SHORTIME – CENTRO LABER – BERCHIDDA – SABATO 27 DICEMBRE 2014
Si comincia alle 18,30 con un laboratorio per bambini sulla traccia di “Offrimi il cuore“, il progetto multimediale di Antonello Fresu che chiama musicisti, danzatori, artisti visivi e performer a improvvisare con i rispettivi strumenti sul suono del proprio cuore, captato in diretta con un ecocardiografo. Stavolta, il nucleo della performance sarà il battito dei cuori di un gruppo di bambini di Berchidda, mentre il compito di suonare su questa base pulsante spetterà a Paolo Fresu e ai musicisti del gruppo INsetto (che torneranno protagonisti anche del concerto in programma a fine serata, alle 23,30).
Il vino, prodotto principe dell’agricoltura di questo angolo di Sardegna, offre invece lo spunto per la “degustazione raccontata” in programma alle 19,30: due degli ospiti della serata, il regista Ferdinando Vicentini Orgnani e ancora Paolo Fresu, vengono chiamati a raccontare le rispettive esperienze con il “nettare di Bacco”, in un confronto proposto in collaborazione con il Museo del Vino di Berchidda. È quasi un prologo al successivo appuntamento in scaletta: la proiezione (alle 20,30) di “Vinodentro”, il recente film diretto da Vicentini Orgnani, appunto, e con le musiche di Fresu, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Fabio Marcotto. Nel cast Vincenzo Amato, Giovanna Mezzogiorno, Pietro Sermonti, Lambert Wilson e Daniela Virgilio.
La musica sale nuovamente in cattedra alle 23 con gli INsetto, collettivo di base a Bologna nato nel 2012 come sviluppo e ampliamento dell’InDuo Band e che spazia tra funk, jazz, blues e rock psichedelico. È di quest’anno il progetto “Un Disco Un Mese” che li ha portati a esibirsi in un locale bolognese presentando, a cadenza mensile, la loro personale reinterpretazione di quattro diversi album fondamentali della storia del rock: “Meddle” dei Pink Floyd, “Unplugged in New York” dei Nirvana, “At Folsom Prison” di Johnny Cash e quello che proporranno a Berchidda, “Abraxas” di Carlos Santana. Con Andrea Faidutti (chitarra, basso, voce, effetti), Giuseppe Calcagno (chitarra, effetti, voce), Fabio Arcifa (percussioni, chitarra, voce), Filippo Orefice (sax), Mirko Cisilino (tromba, trombone, moog, tastiere) e Salvo Privitera (batteria), un ospite d’eccezione: Paolo Fresu alla tromba e al flicorno.
Altri momenti e proposte arricchiscono la lunga serata di sabato 27. Visibile in loop, nel foyer del Centro Laber, una rassegna di video sul tema dei piedi e del camminare, leitmotiv delle attività di quest’anno targate Time in Jazz. “A land in between“ è un documentario a più mani di Sandrine Amiel, Micaela Cauterucci, Valentina Corona, Leonard Cortana, Carole Labouze, Gabriele Meloni, Giovanni Pintus, Marco Spanu e Ivan Tcherevatchenkoof, prodotto da Movieng Sardinia, Inform’Art e con il contributo della Commissione europea e dell’Agenzia nazionale italiana per il progetto Youth in Action. Realizzato tra Italia e Francia, mette a confronto l’esperienza di vita di chi ha lasciato la Sardegna per cercare a Parigi una vita migliore, con quella di chi non ha voluto spostarsi dall’isola. “Momenti” è invece una sorta di diario filmato della scorsa edizione (la ventisettesima) di Time in Jazz, dalla quale provengono anche le immagini di “Greenwalk” che documentano, con la regia di Antonio Cauterucci, l’omonimo progetto realizzato durante il festival in partnership con diversi esperti del settore del “camminare”: istruttori e appassionati di nordic walking, fitwalking, trekking e arrampicata (Mauro Pirino, Morena Gasparinetti e Bachisio Faedda della Scuola Sarda del Cammino, Monica Deiana della Scuola Italiana Nordic Walking, Walter Piras e Enrica Brianda dell’associazione Nordic Walking Italia), hanno accompagnato a piedi il pubblico dei concerti attraverso suggestivi percorsi nei dintorni di Berchidda, proponendo una riflessione generale sulla salute fisica e la mobilità degli esseri umani, i benefici del camminare e i suoi vantaggi sociali, psico-fisici e ambientali.
Completa il palinsesto di “Shortime” una serie di momenti espositivi: “Terramusica” propone una selezione di fotografie tratte dal ricchissimo archivio di Time in Jazz che raccontano momenti, paesaggi, luoghi e persone della storia, ormai quasi trentennale, del festival di Berchidda. Una storia testimoniata anche da “TJ Wine Collection”, un’esposizione delle bottiglie dei vini del territorio che hanno accompagnato le diverse edizioni del festival riportandone l’immagine sull’etichetta. “Trattas” è invece un tributo a Lillino Fresu, scomparso lo scorso giugno, che proprio in questi giorni avrebbe compiuto novant’anni: una serie di installazioni audiovideo per un viaggio nell’immaginario e nei suoni della lingua del papà di Paolo e Antonello Fresu, nella sua incontenibile curiosità e la sua voglia di scoprire e indagare la natura, le cose, le parole e i loro significati. E, infine, “I luoghi del jazz”, una presentazione grafica con pannelli e corner esplicativo di questo nuovo progetto di partenariato che riunisce sette diverse realtà associative no profit operanti nel settore della promozione della musica jazz in Italia: Ancona Jazz, l’associazione Polyphonia di Barga, l’associazione culturale musicale Locomotive di Lecce, l’Onyx Jazz Club di Matera, Novara Jazz e l’associazione culturale Musica Moderna di Thiene, oltre all’associazione Time in Jazz di Berchidda. L’idea è di creare una rete di luoghi “stabili”, un circuito organizzato attorno a poli di aggregazione artistica e hub creativi con l’obbiettivo, in particolare, di sostenere e promuovere attività formative e didattiche, organizzare eventi, creare progettualità , condividere know-how ed esperienze tra docenti, allievi e pubblico.
Organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport), della Fondazione Banco di Sardegna e del Comune di Berchidda, con la collaborazione di Fare cinema, Movieng Sardinia, Commissione europea, Agenzia Nazionale Italiana, Inform’Art, Museo del Vino e isolasenzatitolo, la sesta edizione di “Shortime” è anche il primo della serie di eventi previsti da Time in Jazz con il sostegno del GAL Alta Gallura – Gallura nell’ambito di un progetto di pubblicizzazione e promozione del territorio attraverso iniziative di innovazione e comunicazione delle attività culturali: un progetto che si completerà il prossimo giugno e che mira a dare vita e rendere efficiente e funzionale una rete sul territorio in grado di mettere in comunicazione enti per la promozione socio-culturale e turistica (associazioni culturali, enti privati di ricettività e promozione turistica, enti pubblici del settore, cooperative operanti in ambito turistico) per accrescere il potenziale degli eventi, dei luoghi di interesse archeologico, naturalistico, storico del territorio, aumentandone la visibilità e la visitabilità .
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