3° EDIZIONE PALCO – PALCOSCENICI CONTEMPORANEI – PICCOLO AUDITORIUM – CAGLIARI – 30 OTTOBRE – 3 NOVEMBRE 20133th EDITION PALCO – CONTEMPORARY STAGES – PICCOLO AUDITORIUM – CAGLIARI – OCTOBER 30 TO NOVEMBER 3 Reviewed by admin on . PalCo – Palcoscenici Contemporanei 30, 31 ottobre 1, 2, 3 novembre ore 21 Piccolo Auditorium Cagliari Programma: - 30, 31 ottobre h. 21.00 - Progetti Carpe Diem PalCo – Palcoscenici Contemporanei 30, 31 ottobre 1, 2, 3 novembre ore 21 Piccolo Auditorium Cagliari Programma: - 30, 31 ottobre h. 21.00 - Progetti Carpe Diem Rating:

3° EDIZIONE PALCO – PALCOSCENICI CONTEMPORANEI – PICCOLO AUDITORIUM – CAGLIARI – 30 OTTOBRE – 3 NOVEMBRE 20133th EDITION PALCO – CONTEMPORARY STAGES – PICCOLO AUDITORIUM – CAGLIARI – OCTOBER 30 TO NOVEMBER 3

PALCOPALCOPalCo – Palcoscenici Contemporanei
30, 31 ottobre 1, 2, 3 novembre ore 21 Piccolo Auditorium Cagliari

Programma:

- 30, 31 ottobre h. 21.00 – Progetti Carpe Diem/Giuliana Musso
TANTI SALUTI
Con Beatrice Schiros, , Giuliana Musso, Gianluigi Meggiorin
Ricerca e Drammaturgia Giuliana

TANTI SALUTI vuole esplorare, attraverso una ricerca di stampo sociologico, il tema del morire ai nostri tempi. Sei brevi monologhi danno voce a medici e infermieri, i principali testimoni dell’ultima fase della nostra vita. Diversi i teatri del morire: sale di terapia intensiva, ospizi, reparti di lungo-degenza, hospice, case. Noi oggi abbiamo depositato nelle mani guantate di lattice dei professionisti gli attimi supremi della nostra esistenza, quegli attimi che forse ci possono far intravedere il mistero che siamo, il senso che cerchiamo. Ma il sistema medico legale ha maglie molto strette, non riesce a contemplare la variabile umana: la medicina deve vincere sempre, sempre e ad ogni costo e davanti alla morte non ha gesti o parole, nè protocolli di com-prensione, com-passione. E così, inquadrati nel ruolo dei familiari, all’interno dell’istituto nosocomiale, a noi vivi è consentito di continuare a nutrire ad oltranza la speranza nella guarigione per non dover mai considerare, vivendolo, il senso del congedo.
TANTI SALUTI porta in scena tre clown e a loro consegna il non dicibile: il racconto delle paure, degli smarrimenti e delle soluzioni paradossali che mettiamo in atto di fronte alla morte. Unici oggetti di scena: tre nasi rossi e una buffa cassa da morto. Chi ci può condurre attraverso le sabbie mobili di questo argomento se non un clown? Chi può rappresentare le nostre paure senza terrorizzarci? Chi può proporci un sano “memento mori” senza trasformarci tutti in monaci trappisti? Ridere di questi argomenti è necessario, utile, illuminante. Non è forse ridicola fino alle lacrime la nostra stupida pretesa d’immortalità? Ridere e sorridere per infondere alla nostra esperienza di vita e di morte una leggerezza densa e liberatrice. Infine: ridere perché l’opera artistica possa, di fronte alla morte, balbettare senza vergogna.
“Contenere la morte all’interno del cerchio della vita, dare valore alla cura dei morenti, impare ad accompagnare al congedo i nostri cari, a partecipare, ad esserci come individui e come società d’uomini, è un progetto che porterà benessere a tutti. Un progetto di felicità.”
Raffaele Mantegazza. Pedagogia della morte.

“Che sentimento ha costui di ciò che fa, se può cantare mentre scava una
tomba?”
William Shakespeare, Amleto, atto V scena I.

