monte Idda.
Programma:
1a tappa
ore 9.00 a Decimoputzu incontro ingresso del paese provenendo da Villaspeciosa, alla madonnina, lato sinistro, appena dopo il cimitero.
2a tappa i Menhir di perda Sì.
Conosceremo gli antichi popoli neolitici, guerrieri e forgiatori d’armi, che hanno abitato questi luoghi attraverso la visita dei menhir di Perda Sì, testimonianza di uno dei 5 villaggi prenuragici che si concentravano nell’attuale territorio di Decimoputzu; qui vi parlerò della Tomba dei Guerrieri che ha custodito le spoglie di 198 avi di un villaggio neolitico esistito per oltre 1500 anni, oltre 6000 anni fà e giunti fino a noi intatti per raccontarci il procedere di quei tempi.
3a tappa il tempio.
Breve visita ai resti del tempio a mègaron dimenticato; una testimonianza importante del culto delle acqua. Saremo i pionieri e scopritori del tempio a mègaron più a sud di tutta la Sardegna.
4a tappa inizio trekking a Monte Idda:
Procederemo con la salita fino a Sa Perdera da dove si estraevano i massi di granito per la costruzione dei villaggi fin dal neolitico e qui vedremo ancora i segni di lavorazione lasciati dagli antichi maestri della pietra.
Sulla sommità del monte alla scoperta dei luoghi in cui 100 anni fà fu rinvenuto un immenso tesoro di manufatti in bronzo che oggi è esposto al Museo Archeologico di Cagliari: il famoso ripostiglio di Monte Idda del Taramelli, i resti di quella che probabilmente era una delle più importanti fonderie della zona. Qui ognuno di noi potrà essere per un giorno uno scopritore di altri piccoli tesori nascosti fra l’erba e a ridosso delle magnifiche e numerose mura del villaggio nuragico che un tempo si ergeva a dominare a 360° un paesaggio dai confini illimitati, maestoso e magico.
Pranzo al sacco sul cucuzzolo tempo permettendo (alternativa presso la struttura sportiva del tiro al volo ubicata nei pressi).
Sulle cime di Monte Idda si parlerà di Decimoputzu e di come è oggi, la sua economia, l’origine del cibo sulle vostre tavole.
Durante la discesa ammireremo le fioriture primaverili, il silenzio, il suono dei campanacci delle capre; vi racconterò di un paesaggio sempre fertile e florido, ricco di fonti d’acqua, di pozzi e fiumi e ad un tratto sarete vestiti di pelli, coi vostri pugnali nel fodero pienamente calati in un ambiente che forse non ha subito tanti cambiamenti nei millenni.
5a tappa Fanaris, inizio secondo trekking
Scaleremo un suggestivo massiccio granitico per scoprire i resti di una fortezza nuragica complessa, ancora da esplorare, della quale ancora non si sa molto, ma vi basti sapere che ben 9 sono gli ambienti che la compongono, un complesso che si presume sia più grande del nuraghe di Barumini. Avremo modo di constatare la potenza di un popolo che qui un tempo imperava. Con belle vallate viste dall’alto si parlerà della transumanza, di come ogni anno fino alla fine del 1800 i pastori fonnesi, prima di insediarvisi definitivamente, affrontavano il lungo viaggio verso i fertili pendii di Decimoputzu.
6a tappa (facoltativa, dipenderà dalle energie residue del gruppo)
Lungo la via del rientro ci recheremo nelle vicinanze, presso il complesso campestre della Chiesa di San Basilio Magno di Cesarea di Cappadocia. Qui una sosta con la storia della tradizione del culto ad esso dedicato.
Qui si parlerà degli usi e dei costumi di una Decimoputzu di inizio secolo, e la storia commovente di un bando per l’uva più buona.
7a ed ultima tappa dall’artista.
L’escursione termina con un aperitivo presso la casa-galleria e laboratorio artistico, dove avrete modo di vedere come vive l’artista Silvia Piras (anche futura guida turistica), cosa produce e di come vede le cose espresse attraverso la propria arte.
Vi aspettiamo!
Raccomandazioni:
– 6 spostamenti in auto, le vie di campagna sono strette ed occorrerà parcheggiare ogni volta a bordo strada e con le auto ben allineate. Pertanto sarà consigliabile utilizzare il numero minore di auto. No autobus. Solo minibus.
– 2 Scalate, Monte Idda e Castedd’e Fanaris. Tassativamente obbligatorie: scarpe da trekking e zaino con acqua (bere non è una debolezza è una necessità che rinvigorisce e non rallenta il gruppo), non indossare maglie che potrebbero impigliarsi ai cespugli ne pantaloni troppo leggeri per proteggere le gambe (ci inoltreremo per un breve tratto in mezzo all’alta vegetazione di lentischi e olivastri)
– 2 soste, una pausa pranzo al sacco a Monte Idda, e una sosta relax presso San Basilio, dotati di servizi igienici.
- Orario dell’incontro 9.00
Colazione e caffè nei pressi a piedi.
– Pausa pranzo (Pranzo al sacco) ore 13.00
– Presunto termine ore 18.00
Difficoltà : media
A chi è rivolto: adulti in forma fisica
Non è opportuno portare cani al seguito (le greggi della zona hanno i loro cani pastore che potrebbero non gradire la presenza di altri cani)
Per coloro che partono da Cagliari l’appuntamento è alle ore 8,15 con partenza ore 8,30 in via Sassari angolo Piazza Matteotti lato ARTS/Ingresso parcheggi Ferrovie.
Il contributo per i soci escursionisti è di 10 euro.
Per informazioni: 3471702430, Silvia Piras
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