MDLSX – TEATRO MASSIMO – CAGLIARI – 29-30-31 GENNAIO 2016
Teatro Massimo sala M2
29/30 gennaio ore 19.00
31 gennaio ore 21,00
tariffa XS (7€ intero – 5€ ridotto)
durata 80′
con Silvia Calderoni
regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
drammaturgia Daniela Nicolò e Silvia Calderoni
suoni Enrico Casagrande
in collaborazione con Paolo Baldini e Damiano Bagli
luce e video Alessio Spirli
produzione Motus 2015
in collaborazione con La Villette – Résidence d’artistes 2015 Parigi, Create to Connect (EU project) Bunker/ Mladi Levi Festival Lubiana, Santarcangelo 2015 Festival Internazionale del Teatro in Piazza, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, MARCHE TEATRO
con il sostegno di MiBACT, Regione Emilia Romagna
MDLSX è ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, algender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria. Di “appartenenza aperta alle Molteplicità” scriveva R. Braidotti in On Becoming Europeans, avanzando la proposta di una identità post-nazionalista… Ed è verso la fuoriuscita dalle categorie – tutte, anche artistiche – che MDLSX tende. È uno “scandaloso” viaggio teatrale di Silvia Calderoni che – dopo 10 anni con Motus – si avventura in questo esperimento dall’apparente formato del D-j/Vj Set, per dare inizio a una esplorazione sui confini che si catalizzerà, nel 2017, in Black Drama (un musical tragico).
In MDLSX collidono brandelli autobiografici ed evocazioni letterarie e sulla confusione tra fiction e realtà MDLSX oscilla – da Gender Trouble a Undoing Gender. Citiamo Judith Butler che, con A Cyborg Manifesto di Donna Haraway, ilManifesto Contra-sexual di Paul B. Preciado e altri cut-up dal caleidoscopico universo dei Manifesti Queer, tesse il background di questa Performance-Mostro.
Il nome Motus evoca di per sé un’immagine in movimento, dai contorni sfocati e confusi con i paesaggi… profilo tormentato da irriducibili sommosse interne.
Per la compagnia Motus – fondata nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò – non ci sono confini, nessuna frontiera tra Paesi, momenti storici o discipline; nessuna separazione tra arte e impegno civile. Liberi pensatori, portano i loro spettacoli nel mondo, lavorando per mescolanze di formati espressivi, animati dalla necessità di confrontarsi con temi, conflitti, ferite dell’attualità.
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