MODIGLIANI ET SES FEMMES – TEATRO ROMANO – NORA- VENERDI 25 LUGLIO 2014MODIGLIANI ET SES FEMMES -ROMAN THEATRE – NORA – FRIDAY JULY 25,2014 Reviewed by admin on . XXXII Festival La Notte dei Poeti Teatro Romano di Nora (Pula) - venerdì 25 luglio ore 20.00 BAO BEI / Entertainment AND SERVICES e Mariangela De Riccardis: MOD XXXII Festival La Notte dei Poeti Teatro Romano di Nora (Pula) - venerdì 25 luglio ore 20.00 BAO BEI / Entertainment AND SERVICES e Mariangela De Riccardis: MOD Rating: 0

MODIGLIANI ET SES FEMMES – TEATRO ROMANO – NORA- VENERDI 25 LUGLIO 2014MODIGLIANI ET SES FEMMES -ROMAN THEATRE – NORA – FRIDAY JULY 25,2014

MARCOBOCCIXXXII Festival La Notte dei Poeti
Teatro Romano di Nora (Pula) – venerdì 25 luglio ore 20.00

BAO BEI / Entertainment AND SERVICES e Mariangela De Riccardis:

MODIGLIANI ET SES FEMMES
uno spettacolo teatrale per ricordare Amedeo Modigliani
drammaturgia e regia Angelo Longoni

con Marco Bocci

e con Romina Mondello, Claudia Potenza, Vera Dragone, Francesca Valtorta

musiche di Ryuichi Sakamoto
scene Gianluca Amodio
costumi Lia Morandini
video Angelo Longoni e Gianluca Amodio

in collaborazione con gli Archivi Legali della Fondazione Modigliani

Lo spettacolo
Sono le ultime ore di Amedeo Modigliani.
Per ironia della sorte proprio mentre lui sta morendo si sta preparando la sua personale alla Galleria Devambez. Jeanne e Amedeo non hanno un soldo, la piccola Jeanne è con i nonni materni, la casa in cui vivono è fredda, umida, il carbone e la legna sono finiti e non si possono comprare. Amedeo ha la febbre, straparla, vorrebbe finire un quadro da inserire nella mostra ma non riesce nemmeno ad alzarsi dal letto. Jeanne vuole andare a cercare dei soldi per fare la spesa e comprare un po’ di carbone e poi bisogna chiamare il medico. Sul muro della casa si proiettano delle strane ombre che solo Amedeo riesce a vedere. Jeanne esce.
Nell’assenza di Jeanne, la stanza, nei fumi della febbre di Amedeo si anima di presenze. Sono le donne che hanno amato e sono state amate da Modì.
La prima che lo viene a visitare è Elvira detta la Quique o Kiki di Montparnasse, figlia di una prostituta e un marinaio. Si rivivranno momenti della loro relazione. E’ lei che lo inizia all’hashish e all’assenzio “la fata verde”. La figura di Kiki segna l’incontro con un mondo nuovo e sconosciuto per il giovane livornese appena giunto a Parigi.
La seconda donna che appare nei fumi della febbre di Modì è la russa Anna Achmatova. Magra, bel viso, capelli neri, occhi da cerbiatta, sposata col poeta Nikolaj Gumilev. Lui le ha chiesto di posare per lui mentre il marito non era a Parigi. L’intesa tra i due è altissima soprattutto dal punto di vista intellettuale. Con lei Amedeo legge e recita a due voci Verlaine e Dante. Quando lei lo vuole vedere getta rose rosse dalla finestra nella stanza di Amedeo, quello è il segnale per incontrarsi.
La terza donna importante di Amedeo è Beatrice Hastings. Ricca bella, colta, cinque anni più grande di lui. Divorziata da un pugile. Femminista, progressista. Una giornalista che scriveva da Parigi e inviava le “Impressions of Paris” al quotidiano britannico The New Age. Figura di primo piano nei circoli bohèmien della capitale francese. Con Amedeo Beatrice ha una controversa relazione da conviventi. Lei posa per numerosi suoi dipinti e disegni. Il loro è un grande amore, ma anche caratterizzato da scenate furibonde di gelosia. Beatrice ha un forte influsso su Modì ma insieme fanno scintille, tutti e due bevono e sono passionali, litigiosi e rancorosi.
Finalmente nella vita di Amedeo entra Jeanne Hébuterne, soprannominata noce di cocco, lunghe trecce castane su un incarnato pallido, occhi azzurri e una figura allungata che ricorda quella di un cigno. Modì l’ha incontrata all’Academie Colarossi nella quale lei stava preparando il concorso per l’ammissione a Belle Arti. Jeanne e Modì s’innamorano all’istante e decidono di abitare insieme prendendo in affitto un atelier. Gli amici di Amedeo vedono un cambiamento in lui e aiutano la coppia a sistemarsi. “Quest’amore lo salverà”, pensano tutti.
Ma la salute di Amedeo è minata dalla tubercolosi, peggiora. Jeanne rimane incinta. Amedeo vuole che la piccola si chiami come la madre Jeanne. Quando Jeanne rimane incinta del secondo figlio Amedeo si impegna a sposarla. I nudi di Modì hanno grande successo di critica. Vende sia in Inghilterra che a Parigi ma è sempre più triste, disperato e intrattabile. La salute peggiora. Tre giorni prima di morire, Amedeo lavora forsennatamente per la mostra che sta per arrivare. Davanti a una tela perde conoscenza. Gli viene diagnosticata una meningite tubercolotica. Amedeo muore all’Hospital de la Charitè alle 8,50 del 24 gennaio 1920. Jeanne, straziata si butta dalla finestra del quinto piano all’indomani della morte di Amedeo, uccidendo anche la creatura che portava in grembo. Il giorno del funerale di Modigliani la galleria Dewambez espone una ventina di suoi quadri, Jeanne Hébuterne viene seppellita il giorno dopo.
Nel giro di poco tempo i quadri di Amedeo Modigliani sono i più pagati al mondo.

