ZITTI ZITTI – TEATRO ACTORES ALIDOS – QUARTU S.ELENA – DOMENICA 31 AGOSTO 2014 SHUT UP SHUT UP – ACTORES ALIDOS THEATRE – QUARTU S.ELENA -SUNDAY AUGUST 31,2014

Si conclude la Rassegna per Famiglie “Il Teatro delle Meraviglie” organizzata dal Teatro Actores Alidos, con il contributo del Comune di Quartu, con lo spettacolo “Zitti Zitti” vincitore del Premio del Pubblico al Roma Fringe Festival.

“Zitti Zitti”, con la regia di Valeria Pilia ed interpretato dalla stessa Pilia, oltre che da Manuela Sanna, Roberta Locci e Manuela Ragusa, è uno spettacolo visuale, tenero, ironico, divertente ed emozionante; è uno sguardo poetico su alcuni momenti dell’esistenza umana che arriva al cuore di grandi e piccini. Non ci sono parole, ma il linguaggio è tra i più comunicativi: è quello dell’espressività del corpo, dell’azione, della danza, della clownerie che, intrecciandosi tra loro, trasmettono in perfetto equilibrio i vari stati d’animo umani che fanno sognare, sorridere e commuovere. La forte componente musicale fa da sostegno all’azione creando varie atmosfere incalzanti, cullanti, inquietanti, evocative, romantiche.
Personaggi genuini e naif, delicati e poetici, che vivono piccoli e grandi momenti dell’esistenza (l’infanzia, il gioco, la paura, il consumismo, la tecnologia, il sesso, la vecchiaia, la morte), situazioni e destini affrontati a volte in modo concreto e quotidiano, altre volte surreale e grottesco.
Un creatore, un po’ goffo ed eccentrico, in un giorno di noia mortale crea l’uomo. E dopo qualche tentativo mal riuscito (ops!) gli mette accanto una donna, e che donna! Uniti in matrimonio l’uomo e la donna vivono felici e contenti… e si moltiplicano; dalla prima genìa salta fuori un’umanità genuina e naif: bimbi, mamme, operai, vecchietti, ragazzi,: tutti quanti a vivere la routine della vita con i suoi bellissimi imprevisti tra notti insonni, capricci tra le corsie di un supermercato, ragazzi travolti da tecnologie spersonalizzanti, gente comune che si trova in situazioni paradossali e ridicole, alle prese con esigenze primordiali o amori mai sopiti.
Non è una storia in senso stretto, ma tante storie che s’intersecano tra loro, si alternano, si rincorrono facendo sognare e commuovere. I personaggi di “Zitti zitti” (dove è facile riconoscersi e riconoscere gli altri) hanno diverse età, sono eterogenei e bizzarri e si ritrovano a vivere momenti di vita a volte concreti e quotidiani, altre volte surreali e grotteschi.This concludes the review for Families “The Theatre of Marvels” organized by the Teatro Actores Alidos, with the assistance of the City of Quartu, with the show “Hush Hush” winner of the Audience Award at the Rome Festival Fringe.

“Hush Hush”, directed by and starring Valeria Pilia Pilia the same, as well as Manuela Sanna, Roberta Locci and Manuela Ragusa, is a visual spectacle, tender, humorous, fun and exciting; is a poetic look at some moments of human existence that gets to the heart of young and old. There are no words, but the language is among the most communicative: it is the expressiveness of the body, action, dance, clowning that, mingling with one another, they transmit in perfect balance the various human moods that are dream, smile and move. The strong musical component acts as a support for the action, creating different atmospheres paced, lulling, unsettling, evocative, romantic.
Characters genuine and naïve, delicate and poetic, living large and small moments of life (childhood, play, fear, consumerism, technology, sex, old age, death) situations and destinies addressed to times in a concrete and everyday, sometimes surreal and grotesque.
A creator, a little ‘clumsy and eccentric, in a day of boredom creates man. And after a few unsuccessful attempt (oops!) Puts next to a woman, and that woman! United in marriage man and woman live happily ever after … and multiply; from the first tribe jumps out humanity and genuine naif: children, mothers, workers, old men, boys,: everyone to experience the routine of life with its beautiful to unexpected sleepless nights, tantrums in the aisles of a supermarket, boys overwhelmed by depersonalizing technology, ordinary people who find themselves in situations paradoxical and ridiculous, struggling with primal needs or loves never dormant.
It is not a history in the strict sense, but many stories that intersect with each other, alternate, chase each other and doing dream move. The characters in “Hush hush” (where it is easy to recognize and acknowledge others) have different ages, are heterogeneous and bizarre and find themselves living moments of life sometimes concrete and everyday, sometimes surreal and grotesque.