ASCANIO CELESTINI – DISCORSI ALLA NAZIONE – TEATRO LA VETRERIA – PIRRI – SABATO 23 NOVEMBRE 2013ASCANIO CELESTINI – SPEECHES TO THE NATION- LA VETRERIA THEATRE – PIRRI – SATURDAY NOVEMBER 23 Reviewed by admin on . ASCANIO CELESTINI DISCORSI ALLA NAZIONE studio per spettacolo presidenziale TEATRO LA VETRERIA PIRRI SABATO 23 NOVEMBRE 2013 ORE 21,00 Il tiranno è chiuso nel p ASCANIO CELESTINI DISCORSI ALLA NAZIONE studio per spettacolo presidenziale TEATRO LA VETRERIA PIRRI SABATO 23 NOVEMBRE 2013 ORE 21,00 Il tiranno è chiuso nel p Rating:

ASCANIO CELESTINI – DISCORSI ALLA NAZIONE – TEATRO LA VETRERIA – PIRRI – SABATO 23 NOVEMBRE 2013ASCANIO CELESTINI – SPEECHES TO THE NATION- LA VETRERIA THEATRE – PIRRI – SATURDAY NOVEMBER 23

ascaniocelestiniASCANIO CELESTINI
DISCORSI ALLA NAZIONE
studio per spettacolo presidenziale

TEATRO LA VETRERIA
PIRRI
SABATO 23 NOVEMBRE 2013 ORE 21,00

Il tiranno è chiuso nel palazzo. Non ha nessun bisogno di parlare alla massa. I suoi affari sono lontani dai sudditi, la sua vita è un’altra e non ha quasi nulla in comune con il popolo che si accontenta di vedere la sua faccia stampata sulle monete.

Eppure il tiranno si deve mostrare ogni tanto. Deve farsi acclamare soprattutto nei momenti di crisi quando rischia di essere spodestato. Così si affaccia, si sporge dal balcone del palazzo e rischia di diventare un bersaglio.

Ho immaginato alcuni aspiranti tiranni che provano ad affascinare il popolo per strappargli il consenso e la legittimazione. Appaiono al balcone e parlano senza nascondere nulla. Parlano come parlerebbero i nostri tiranni democratici se non avessero bisogno di nascondere il dispotismo sotto il costume di scena dello stato democratico.

In un metaforico paese contemporaneo o futuro che attraversa una surreale guerra civile, alcuni cittadini rivelano pensieri, paure e violenze quotidiane (subite e inflitte), in attesa che un tiranno li liberi dalla guerra e dalla democrazia (e dall’aspirazione alla democrazia). Nella luce scura e blu del palco, con il rumore di una pioggia incessante resa dal cadere cadenzato di una goccia d’acqua, si snodano le storie di cinque condomini di uno stesso palazzo, cittadini (o meglio sudditi) di uno stato in rovina, dilaniato da una guerra tra aspiranti tiranni.
Tra la scarna scenografia, i cinque personaggi, illuminati da una flebile luce, si raccontano, dandoci un quadro della loro vita privata e della violenza che alberga nel loro animo, figlia e allo stesso tempo madre della realtà che si trovano a vivere.“Ho immaginato alcuni aspiranti tiranni che provano ad affascinare il popolo per strappargli il consenso e la legittimazione – racconta Ascanio Celestini, di ritorno per il secondo anno al Vittoria – Appaiono al balcone e parlano senza nascondere nulla. Parlano come parlerebbero i nostri tiranni democratici se non avessero bisogno di nascondere il dispotismo sotto il costume di scena dello stato democratico.
“Ho lavorato sulla violenza del linguaggio cui ci hanno abituato i mezzi di comunicazione di massa – prosegue Celestini – violenza tanto più forte quanto più è distante da noi. Uno dei discorsi presi a esempio è quello fatto da Bettino Craxi in Parlamento nel ‘92, quando sostenne che buona parte del finanziamento politico fosse irregolare o illegale: partendo da questo presupposto lui disse chiaramente che il sistema “poteva” essere considerato persino criminale. Interessante, se risentito a distanza di vent’anni. Lo cito nello spettacolo, e si ascolta anche la sua voce, assieme a quelle di altri politici del presente e del passato come Mao, Khomeyni (che parla in persiano), Bush con la dichiarazione di guerra ad AlQaeda, Berlusconi, e alcuni papi”.
Nel discorso finale del dittatore Celestini riflette sul significato di tirannia e democrazia, arrivando ad sostenere, attraverso il proprio personaggio, come le due cose siano in realtà due facce della stessa medaglia, e che la sopraffazione del più debole sia in verità propria della natura umana..
Come di consueto Ascanio Celestini è solo in scena con una scarna scenografia che mette ancor più in evidenza le sue parole e le sue affabulazioni che hanno il pregio di far riflettere sorridendo.CITTADINI!

