Libertà, sicurezza, controllo: il dilemma di PATRIOT ACT

Un uomo riceve una lettera, un invito a presentarsi per il casting di un reality show in cui l’uomo più patriottico d’America verrà premiato con un milione di dollari. La procedura di ammissione è complicata: visite mediche, valutazione psicologica e tante, tante domande (alcune molto personali). Ma – assicura l’intervistatrice – “è il solo modo di partecipare al programma. Devono farlo tutti. E lo fanno tutti.”

E’ questo il contesto di PATRIOT ACT – il Patriota Americano, atto unico che andrà in scena in due repliche (alle 19 e alle 21) domenica 20 settembre al Teatro Sant’Eulalia di Cagliari, interpretato e diretto da Giorgia Barracu e Alessandro Fulvio Bordigoni, con musiche originali di Stefano Ancis. Lo spettacolo si configura come conclusione di un percorso di ricerca sul teatro politico iniziato a gennaio di quest’anno e che ha visto i due attori cagliaritani impegnati nella traduzione e nell’adattamento del testo originale del drammaturgo statunitense Charles A. Duncombe, in stretto contatto con l’autore.

Lo stesso Duncombe, in un videomessaggio inviato agli spettatori cagliaritani (https://youtu.be/4yXhxA5JaGM ), spiega i temi fondamentali di questo testo, insignito nel 2004 con il Fratti/Newman Award for Political Playwriting:

“Le idee e i conflitti in quest’opera, che io scrissi più di dieci anni fa sono ora, sfortunatamente, più importanti che mai. Vogliamo che il governo ci mantenga al sicuro, ma che prezzo ha la sicurezza che cerchiamo? Se vogliamo una società libera, quanto è grande il rischio che questo implica? Se vogliamo la privacy, che pericoli siamo disposti ad accettare per mantenerla?”

“La cosa più facile da fare sarebbe semplicemente evitare di farsi queste domande. Potremmo semplicemente avere fiducia che i nostri governi facciano sempre il nostro bene, ma io non credo che nessuno di noi voglia fare questo. La cosa migliore che possiamo fare è continuare a farci queste domande, anche se sono difficili. E rendere migliore la verità.”