SEATTLE SOUND TRIBUTE LIVE – FABRIK – CAGLIARI – SABATO 24 NOVEMBRE
All’inizio degli anni ’90 esplose un movimento capace di scuotere dalle fondamenta l’industria del rock.
Un successo planetario proiettò alcune band provenienti da Seattle nell’olimpo delle rockstar. O all’inferno, a seconda di come si vuole guardare la faccenda.
La stampa, perennemente alla ricerca di etichette da appiccicare addosso a qualcuno, trovò quasi immediatamente il modo per definire quest’ondata travolgente, con una parola poi passata alla storia: grunge.
Cosa fosse poi questo grunge, non l’ha mai capito bene nessuno. Era il punk rock disperato urlato a squarciagola da Kurt Cobain e i Nirvana?
Era l’hard rock dei Soundgarden, la musica onirica con venature metal degli Alice in Chains, o il rock dalle mille sfumature dei Pearl Jam? Forse semplicemente fu un modo per descrivere un fenomeno di costume, che coinvolgeva una marea di aspetti, soprattutto la moda.
Camicie di flanella, Doctor Martens, abbigliamento trasandato, probabilmente sono queste le caratteristiche di un perfetto seguace del grunge. Ma la musica? La musica fu come una fiamma, bruciò vivissima e poi ben presto si spense, come la – troppo – breve vita di Cobain.
Ma non per davvero. Come un fuoco sotterraneo, sopravvive, riemerge spesso, ciclicamente, nelle note di artisti che, pur facendo fatica ad ammetterlo, si sono cibati di quella passione, di quel momento che ha cambiato la storia del rock, nel bene e nel male.Perché dopo ci si è dovuti confrontare, sempre, con Seattle, volenti o nolenti.
Qualcuno ha tratto ispirazione, qualcuno è salito sul treno, qualcuno ha reagito, qualcun altro ha criticato, offeso, ironizzato. Ma il ricordo è ancora lì e chi, come i Pearl Jam, è sopravvissuto, ci insegna che probabilmente non c’era alcun bisogno di definire, etichettare, inquadrare, perché la buona musica non muore mai, e quella è stata ottima musica. In fin dei conti non è cosa da poco.L’idea che sta dietro il Seattle Sound Tribute è semplicemente quella di ricreare un’atmosfera, è un tuffo nel passato, un cedere alla nostalgia.
L’immagine dell’unplugged è forte, radicata, rappresenta una dimensione perfetta per questo tipo di serata. I musicisti, che prima ancora sono amici di vecchia data, si alternano sul palco, si mescolano, si perdono e si ritrovano, cantano insieme a tutti quelli che, sotto il palco, vogliono unirsi a loro. Chiudono gli occhi insieme a chi vuole semplicemente stare in silenzio ad ascoltare.Atmosfera, candele, ricordi, musica. Tanta musica. E, per favore, non chiamatela grunge.
L’evento SEATTLE SOUND TRIBUTE LIVE e’ organizzato da Cesare Bogazzi con la collaborazione del Fabrik club
FONTE: sardegna marenostrum
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