PERCHE’ MODIGLIANI
Nel 2014 saranno 130 anni dalla nascita di Amedeo Modigliani, uno dei pittori italiani più famosi nel mondo. L’inventore di quelle creature dai colli dolcemente allungati, dagli occhi a mandorla allagati d’azzurro, dalle forme morbide, emblemi di una sensualità e di una bellezza assolute.
Modigliani è, dei pittori italiani del’900, forse il più amato, sicuramente il più conosciuto, certamente il più quotato. Nella sua vita, troppo breve, accaddero talmente tante cose che pochi altri artisti al mondo possono vantare una leggenda come la sua.
Nato a Livorno in una famiglia di commercianti ebrei, Amedeo, dopo aver intrapreso gli studi classici, viene colpito da una febbre tifoidea che, agendo sui postumi di una vecchia pleurite, gli causa una lesione polmonare. Viene ritirato dalla scuola e messo a esercitarsi nel disegno. Prima dei vent’anni aveva completato la sua formazione artistica frequentando le accademie e i musei di Napoli, Roma, Firenze e Venezia. Ma l’ambiente italiano gli appariva troppo ristretto e provinciale e, avendo sentito parlare di Parigi come centro culturale del mondo intero, decise di partire all’avventura con una piccola somma di denaro fornitagli dalla madre.
Amedeo prese il suo primo studio gomito a gomito con Picasso, Van Dongen, Derain, Braque e Utrillo. Nelle gallerie si annunciava il cubismo, l’arte negra e i Fauves con Matisse esponevano le loro tele divampanti di colori. Amedeo era vittima di tutte quelle seduzioni estetiche ma non riusciva a trovare una sua strada autentica perché era ancora indeciso tra pittura e scultura.
Imperversava il Moulin Rouge, il mitico locale di Pigalle ai piedi di Monmartre, e agli occhi di Amedeo si schiudeva un mondo di novità, di fermenti, di stimoli nuovi. La quantità di artisti provenienti da tutti i paesi del mondo facevano di Parigi un vulcano in ebollizione e Amedeo, bello, affascinante e sempre al verde, si mischiava a scrittori, musicisti e attori.
A Parigi c’era tutta l’Europa, tutte le tendenze pittoriche e le forme innovative dell’artiste in campo figurativo, letterario, musicale e teatrale.
Modigliani però non aderì mai a nessun movimento, né al cubismo né al movimento futurista e seguì la propria strada artistica in modo originale e solitario. Era un individualista che andava al di là delle mode culturali, univa la tradizione dei senesi, lo spirito liberty e la cultura negra.
Era povero, in cambio di qualche bicchiere d’assenzio e di qualche moneta, disegnava i ritratti della gente comune nei caffè. Li chiamava “dessins à boire”, spesso non li firmava neppure. Oggi varrebbero una fortuna. Era sregolato, eccessivo, fiero, quasi sempre disperato e bellissimo, lo chiamavano “il principe di Gerusalemme”, e la notte si trascinava da un bistrot all’altro, in compagnia di Utrillo.
Diventò straordinario nella pittura dei ritratti con colori caldi e ambrati. Sono famosissimi quelli dei personaggi in vista dell’arte, della cultura e delle notti parigine: Leopold e Hanka Zborovski, Utrillo, Kisling, Soutine, Blaise Cendrans, Paul Guillaume, e soprattutto le donne dall’aspetto lunare che, in modi diversi, Amedeo aveva come amiche o amanti.
Una sensualità esasperata e priva di qualsiasi ipocrisia traspare dai nudi vivi e voluttuosi che Amedeo dipinse in quegli anni, gli stessi che, esposti nella galleria di Berte Weill, richiamarono l’intervento della polizia per oltraggio al senso del pudore. Quei nudi erano tutti amori in transito, fino all’arrivo del grande amore: Jeanne Hébuterne, un’adolescente timida, allieva all’accademia d’arte, di quattordici anni più giovane di lui e che veniva da una famiglia molto tradizionalista.
La giovane Jeanne, pazza di Amedeo, decise di sfidare la mentalità di tutto il suo ambiente per andare a vivere con Modì, sfida tanto più caparbia quando nacque una bambina, alla quale diedero il suo stesso nome: Jeanne. Con la sua nascita arrivò anche un po’ di successo. Ma oramai la salute di Amedeo era compromessa, la tubercolosi non gli dava pace e i polmoni continuavano a peggiorare. Come nelle storie più romantiche del periodo bohemien, con il raggiungimento della felicità sentimentale e di una piccola stabilità economica, ecco giungere il prezzo da pagare.
Amedeo morì la sera del 24 gennaio 1920 all’età di trentasei anni.
“Seppellitelo come un principe”, telegrafava da Livorno suo fratello, il deputato socialista Emanuele Modigliani. E Montparnasse fece il possibile per rispettare questo desiderio. Tutto il quartiere accompagnò l’artista nell’ultimo viaggio al Père Lachaise insieme agli amici e agli artisti di Montparnasse.
Soltanto Jeanne non era in mezzo a loro. Incinta per la seconda volta, all’indomani della morte di Amedeo si gettò dalla finestra per non sopravvivergli. La piccola Jeanne venne adottata dalla zia Margherita, che stava a Livorno, ed ebbe così il nome che le spettava di diritto: Modigliani.
La considerazione e l’onore della critica arrivò solo dopo la sua morte. Per ironia della sorte, il giorno dei suoi funerali s’inaugurava la sua prima personale alla Galleria Devambez. Col tempo crebbe la sua leggenda di artista romantico e maledetto e nel 1930 alla Biennale di Venezia, anche l’Italia consacrò il riconoscimento di quel suo figlio famoso e sfortunato.

