I MONOLOGHI VIETATI – T.OFF – CAGLIARI – VENERDI 25 MARZO 2016
Come essere pienamente “sul pezzo”, con una tematica di stringente, scottante e, in molti casi, tragica attualità. I MONOLOGHI VELATI, di Adelheid Roosen, è il nuovo appuntamento per CIAO MASCHIO!, la rassegna di voci femminili firmata da La Fabbrica Illuminata, con la direzione artistica di Marco Parodi.
Dopo “Penelope” (di Antonia Brancati), “Il bell’indifferente” (di Jean Cocteau), il mito di Clitennestra (rivisitato da Christine Bruckner e Marguerite Yourcenar), venerdì 25 marzo, in duplice rappresentazione, alle 18 e alle 21, allo Spazio T. Off di via Nazario Sauro a Cagliari, si terrà la prima nazionale dello spettacolo della commediografa, drammaturga e regista olandese, la risposta musulmana ai celebri “Monologhi della vagina”, opera teatrale di successo di Eve Ensler, che debuttò a Broadway nel 1996. In scena, sotto la regia di Parodi, tre attrici di punta del panorama regionale: Elena Pau, Marta Proietti Orzella, Monica Zuncheddu. I costumi sono di Salvatore Aresu, la consulenza musicale di Irma Toudjian.
Desiderio, paura, vergogna, omosessualità: al centro de I MONOLOGHI VELATI c’è l’intimità delle donne musulmane esplorata da Adelheid Roosen, che ha intervistato una settantina di donne tra i 17 e gli 85 anni, residenti in Olanda ma provenienti da Marocco, Tunisia, Pakistan, Egitto e Somalia.
Roosen ha iniziato a contattare decine di musulmane di diversa estrazione sociale, chiedendo di parlare della loro relazione con il piacere, la tradizione, il Corano, lo stupro, la maternità, l’omosessualità, la circoncisione, il desiderio. Lo scopo, come ha precisato l’autrice olandese, è soprattutto quello “di esplorare attraverso il teatro la scoperta dell’altro, smontando i pregiudizi che le diverse culture possono avere rispettivamente una nei confronti dell’altra”. I MONOLOGHI VELATI, in prima assoluta per l’Italia, rappresentano dunque un’apertura al dialogo fra culture ma anche fra generazioni differenti: fra le madri delle giovani immigrate di seconda generazione, che vedono la doppia cultura delle proprie figlie come un elemento di rottura, e queste ultime, che devono accettare la loro “doppiezza culturale” senza complessi.
Biglietto intero 10 euro; ridotto 7 euro. Si consiglia la prenotazione: tel. 392 0778328
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