4° EDIZIONE LA BASTIDA DI SORRES – 23-24 AGOSTO 20144th EDITION THE BASTIDA OF SORRES – AUGUST 23 TO 24,2014
È giunto alla quarta edizione l’evento estivo “La Bastida di Sorres”, voluto e organizzato dal comune di Borutta per valorizzare e far conoscere la ricchezza di storia e natura del colle su cui sorge la superba cattedrale-abazia romanica di San Pietro.
Saranno più di 130 i figuranti che ridaranno vita alla battaglia del 1334, quando i Doria tentarono di riconquistare l’antica fortezza di Sorres, caduta in mano degli Aragonesi. L’offerta si arricchisce quest’anno di convegni e di ulteriori espositori.
Un pò di storia:
Nel colle dove sorge l’antica cattedrale di San Pietro, esisteva un tempo una città. Delle antiche case, delle antiche strade, nulla più rimane.
Eppure la vita, lassù a Sorres, scorreva tra i quartieri, la si avvertiva nel vociare degli abitanti e dei viaggiatori o si fermava con rispetto durante le numerose cerimonie che si svolgevano nella mistica penombra di San Pietro. Non era una normale cittadina: era la sede dell’influente vescovo di Sorres, figura prestigiosa dell’antico Meilogu e di tutto il regno di Logudoro. Tra le pareti del monastero benedettino, un tempo i vescovi avevano i loro appartamenti. Qui vi dimorò proprio in qualità di vescovo Goffredo di Meleduno, il monaco infermiere di Chiaravalle, conoscente (se non amico) di San Bernardo. L’attuale aspetto della cattedrale di San Pietro, unico superbo testimone dell’antica città, lo si deve al monaco francese. Tra la folla in festa, non mancavano le visite dei Giudici e delle eminenze di Torres o di altri regni, né erano assenti altri momenti di forte coinvolgimento della comunità…
Ma col ‘300, i venti di guerra che coinvolsero la Sardegna non risparmiarono neppure Sorres. Contesa dalla signoria dei Doria, dai neoconquistatori Aragonesi e dai giudici di Arborea, l’antica città venne fortificata: divenne una bastida e da qui, nell’agosto del 1347, partì l’esercito dei Doria per sterminare i catalani ad Aidu de Turdu.
Poi, tra carestie, epidemie, guerre e rappresaglie, il declino fu inesorabile: le foto della fine dell’ottocento ritraggono un colle spoglio: i frontoni dell’antica cattedrale e i ruderi tra il grano diventarono per secoli gli unici testimoni dei fasti del passato.
La Sorres di oggi tuttavia ha ripreso vita, sebbene in forme diverse. Il silenzio del colle, le sue bellezze artistiche e naturalistiche e la spiritualità del monastero ne fanno meta di numerosi viaggiatori alla ricerca di fede, natura, arte e storia.
Durante BASTIDA DI SORRES assisterete alla vestizione di un cavaliere così come avveniva nel pieno trecento; conoscerete i colori, i profumi, le abilità degli artigiani e le suggestioni di una fiera medievale; non mancheranno neppure gli eserciti di qualche signore straniero che tenteranno di impadronirsi dell’antica bastida, tra il clangore delle armi, alla ricerca di epiche imprese e ricchi bottini….
Riusciranno i difensori a respingere l’assedio?23-24 August 2014
It is now in its fourth edition, the summer event “La Bastida Sorres”, organized by the city and wanted to Borutta to enhance and make known the riches of history and nature of the hill on which stands the superb cathedral-Romanesque abbey of St. Peter.
They will be more than 130 figures that will give life to the battle in 1334, when the Doria tried to recapture the ancient fortress of Sorres, fell into the hands of the Aragonese. The offer is enriched this year with conferences and more exhibitors.
A bit of history:
In the hill where the ancient cathedral of St. Peter, there was a time a city. Of the old houses, old streets, nothing more remains.
Yet life up there in Sorres, flowed between the districts, was felt in the voices of the inhabitants and travelers stopped or when compared with the many ceremonies that took place in the mystical twilight of St. Peter. It was not a normal town: it was the seat of the influential bishop of Sorres prestigious figure of the ancient Meilogu and all the kingdom of Logudoro. Between the walls of the Benedictine monastery, once the bishops had their apartments. Here lived there just as a bishop Godfrey of Meleduno, the Monaco nurse of Clairvaux, acquaintance (not a friend) of St. Bernard. The current appearance of the cathedral of St. Peter, superb unique witness of the ancient city, it is due to monaco French. Among the cheering crowd, there were the visits of the Judges and of the masterminds of Torres or other kingdoms, nor were absent at other times of strong community involvement …
But with the 300, the winds of war that involved the Sardinia did not spare even Sorres. Contention from the dominion of the Doria, neoconquistatori by the Aragonese and the Judges of Arborea, the ancient city was fortified: it became a bastida and hence, in August of 1347, he left the army to exterminate the Doria Catalans in Aidu de Turdu.
Then, in famines, epidemics, wars and reprisals, the decline was inexorable: the photo of the end of the nineteenth century depicting a bare hill: the gables of the old cathedral and the ruins of the grain became for centuries the only witnesses of the glories of the past.
The Sorres today but came back to life, albeit in different forms. The silence of the hill, its artistic and natural beauty and spirituality of the monastery make it a destination for many travelers in search of faith, nature, art and history.
During BASTIDA Sorres will witness the investiture of a knight as was done in the full three hundred; know the colors, the smells, the skills of the craftsmen and the charm of a medieval fair; do not miss even the armies of some foreign gentleman who try to seize the ancient bastida, including the clash of arms, searching for businesses and wealthy epic loot ….
Will the defenders to repel the siege?
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