Raccontare la vita e l’opera di Amedeo Modigliani oggi non significa solo rendere omaggio ad uno dei nostri pittori più famosi e amati al mondo ma anche rendere omaggio a un periodo storico. Dietro all’autore delle donne dal collo lungo c’è una vita vissuta in uno dei momenti più dinamici, movimentati, e stimolanti della storia del ‘900 europeo.
Libertà – Bellezza – Verità – Amore: queste sono le parole chiave del movimento d’artisti provenienti da mezza Europa e residenti nei quartieri di Montmartre e Montparnasse.
Raccontare Modigliani, significa anche raccontare gli anni di Picasso, Utrillo, Matisse, e cioè il periodo di massima libertà nell’arte.
Raccontare Modigliani significa rappresentare anche una delle storie d’amore più famose, toccanti e commuoventi che abbiano riguardato un artista. Amedeo bello e corteggiato dalle donne, amante appassionato, desiderato da intellettuali e aristocratiche, ad un tratto s’innamora della giovane Jeanne e per lei rinuncia a tutte le avventure e agli incontri nuovi, con lei si sposa, insieme fanno una figlia. L’amore della moglie per Modì è smisurato, immenso, così come la stima artistica che lei gli dimostrava costantemente. Jeanne sarà anche lei pittrice imparando dal marito ma riuscendo anche a trovare una propria vena artistica individuale. I due condivisero tutto e non si lasciarono mai fino alla morte di lui. Quando Jeanne si trovò improvvisamente senza il suo amore non ebbe la forza di reazione per rimanere al mondo da sola. Quella coppia in assenza di uno dei due non era più niente. Come in Romeo e Giulietta, è quasi lo stesso finale, l’amore non può sopravvivere agli amanti. Grande finale tragico e romantico di una storia d’amore totalizzante come era totalizzante la vita di Parigi in quel magico inizio di secolo.
Raccontare Modigliani significa anche parlare di un periodo storico in cui il concetto di arte era completamente libero, slegato da regole commerciali come vengono concepite oggi. Significa parlare del ruolo dell’artista, delle motivazioni misteriose per le quali una persona preferisce fare la fame piuttosto di non essere più artista. Significa riflettere sul concetto di fedeltà a se stessi e alle proprie idee e su quanto tutto ciò possa essere motivo di dolore e di gioia.
Non si può raccontare Modigliani senza raccontare delle donne che lui ha amato e dipinto. Il mondo femminile con la sua dolcezza, con la sua impenetrabilità e sensualità, è al centro della pittura e della vita di Modì.

