TIME IN JAZZ 2013 – SHORTIME – BERCHIDDA – VENERDI 27 DICEMBRE 2013TIME IN JAZZ 2013 – SHORTIME – BERCHIDDA – FRIDAY DECEMBER 27
A Berchidda (prov. Olbia-Tempio) torna Shortime, il consueto appuntamento di fine anno proposto dall’associazione culturale Time in Jazz. Musica e non solo, venerdì 27 dicembre al Centro Laber (l’ex caseificio riconvertito in spazio culturale e di produzione per le arti), a partire dalle 19.30 con ingresso gratuito. Si comincia con “Vuoti di memoria”, una degustazione di vini “raccontata” da Antonella Usai, direttrice del Museo del Vino di Berchidda, in compagnia di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, attesi protagonisti del concerto che più tardi, alle 22.30, chiuderà la serata.
La musica entra in scena alle 21 con Zamua, cantante e songwriter sardo-burundese, cresciuto a Nuoro e da diversi anni trapiantato a Parigi. Riflesso di una vita vissuta nel segno della fusione e dell’incontro tra culture, la sua musica è una sintesi di influenze pop-folk e soul-jazz, come testimonia anche il suo recente mini album d’esordio, “Litanie”. Il progetto che presenterà a Shortime, “Viaggi di ritorno”, nasce nel 2009 dopo una pausa musicale di quattro anni, durante i quali l’artista ha raccolto appunti e custodito segretamente immagini e storie da raccontare. Ad accompagnare la chitarra e la voce di Zamua, a Berchidda, ci saranno Shay Mané alle tastiere e ai cori, Sébastien Artigue al contrabbasso e Martin Wangermée alla batteria; ospite Matteo Pastorino, al clarinetto.
Altri suoni e atmosfere, a partire dalle 22.30, quando sul palco del Centro Laber saliranno Paolo Fresu (tromba e flicorno) e Daniele Di Bonaventura (bandoneon) per proporre un programma musicale in sintonia con le feste, come suggerisce il titolo della loro esibizione: “Notte de Chelu”. La scaletta messa a punto per l’occasione attinge infatti dal repertorio natalizio, in particolare da quello tradizionale sardo delle “Cantones de Nadale” scritte negli anni Venti del secolo scorso da “Babbai” Pietro Casu (1878-1954), il parroco di Berchidda che fu poeta e romanziere, e musicate da Agostino Sanna. Il tutto rivisitato sul filo di quel fecondo interplay che caratterizza il sodalizio artistico del trombettista sardo col bandoneonista marchigiano; un dialogo nel segno degli strumenti ad aria e di un lirismo dagli aromi mediterranei, fra jazz, tango, richiami alla tradizione sarda, alla musica sacra e operistica.
Per tutta la sera, sempre negli spazi del Centro Laber, si potrà visitare la mostra “Quello che lasciamo”, un progetto fotografico di Gigi Murru a cura dell’Associazione Culturale Madriche, che indaga sul tema dei movimenti migratori, partendo dalla comunità nuorese, dove immigrazione ed emigrazione si incontrano, mettendo in luce punti comuni. Intento del progetto fotografico è stato quello di individuare questo legame in ciò che chi parte lascia nella propria casa, qualcosa o qualcuno che, per volontà o per costrizione, non si è potuto portare con sé.
La quinta edizione di Shortime è organizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Assessorato del Turismo), del Comune di Berchidda e della Fondazione Banco di Sardegna, e con la collaborazione di Sardinia Ferries, Associazione culturale Pollock, MusicLab, Associazione Culturale Madriche e Museo del Vino di Berchidda.
The music comes on the scene at 21 with Zamua , singer and songwriter Sardinian- Burundi , who grew up in Nuoro and transplanted in Paris for several years . Reflection of a life lived under the sign of the merger and the encounter between cultures , her music is a synthesis of folk and pop influences – soul-jazz , as evidenced by his recent debut mini-album , ” Litany .” The project will present a ShorTime , ” Travel back ” , was founded in 2009 after a musical break of four years , during which the artist has collected notes and secretly guarded pictures and stories to tell. To accompany the guitar and the voice of Zamua , Berchidda , there will Mane Shay on keyboards and backing vocals , Sebastien Artigue Wangermée Martin on bass and drums , guest Matteo Pastorino , clarinet .
Other sounds and atmospheres , starting from 22.30 , when on stage at the Center Laber rise Paolo Fresu (trumpet and flugelhorn) and Daniele Di Bonaventura (bandoneon ) to propose a music program in keeping with the holidays, as the title of their performance : ” Night of Chelu .” The ladder set up for the occasion in fact draws from the Christmas repertoire , especially from that of the traditional Sardinian ” Cantones de Nadale ” written in the twenties of the last century by ” Babbai ” Pietro Casu (1878-1954) , the pastor of Berchidda who was a poet and novelist , and music by Augustine Sanna. The whole revisited on the edge of the fruitful interplay that characterizes the artistic partnership of the Sardinian trumpeter with the bandoneon Marche, a dialogue in the sign of air tools and a lyricism from the Mediterranean flavors , including jazz , tango, references to the Sardinian tradition , sacred music and opera .
Throughout the evening , always in the spaces of the Center Laber , you can visit the exhibition ” What we leave ,” a photographic project by Gigi Murru by the Cultural Madriche , which explores the theme of migration , starting from the community nuorese where immigration and emigration meet, highlighting common points . Intent of the photo project was to identify this link in what part of those who leave at home, something or someone , by will or by coercion , it was not possible to bring.
The fifth edition of ShorTime is organized with the support of the Autonomous Region of Sardinia (Department of Education, Culture, Information , Entertainment and Sports , Department of Tourism) , the City of Berchidda and the Fondazione Banco di Sardegna , and with the collaboration of Sardinia Ferries , cultural Association Pollock, MusicLab , Madriche cultural Association and the Wine Museum of Berchidda .
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