- 31 ottobre h. 16.00 – Convegno TEATRO PRESENTE – IL TEATRO COME TERAPIA

- 1 novembre h. 21.00 – Carullo/Minasi
DUE PASSI SONO
Regia, testi ed interpretazione di Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi

Due piccoli esseri umani, un uomo e una donna dalle fattezze ridotte, si ritrovano sul grande palco dell’esistenza, nascosti nel loro mistero di vita che li riduce dentro uno spazio sempre più stretto dall’arredamento essenziale, stranamente deforme, alla stregua dell’immaginario dei bimbi in fase febbricitante. Attraversano le sezioni della loro tenera per quanto altrettanto terribile, goffa e grottesca vita/giornata condivisa. Sembrano essere chiusi dentro una scatoletta di metallo, asettica e sorda alle bellezze di cui sono potenziali portatori, ma un “balzo” -nonostante le gambe molli- aprirà la custodia del loro carillon. Fuoriescono vivendo il sogno della vera vita da cui non v’è più bisogno di sfuggire, ma solo vivere, con la grazia e l’incanto di chi ha imparato ad amare la fame, la malattia dunque i limiti dello stare. Immagine-cripta sacra, surreale e festosa, quella del loro matrimonio lì dove come in una giostra di suoni, colori e coriandoli, finiranno per scambiarsi meravigliosi propositi di poesia: “…Essi si sarebbero svegliati e si sarebbero affrettati a baciarsi l’un l’altro, affrettandosi ad amare, avendo coscienza che i giorni sono brevi, che era tutto quello che rimaneva loro. Si sarebbero affrettati ad amare per spegnere la grande tristezza che era nei loro cuori(…)” F.Dostoevskij.

Spettacolo vincitore Premio Scenario per Ustica 2011
Spettacolo vincitore Premio In-Box 2012

- 2 novembre h. 21.00 – Codice Ivan
GMGS – WHAT THE HELL IS HAINESS?
creazione Codice Ivan

C’e’ un unico errore innato, ed è quello di credere che noi esistiamo per essere felici.
(A) Schopenhauer)
progetto GIVE ME MONEY, GIVE ME SEX_What the hell is happiness? (GMGS), nasce dal bisogno di confrontarsi con un concetto, un motore del fare quotidiano e con la sua spesso ossessiva ricerca: la felicità. Ognuno è portato a lottare per raggiungerla senza però capire né dove né come andare. L’ unica certezza è l’(auto)cacciata da un mondo perfetto, e la consapevolezza della quotidiana difficoltà di scelta. E allora ci chiediamo: come dobbiamo vivere?

Negli ultimi anni “GMGS. What the hell is happiness?” è stato presentato in molti tra i più importanti festival e teatri italiani e stranieri: BEIJNG FRINGE FESTIVAL, Cina – Vooruit, Gent, Belgio – SANTARCANGELO 12 -ATERTEATER, Festival Internazionale di teatro Val Badia – Short Theatre / Teatro India, Roma – Zoom, Teatro Studio/Firenze – Nuova Scena Toscana 2012, Teatro Fabbrichino, Prato – Zona K, Milano – Is It My Word? #5, SpazioK, Prato.

- 3 novembre h. 21.00 – Compagnia B
LUNGA E” LA NOTTE – PEPPINO IMPASTATO
Regia Giuliano Pornasio
Quella di Peppino Impastato è una memoria difficile, che fatica a trovare spazio in una memoria più ampia, collettiva e, di conseguenza, tende a rimanere in una cerchia ristretta. Prima del film di Marco Tullio Giordana del 2000, “I cento passi”, Giuseppe Impastato era uno sconosciuto per i giovanissimi e per i meno giovani.
“Con le idee e il coraggio di Peppino noi continuiamo”, così si leggeva sullo striscione che apriva i funerali di Giuseppe Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978. È ancora attuale raccontare oggi la vicenda di un martire laico del ‘900? Può il teatro essere veicolo di tale comunicazione?
Noi pensiamo di sì.

Ingresso 12 euro
Abbonamento 3 spettacoli 1, 2, 3 novembre 25 euro
Prevendita presso Box Office – 070/657428

PALCO1PALCOStage – Stages Contemporary
30, 31 October 1 , 2, 3 November at 21 Small Auditorium Cagliari

program:

- 30 , Oct. 31 h . 21.00 – Carpe Diem Projects / Giuliana Musso
MANY GREETINGS
Schiros with Beatrice , , Giuliana Musso , Gianluigi Meggiorin
Research and Dramaturgy Giuliana