UN PROGETTO PER L’EUROPA
Celebrare Modigliani e il suo periodo significa raccontare anche l’Europa attorno alla Prima Guerra Mondiale, il grande conflitto che coinvolse quasi tutte le grandi potenze mondiali, uno dei più sanguinosi dell’umanità e che causò oltre sedici milioni di morti e almeno venti milioni di feriti.
In questo periodo buio e tormentato c’era però un luogo nel quale confluiva la luce di tutti gli artisti a cavallo tra i due secoli. Un luogo dove non si costruivano confini, ma si rifletteva del futuro e dell’arte che avrebbe condizionato tutta quella a venire, una città nella quale i pittori, i musicisti, i letterati e i teatranti di ogni nazionalità si trovavano per condividere e non per combattere: Parigi.
Il termine bohémien fu coniato per definire lo stile di vita non tradizionale di tutti gli artisti marginalizzati e impoveriti delle maggiori città europee. Bohémien è un termine che fugge a qualsiasi moda. E’ una parola che definisce la frattura tra l’artista e la società borghese, che denuncia la scelta di essere fuori dalle convenzioni, dalle facili etichette e dai circuiti convenzionali. L’arte dev’essere puro istinto provocatorio e dissacrante, capovolgimento dei valori precostituiti e del buon senso. Essere bohémien è un atteggiamento asociale che elimina i compromessi e i percorsi facili. La società costituisce una prigione per il bohémien perchè avvilisce la fantasia e l’immaginazione, perché riduce tutto a mero guadagno e monetizzazione. Rinunciare ai valori borghesi e al buon senso è l’unico modo per guadagnarsi la libertà.

Si può dire che proprio in quegli anni nasce il concetto di Avanguardia, l’insieme dei fenomeni artistici più estremi, audaci e innovativi, in anticipo sui gusti e sulle conoscenze comuni.
Avanguardia, dal francese avant-garde, è un termine militare, indica il reparto che precede l’esercito e che gli aprire il varco, esattamente come hanno fatto l’Espressionismo, l’Astrattismo, il Futurismo, il Cubismo, il Dadaismo e il Surrealismo, tutti i movimenti nati con l’intenzione di rompere con la tradizione e con i “classici”. Ed è questo lo spirito di Parigi all’epoca di Modigliani: tutti volevano cambiare tutto.

INFO & PREZZI

Biglietti
Teatro intero € 20 ridotto € 18

Polvere di Stelle € 7

Laboratori € 10 al giorno € 35 per 5 giorni

Carnet
5 spettacoli al Teatro romano intero € 90 ridotto € 75

***Dove non specificato gli spettacoli inizieranno alle ore 20

Informazioni:
www.lanottedeipoeti.it
www.cedacsardegna.it
biglietteria@cedacsardegna.it
tel. 345 4894565

prevendita
Cagliari: Box Office- viale Regina Margherita 43
Tel. 070 657428

Pula
Info Point
Dalle ore 10 alle ore 13
Dalle ore 17 alle ore 20

Teatro romano di Nora (solo i giorni di spettacolo) dalle ore 19

Biglietteria online: www.vivaticket .it

Bus navetta in coincidenza con il programma di tutti gli spettacoli (€ 7 a/r)
Autolinee Follesa
Cagliari/Nora/Cagliari
Partenza ore 18.30 da piazza Giovanni XXIII
Fermate: Piazza Repubblica (fronte metro), Via Sonnino (Palazzo Civico), Piazza Matteotti (Fronte ARST)

