1 € FESTIVAL AKROAMA – TEATRO DELLE SALINE – CAGLIARI, 6-27 MAGGIO Reviewed by admin on . Dall'ironia al dramma attraverso le trame del sogno e il gioco delle passioni, tra il fascino della poesia e il senso della «modernità leggera»: 1€uro Festival Dall'ironia al dramma attraverso le trame del sogno e il gioco delle passioni, tra il fascino della poesia e il senso della «modernità leggera»: 1€uro Festival Rating:

1 € FESTIVAL AKROAMA – TEATRO DELLE SALINE – CAGLIARI, 6-27 MAGGIO

Dall’ironia al dramma attraverso le trame del sogno e il gioco delle passioni, tra il fascino della poesia e il senso della «modernità leggera»: 1€uro Festival di Akròama – dal 6 al 27 maggio al Teatro delle Saline di Cagliari, nella piazza dedicata al batterista Billy Sechi, indimenticato musicista dall’anima swing – tocca corde diverse e differenti registri, nel segno della sperimentazione e delle forme dell’arte contemporanea. Un cartellone ricco e vario che attinge all’eclettica scena isolana tra giovani e storiche compagnie, in una commistione di generi, dal teatro alla danza per offrire al pubblico con la tentazione di un prezzo decisamente “light” – un tempo era il Teatro a Millelire, poi convertitosi alla nuova moneta europea – l’opportunità di gustare una pluralità di linguaggi e stili, con l’emozione dell’inedito e della scoperta e la curiosità del nuovo. Una scommessa in gran parte già vinta, a conferma del successo delle precedenti edizioni: già sold out per quel che riguarda gli abbonamenti (resta solo la possibilità dei biglietti), con la riuscita comunicazione virale sui social network che favorisce l’avvicinamento di altre fasce di pubblico, oltre agli habitués dei teatri. Nella cornice Art Nouveau, tra stucchi e affreschi, fiorirannno così sul palco i semi dell’innovazione: dal viaggio nei ricordi di una doppia vita d’attrice e commessa in “Come vent’anni fa”, produzione dei padroni di casa, con Lea Karen Gramsdorff (e un trio strumentale al femminile) per la regia di Lelio Lecis (anche autore del testo) domenica 6 maggio all’outing che rompe l’assordante muro di silenzio, fra regole non scritte, aspettative e doveri dell’originale spettacolo/musical de I Menestrelli, “Sono nato così” (l’8 maggio), scritto e diretto (e interpretato) da Ivano Cugia. Una pièce che fa esplodere dall’apparente stato di felicità di una famiglia “convenzionale – e un po’ bigotta – la rivelazione sconcertante e inattesa dell’omosessualità di un figlio: una tragedia, stemperata nell’intelligente contrasto fra toni grotteschi, equivoci e effetti comici, con la verve di Francesco Atzeni, in scena con Andrea Gandini, Adriana Monteverde, Cristina Orrù e Anna Maria Palla. Stefano Benni e Sergio Atzeni e il pungente Copi firmano i ritratti di “Donne dell’underground” (l’11 maggio) nell’esilarante performance dell’istrionica Marta Proietti Orzella che con Carla Orrù e Manuela Sanna, sui paesaggi sonori di Alessandro Aresu, darà volto e voce alla “Topastra” con le sue rivendicazioni contro l’insensibilità degli umani, piuttosto che il nodo di vipere che alberga nel cuore e trabocca tra veli e lacrime di un funeralefino al grottesco noir de “La notte di Madame Lucienne”. Estemporada, compagnia di danza sassarese reinterpreterà (il 13) nei “Poemi d’amore” con coreografie di Livia Lepri in forma di quadri le immagini suggestive del Cantico dei Cantici mentre Coco Leonardi, attore, regista e dramaturg argentino (dopo l’esperienza fondamentale di Comuna Baires, gli incontri con artisti come Oscar Fressler, Lee Strasberg, Jerzy Grotowsky, Eugenio Barba, Domenique De Fazio e la collaborazione con Marco Baliani) affida all’ensemble di Quinte Emotive (da Iglesias) le storie intessute di gioia e dolore, rimpianti e rimorsi delle sue “Memorie di un tavolo” (il 15). Surreali visioni ne “I sogni” di Isabel Sardu (il 18 maggio) nella mise en scène de Lebasidinki fra una l’influenza positiva di una «magica presenza» e aneliti di felicità, mentre indaga su “Cos’è la poesia”  (il 20) la pièce de La Botte e il Cilindro, di e con Sante Maurizi, in duo con Daniela Cossiga sulle note del pisnoforte di Simone Sassu, per un approccio fantasioso, lieve e accattivante, non didascalico all’arte di scrivere in versi. “Bye Bye Baby” di Abaco Teatro, in cartellone il 22 maggio, è (quasi) un esperimento metaletterario: da “La corriera stravagante” di John Steinbeck Rosalba Piras (sua anche la regia a quattro mani con Tiziano Polese) distilla la figura di alice, la sposa dell’autista in una veglia alcolica che la spingerà a rievocare l’intera sua esistenza fra ferite dell’anima, amori e delusioni di una notte avvolta in spirali di fumo e parole. Prima assoluta – il 25 maggio – per “Jeff – il gioco delle ossa” di NudiCrudi & Abaco, interpretato da Tiziano Polese per la regia di Dafne Turillazzi, coautrice insieme al poeta Antonello Verachi di un viaggio nei labirinti horror e fiabeschi del male, nel confronto con la mente di un serial killer e quindi con il tema inquietante e irrisolvibile di un dialogo con il “mostro”. Suggellerà 1€uro Festival 2012 il debutto (il 27 maggio) di “In bilico distratto”, nuovo progetto di Alkestis e Circo Calumet, dedicato a Giorgio Gaber: in uno spazio definito dalle scenografie d’artista di Simone Dulcis, l’attore/autore Andrea Meloni, diretto da Sabrina Mascia, costruisce partendo dal pensiero del Signor G un racconto intimo e politico assieme nelle forme liriche e coinvolgenti del suo “teatro evocativo”.

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