MANY GREETINGS want to explore , through a search of a sociological , the theme of death in our times. Six short monologues give voice to doctors and nurses , the main witnesses of the last phase of our lives. Several theaters die : salt intensive care , hospices , long-term care wards , hospices , homes. Today we have deposited in latex -gloved hands of professionals the supreme moments of our existence, those moments that perhaps we can give a glimpse of the mystery that we are, the way we seek. But the system coroner mesh very tight , can not contemplate the human variable : medicine must always win , always and at any cost and before the death has no words or gestures , or protocols of understanding , compassion . And so, framed in the role of the family within the institution nosocomial us alive is allowed to continue to the bitter end to nourish the hope of recovery for never having to consider , living it , the sense of the leave.
MANY GREETINGS brings to the stage three clowns and their delivery is not speakable : the story of the fears , the loss and the solutions that we implement paradoxical in the face of death. Unique props : Three red noses and a funny coffin. Who can lead us through the quicksand of this argument if not a clown ? Who can represent our fears without terrorize us ? Who can propose a healthy “memento mori” turn us all in without Trappist monks ? Laugh of these topics is necessary, useful , enlightening. Is not it ridiculous to tears our stupid claim to immortality ? Laugh and smile to infuse our experience of life and of death a light dense and liberating . Finally : laugh because a work of art can, in the face of death , stutter without shame.
” Contain the death within the circle of life, giving value to the care of the dying , to accompany impare to leave our loved ones, to participate , to be as individuals and as a society of men , is a project that will bring prosperity to all . A project of happiness. “
Raffaele Mantegazza . Pedagogy of death.

“What a feeling he has for what he does , if he can sing while digging a
grave? “
William Shakespeare , Hamlet, Act V Scene I.

- October 31, h . 16.00 – Meeting THIS THEATRE – THEATRE AS THERAPY

- November 1 h . 21.00 – Caruso / Minasi
TWO STEPS ARE
Director , texts and interpretation of Giuseppe Caruso and Christian Minasi

Two small human beings, a man and a woman featured small , they find themselves on the big stage of life, hidden in the mystery of their life that reduces them in an increasingly closer The essential , oddly misshapen , like dell ‘ imagination of children being feverish. Cross sections of their tender as equally terrible , awkward and grotesque life / day shared . They seem to be locked in a metal box , aseptic and deaf to the beauties of which are potential carriers , but a ” leap ” – despite the soft legs – open the custody of their chimes. Living the dream of escaping real life from which there is no more need to escape , but just live with the grace and charm of one who has learned to love the hunger, disease , therefore, the limits of being . Image – sacred crypt , surreal and festive, that of their wedding there as in a carousel of sounds, colors and confetti, eventually exchanging wonderful intentions of poetry : ” They … they would wake up and you would have hastened to kiss the ‘ one another , hastening to love , being aware that the days are short, that was all that remained to them . it would have hastened to love to turn off the great sadness that was in their hearts (…) ” F.Dostoevskij .

Entertainment Scenario Award winner for 2011 Ustica
Award – winning show In Box 2012

- November 2 h . 21.00 – Code Ivan
GMGS – WHAT THE HELL IS HAINESS ?
Ivan creation code

There ‘ one inborn error , and that is to believe that we exist to be happy.
(A) Schopenhauer )
project MONEY GIVE ME , GIVE ME SEX_What the hell is happiness ? ( GMGS ) , arises from the need to deal with a concept, an engine of doing newspaper and his often obsessive search : happiness . Everyone is brought to strive to reach it without understanding where or how to go. L ‘ is the only certainty ‘ ( car) driven from a perfect world, and awareness of the everyday difficulties of choice. And then we wonder : how should we live?

In recent years, ” GMGS . What the hell is happiness ? “Was featured in many of the most important Italian and foreign theaters and festivals : BEIJNG FRINGE FESTIVAL , China – Vooruit , Gent, Belgium – 12 SANTARCANGELO -ATERTEATE R , the International Festival of Theatre Val Badia – Short Theatre / Teatro India Rome – zoom, Studio Theatre / Florence – Tuscany New Scene , 2012, Fabbrichino Theatre , Meadow – Zone K , Milan – My Word Is It ? # 5, SpazioK , Prato.

- November 3 h . 21.00 – B Company
LONG AND ” THE NIGHT – Peppino Impastato
Directed by Giuliano Pornasio
That is a memory of Peppino Impastato difficult, struggling to find space in a larger memory , collective and , therefore, tends to remain in a circle. Before the film by Marco Tullio Giordana , 2000, ” The Hundred Steps ” , Giuseppe Impastato was a stranger to the young and the young at heart.
“With the ideas and the courage to Peppino we continue ,” so you could read the banner that opened the funeral of Giuseppe Impastato , who was killed by the Mafia May 9, 1978 . It is still relevant today tell the story of a secular martyr of the 900 ? The theater can be a vehicle for such communication ?
We think so .

Admission € 12
Subscription 3 shows 1, 2, 3 November, 25 €
Advance at Box Office – 070 / 657 428

PALCO1

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