 MARCOBOCCIXXXII Festival Night of the Poets
Roman Theatre of Nora (Pula) – Friday, July 25 20:00

BAO BEI / Entertainment AND SERVICES and Mariangela De Riccardis:

MODIGLIANI ET SES FEMMES
a play to remember Amedeo Modigliani
written and directed by Angelo Longoni

Marco Bocci

and Romina Mondello, Claudia Power, True Dragon, Francesca Valtorta

music by Ryuichi Sakamoto
Gianluca scenes Amodio
costumes Lia Morandini
Video Angelo Longoni and Gianluca Amodio

in collaboration with the Legal Archives Foundation Modigliani

the show
These are the last hours of Amedeo Modigliani.
Ironically, just as he is dying is preparing his solo show at Galleria Devambez. Amedeo and Jeanne have no money, little Jeanne is with his maternal grandparents, the house in which they live is cold, damp, coal and wood are finished and you can not buy. Amedeo has a fever, straparla, would like to finish a painting to be included in the show but can not even get out of bed. Jeanne wants to go look for some money to go shopping and buy some ‘coal and then you have to call your doctor. Are projected on the wall of the house of the strange shadows that only Amedeo can see. Jeanne comes out.
In the absence of Jeanne, the room, the temperature in the flue gas of Amedeo soul in attendance. It is the women who have loved and been loved by Modi.
The first that comes to visit that Elvira is the Quique or Kiki of Montparnasse, the daughter of a prostitute and a sailor. You will relive moments of their relationship. And ‘she who initiates hashish and absinthe “the green fairy”. The figure of Kiki marks the encounter with a new and unknown world for the young Livorno just arrived in Paris.
The second woman who appears in the fumes of fever Modi is the Russian Anna Akhmatova. Slim, handsome face, hair blacks, doe eyes, married to the poet Nikolai Gumilev. He asked her to pose for him while her husband was not in Paris. The agreement between the two is very high especially from the intellectual point of view. With Amedeo she reads and recites two voices Verlaine and Dante. When she wants to see him throwing red roses by the window in the room of Amadeus, that is the signal to meet.
The third important woman of Beatrice Hastings Amedeo is. Rich beautiful, cultured, five years older than him. Divorced from a boxer. Feminist, progressive. A journalist who wrote from Paris and sent the “Impressions of Paris” the British newspaper The New Age. Prominent figure in the bohemian circles of the French capital. With Amedeo Beatrice has a controversial report by cohabiting. She posed for many of his paintings and drawings. Theirs is a great love, but also features a scene of furious jealousy. Beatrice has a strong influence on Modi but together they make sparks, both drink and are passionate, quarrelsome and resentful.
Finally enters into the life of Jeanne Hebuterne Amedeo, nicknamed coconut, long brown braids on a pale complexion, blue eyes and an elongated shape that resembles that of a swan. Modi has met the Academie Colarossi in which she was preparing for the exam for the admission in Fine Arts Jeanne and Modi instantly fall in love and decide to live together renting a studio. The friends of Amedeo see a change in him and help the couple to settle down. “This love will save him,” everyone thinks.
But health is undermined by Amedeo tuberculosis worsens. Jeanne becomes pregnant. Amedeo wants the small is called as the mother Jeanne. When Jeanne is pregnant with her second son Amadeus agrees to marry her. The nudes of Modi have great critical acclaim. Sells both in England and in Paris but it is always sad, desperate and intractable. The health worsens. Three days before his death, Amedeo worked furiously for the exhibition that is coming. In front of a canvas loses consciousness. He was diagnosed with tuberculous meningitis. Amedeo dies de la Charité Hospital at 8.50 on 24 January 1920. Jeanne, torn gets thrown out the window on the fifth floor in the aftermath of the death of Amedeo, killing the creature in her womb. The day of the funeral of Modigliani gallery exhibits Dewambez twenty of his paintings, Jeanne Hebuterne was buried the next day.
In a short time the paintings of Amedeo Modigliani are the highest paid in the world.