Biglietti
Intero 15 euro
Ridotto giovani < 26 anni e senior > 65 anni 12,00 €

info e prenotazioni
Teatro La Vetreria
via Italia, 63 – Pirri – Cagliari
tel 070.565507 – 328.2553721
cdt@cadadieteatro.it
www.cadadieteatro.it

 ascaniocelestini
ASCANIO CELESTINI
SPEECHES TO THE NATION
study to show presidential

THEATRE THE GLASS
PIRRI
Saturday, November 23, 2013 AT 21.00

The tyrant is closed in the building . He has no need to speak to the masses. His affairs are far away from his subjects , his life is another and has almost nothing in common with the people who are content to see his face printed on the coins .

Yet the tyrant should be shown in a while. Must be cheering especially in times of crisis when in danger of being overthrown . So looks , leans from the balcony of the palace and is likely to become a target.

I figured some would-be tyrants who try to charm the people to wrest consent and legitimacy . Appear on the balcony and speak without hiding anything . They talk about how Democrats would speak our tyrants if they did not need to hide under the despotism of the costume of the democratic state .

In a metaphorical country contemporary or future through a surreal civil war , some citizens reveal thoughts , fears and daily violence ( suffered and inflicted ) , waiting for a tyrant to free them from war and democracy ( and aspiration to democracy ) . In the light and dark blue of the stage, with the sound of pouring rain made ​​by the rhythmic fall of a drop of water , there are the stories of five condos in the same building , citizens (or subjects ) in a state of disrepair, torn by a war between would-be tyrants.
Among the meager sets, the five characters , lit by a faint light , tell , giving us a picture of their private life and violence that dwells within them, and at the same time mother and daughter of the reality that they are living . “I imagined some would-be tyrants who try to charm the people to wrest consent and legitimacy – tells Ascanio Celestini , returning for the second year in Victoria – appear on the balcony and speak without hiding anything . They talk about how Democrats would speak our tyrants if they did not need to hide under the despotism of the costume of the democratic state .
“I worked on the violence of language which we have used the means of mass communication – continues Celestine – violence all the more stronger when it is far from us . One of the speeches made ​​at as was done by Bettino Craxi in Parliament in ’92 , when they argued that much of the political funding was irregular or illegal : starting from this premise he said clearly that the system ” could ” even be considered criminal. Interestingly, if affected at a distance of twenty. I mention it in the show, and listening to her own voice , along with those of other politicians of the present and the past like Mao , Khomeini (who speaks in Persian) Bush with the declaration of war on al-Qaida , Berlusconi, and some popes ” .
In the final speech of the dictator Celestine reflects on the meaning of tyranny and democracy , coming to support, through their character , as the two are in fact two sides of the same coin , and that the oppression of the weak and in truth of human nature ..
As usual Ascanio Celestini is alone on stage with a thin set that puts further emphasis on his words and his fabrications which have the advantage of reflecting sorridendo.CITTADINI !

tickets
Full 15 euro
65 anni 12,00 €”>Reduced youth < 26 years old and senior > 65 years 12.00 €

info and reservations
The Glass Theatre
via Italy , 63 – Pirri – Cagliari
tel 070.565507 – 328.2553721
cdt@cadadieteatro.it
www.cadadieteatro.it

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