DESIGN TO EAT – APERITIVI SOSTENIBILI – CAGLIARI – 12 MAGGIO

Un buffet biologico e Km Zero, i vini della Cantina Deiana e tutta la creatività della Chef Gabriella Narciso. In occasione della Mostra d’Archeologia Subacquea “Le Stive e gli Abissi” della Soprintendenza Archeologica di Cagliari e Oristano e del Comune di Cagliari.

Sabato 12 maggio, presso la Sala delle Mura e la Terrazza del Ghetto, si proporrà un curioso aperitivo caratterizzato da un menù di cibi e bevande selezionate in base a criteri legati alla provenienza, alla qualità e alla stagionalità delle materie prime. In questo contesto, il pubblico a ronterà anche un viaggio attraverso l’estetica che personalizzerà i piatti, grazie all’estro culinario della Chef Gabriella Narciso.
Gli Aperitivi presenteranno un buffet libero, realizzato con materie prime stagionali a Km Zero (offerte da Il Paese del Vento e l’Azienda Tellasa) accompagnato da due vini delle Cantine Ferruccio Deiana: un Vermentino e un Monica dell’etichetta Sanremy.
Durante le due serate faranno da cornice l’eco-allestimento della location, l’esposizione inedita dei prototipi del RYGlab, la partecipazione degli sponsor coinvolti (Ecopharm, Bobocono, Eticando, Ceramiche Walter Usai), musica dal vivo e la mostra presente al Ghetto Le Stive e gli Abissi.
Dopo la prima Edizione di Firenze presso la Biblioteca delle Oblate, in occasione del Florence Design Week, Design to Eat approda a Cagliari per proporre i suoi aperitivi all’interno di un importante evento culturale cittadino: la mostra di Archeologia Subacquea Le Stive e gli Abissi, della Soprintendenza Archeologica di Cagliari e Oristano e del Comune di Cagliari.

Obiettivo del progetto Design to Eat è creare una piattaforma di eventi sempre diversi e vicini alle persone, che riescano a promuovere e far conoscere a tutti indistintamente le eccellenze in campo culinario, dove tradizione ed inventiva s’incontrano sul terreno della sostenibilità ambientale e delle produzioni, della qualità e del bello.
Design to Eat crede nella forza di ciò che i territori italiani da sempre producono ed è da questo punto di partenza che vuole muovere i primi passi:

“Riproporre cibi, alimenti e materie prime tipici della cultura e della tradizione italiana, in un’ottica di rispetto, di tutela del nostro ambiente, e sviluppare un viaggio innovativo nell’estetica e nei sapori d’Italia”.

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