WHY ‘MODIGLIANI
In 2014 will be 130 years since the birth of Amedeo Modigliani, one of the most famous Italian painters in the world. The inventor of the creatures from the hills gently elongated, almond-shaped eyes flooded with blue, soft shapes, emblems of sensuality and an absolute beauty.
Modigliani, Italian painters of the ‘900, perhaps the most loved and certainly the best known, and certainly the most quoted. In his life, too short, so many things happened that few other artists in the world can boast of a legend like his.
Born in Livorno in a family of Jewish merchants, Amedeo, after taking classical studies, is hit by a typhoid fever, acting on the after-effects of an old pleurisy, the cause lung injury. Is withdrawn from school and put to practice in the drawing. Before the age of twenty he had completed his artistic training by attending the academies and museums of Naples, Rome, Florence and Venice. But the Italian environment seemed too narrow and provincial and, having heard of Paris as the cultural center of the world, he decided to start off with a small amount of money given him by his mother.
Amedeo took his first study to rub elbows with Picasso, Van Dongen, Derain, Braque and Utrillo. In the galleries announcing cubism, the black art of Matisse and the Fauves exposing their webs blazing colors. Amedeo was a victim of all those seductions aesthetic but could not find its way authentic because it was still undecided between painting and sculpture.
Raged the Moulin Rouge, the legendary local Pigalle at the foot of Montmartre, and in the eyes of Amedeo opened up a world of new, enzymes, novel stimuli. The amount of artists from all over the world were in Paris a seething volcano and Amedeo, beautiful, charming and always broke, mingled with writers, musicians and actors.
In Paris there was the whole of Europe, all the pictorial trends and innovative forms dell’artiste field figurative, literary, musical and theatrical.
Modigliani, however, did not agree never to no movement, nor to Cubism or the Futurist movement and followed his own path in an original artistic and lonely. He was an individualist who went beyond the cultural fashions, joined the Sienese tradition, the spirit of liberty and the black culture.
He was poor, in exchange for a glass of absinthe and a few coins, he drew portraits of ordinary people in cafes. He called them “dessins à boire,” often do not even signed. Today it would be worth a fortune. It was unruly, too, proud, beautiful and almost always desperate, they called him “the prince of Jerusalem,” and the night dragged from a bistro to another, in the company of Utrillo.
He became extraordinary in painting portraits with warm colors and amber. Are those of famous personalities at the art, the culture and the Parisian nights: Leopold and Hanka Zborovski, Utrillo, Kisling, Soutine, Blaise Cendrans, Paul Guillaume, and especially women lunar that, in different ways, Amedeo had as friends or lovers.
An exasperated sensuality and devoid of any hypocrisy shines through the bare edges and voluptuous Amedeo painted in those years, the same as that exhibited in the gallery of Berthe Weill, attracted the intervention of the police for contempt of decency. Those were all naked love in transit, until the arrival of the great love: Jeanne Hebuterne, shy teenager, a student at the academy of art, fourteen years younger than him and that he came from a very conservative family.
The young Jeanne, crazy Amedeo, decided to challenge the mentality of his entire environment to live with Modi, the more stubborn challenge when a child was born, to which they gave the same name: Jeanne. With her birth came a little ‘success. But now the health of Amedeo was compromised, tuberculosis gave him no peace and lungs continued to worsen. As in most romantic tales of bohemian period, with the attainment of happiness and love in a small economic stability, here come the price you pay.
Amedeo died on the evening of 24 January 1920 at the age of thirty-six years.
“Bury him like a prince”, telegraphed from Livorno his brother, the Socialist deputy Emanuele Modigliani. And Montparnasse did his best to respect this wish. All of the district accompanied the artist on the last trip to Pere Lachaise together with friends and artists of Montparnasse.
Only Jeanne was not among them. Pregnant for the second time, after the death of Amedeo jumped from the window to not outlive. Little Jeanne was adopted by his aunt Margaret, who was in Livorno, and was thus the name that rightfully Modigliani.
The consideration and honor of the criticism came only after his death. Ironically, the day of his funeral s’inaugurava his first solo exhibition at the Gallery Devambez. Over time his legend grew as an artist and damn romantic and in 1930 at the Venice Biennale, Italy also dedicated the award to his son that famous and unfortunate.

Telling the life and work of Amedeo Modigliani today not just to pay tribute to one of our most famous and beloved painters in the world but also to pay homage to a historical period. Behind the author of the long-necked women there is a life lived in one of the most dynamic, lively, and stimulating history of the ‘900 European.
Freedom – Beauty – Truth – Love: these are the key words of the movement of artists from all over Europe and in the neighborhoods residents of Montmartre and Montparnasse.
Telling Modigliani, also means telling the years of Picasso, Utrillo, Matisse, and that is the period of maximum freedom in art.
Telling Modigliani means also represent one of the most famous love stories, touching and movingly that has been covered by an artist. Amedeo beautiful and courted by women, passionate lover, desired by intellectuals and aristocrats, suddenly falls in love with a young Jeanne and her waives all new adventures and encounters with her getting married, together they make a daughter. The love of his wife to Modi is immeasurable, immense, as well as the estimation of art that she showed him constantly. Jeanne will also be learning from her painter husband but also managing to find their own individual artistic talent. They shared everything and do not ever let up to his death. When Jeanne was suddenly without his love was not the reaction force to remain alone in the world. That couple in the absence of one of the two was not anything. As in Romeo and Juliet, is almost the same end, love can not survive lovers. Great romantic and tragic end of a love story encompassing as it was all-encompassing life of Paris in the magical beginning of the century.
Telling Modigliani is also to speak of a historical period in which the concept of art was completely free, unbound by commercial rules as they are designed today. It means to talk about the role of the artist, the reasons for which a mysterious person prefers to go hungry rather not be an artist. Means reflecting on the concept of loyalty to themselves and to their ideas and how all this can be a source of pain and joy.
You can not tell Modigliani without telling the women that he loved and painted. The female world with its sweetness, its impenetrability and sensuality, is at the center of the painting and the life of Modi.

A PROJECT FOR EUROPE
Celebrate Modigliani and his time also means telling Europe around the First World War, the great conflict that involved almost all of the world’s great powers, one of the bloodiest of humanity and caused over sixteen million people dead and at least twenty million wounded.
In this dark and troubled period was, however, a place in which flowed the light of all the artists at the turn of the century. A place where boundaries were built, but it was reflected in the art of the future and that would affect all of that to come, a city in which painters, musicians, writers and actors of all nationalities were to share and not to fight Paris.
The term was coined to define the bohemian lifestyle is not traditional of all artists marginalized and impoverished of the major European cities. Bohemian is a term that runs in any fashion. It ‘a word that defines the gap between the artist and the bourgeois society, denouncing the choice to be out of the conventions, easy labels and conventional circuits. The art must be pure instinct provocative and irreverent, overturning preconceived values ​​and common sense. Being a bohemian attitude is asocial, which eliminates the compromises and easy routes. The company is a prison for the bohemian because it demeans the fantasy and imagination, because it reduces everything to mere gain and monetization. Renounce the bourgeois values ​​and common sense is the only way to earn their freedom.

It can be said that in those years was born the concept of the avant-garde, the set of artistic phenomena more extreme, bold and innovative, ahead of its taste and common knowledge.
Avant-garde, from the French avant-garde, is a military term, means the department before the army, and that open the door, just as they did expressionism, abstractionism, Futurism, Cubism, Dadaism and the Surrealism, all the movements are born with the intention to break with tradition and with the “classics”. And this is the spirit of Paris at the time of Modigliani: everyone wanted to change everything.

INFO & PRICES

tickets
Theatre entire € 20 € 18 reduced

Stardust € 7

Laboratories € 10 to € 35 a day for 5 days

carnet
5 shows the whole Roman Theatre € 90 € 75 reduced

*** Unless specified, all events will begin at 20

information:
www.lanottedeipoeti.it
www.cedacsardegna.it
biglietteria@cedacsardegna.it
tel. 345 4894565

advance
Cagliari: Box-Office Viale Regina Margherita 43
Tel 070 657428

chaff
Info Point
From 10 am to 13
From 17 hours to 20 hours

Roman theater of Nora (performance days only) from 19 hours

Tickets online: www.vivaticket. En

Shuttle bus to coincide with the program of all the shows (€ 7 a / r)
Bus Follesa
Cagliari / Nora / Cagliari
Departure at 18.30 from Piazza Giovanni XXIII
Stops: Republic Square (in front of a meter), Via Sonnino (Town Hall), Piazza Matteotti Front (ARST)

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